titolo originale: WOLFS (USA, 2024)
regia: JON WATTS
sceneggiatura: JON WATTS
cast: GEORGE CLOONEY, BRAD PITT, AMY RYAN, AUSTIN ABRAMS
durata: 108 minuti
giudizio: ★★★☆☆
Un misterioso tuttofare viene ingaggiato per ripulire le tracce di un "incidente" piuttosto scabroso... ma quando sulla scena del crimine compare un altro tizio con gli stessi compiti, i due lupi solitari saranno costretti loro malgrado a lavorare insieme...
Può sembrare un discorso superficiale e qualunquista ma vi assicuro che non lo è. Perchè quando hai due come Pitt e Clooney è implicito che il film sono loro e tutto il resto passa in secondo piano: si chiama divismo, star-system. Una roba che fa storcere il naso ai critici ma che è essenziale per la sopravvivenza di questa splendida arte che è il Cinema. A Venezia Pitt e Clooney hanno monopolizzato il red carpet, dimostrandosi veri animali da palcoscenico e concedendosi al pubblico in maniera come nessun altro artista aveva mai fatto prima (proiezione ufficiale ritardata di quasi un'ora per permettere selfie, autografi e saluti). Ed è grazie a queste persone che il Cinema va avanti e si conferma fabbrica di sogni. Così, giusto per ricordarlo...
Ragion per cui sarebbe da sciocchi snobbare un film come Wolfs, che peraltro non è nemmeno così dozzinale come potrebbe apparire. Certo, l'assunto della trama è poco più che un pretesto: sapete tutti che si ispira alla celebre figura di Mr. Wolf, il "risolutore" di problemi di Pulp Fiction, e che qui i "lupi solitari" sono addirittura due (e questo spiega lo strano errore grammaticale del titolo, ovviamente voluto: Wolfs - con la "s" - per ribadire che i protagonisti sono due e doppi, mentre con la corretta dicitura "wolves" si sarebbe perso il senso letterale del termine) ma ciò che conta davvero è l'alchimia tra i due carismatici protagonisti, la cui chimica è ben evidente vedendo il film: Pitt e Clooney sono amici veri, anche nella vita, e anche in scena non esitano a punzecchiarsi, a non prendersi sul serio, a scherzare sulla loro vecchiaia e il loro amabilissimo charme. Da superdivi, giustappunto.
Ambientato tutto in una notte, in una gelida notte newyorchese, Wolfs è una pellicola d'atmosfera che può contare su un ritmo incalzante e su una regìa "invisibile" ben attenta a non travalicare mai le due star. Il film è divertentissimo, ricco di battute a affetto, siparietti ironici, sequenze buffe, senza tempi morti. George Clooney è un "wolf" veterano, più esperto, potremmo dire boomer (sic!), mentre Pitt recita il ruolo del collega più smart, più giovane, più abile nel trovare soluzioni e metterle in pratica: sono due risolutori molto diversi e molto più arruffoni della fredda faccia di bronzo di Harvey Keitel nel capolavoro tarantiniano, ma anche molto più umani ed empatici nel rapporto con i loro clienti (del resto come potrebbero essere cattivi due come loro? In un film del genere?)
Quindi, se volete un consiglio, mettetevi comodi comodi sul divano con spritz e popcorn in quantità, invitate i vostri amici, accendete il vostro bel maxischermo e godetevi un film perfetto per stare in compagnia e non far lavorare troppo il cervello, senza però annegare nella stupidità. Mogli e fidanzate si rifaranno gli occhi con Pitt e Clooney, i maschietti si faranno due risate con loro, il tempo scorrerà via che è un piacere. In pratica, la serata perfetta.
Questo è il cinema come lo intendo. Due divi che sanno di esserlo, ma non te lo fanno pesare e tengono la scena in maniera superlativa. Ti credo che era fuori concorso, sennò faceva piazza pulita
RispondiEliminaIl divismo è parte essenziale della Fabbrica dei Sogni: senza i divi non esisterebbe il cinema, almeno non così come lo intendiamo noi: e questo film rappresenta perfettamente il concetto 👍
EliminaStavolta non mi trovo del tutto con te: il film mi è parso proprio minimo, un'oretta e mezza gradevole ma nulla più. Capisco il divismo ma servirebbero anche un minimo di contenuti. In ogni caso si lascia vedere volentieri.
RispondiEliminaBuona serata.
Mauro
Ci mancherebbe Mauro, capisco benissimo. Non sto dicendo che sia un capolavoro ma semplicemente che è un film perfetto in base allo scopo che si prefigge
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