Venezia scalda i motori e apre i battenti per l' 81. edizione della Mostra del Cinema, mai come quest'anno caratterizzata dalla durata spesso eccezionale di parecchi film (dai 215 minuti di The Brutalist fino alle "canoniche" quattro ore di Lav Diaz) e dalla presenza, al passo coi tempi, di ben quattro attesissime serie televisive che saranno mostrate integralmente (quelle di Wright, Cuaròn, Vinterberg e Sorogoyen) oltre alla seconda parte della saga Horizon di Kevin Costner (altre tre orette). Insomma, una Mostra "bulimica" e pigliatutto, che tornerà a popolarsi di star e paillettes dopo i temuti scioperi dell'anno scorso... quest'anno ci saranno tutti, ma proprio tutti: da Tim Burton a Pedro Almodòvar, da George Clooney a Brad Pitt, da Angelina Jolie a Lady Gaga, da Joaquin Phoenix a Nicole Kidman... ma non sarà certo una Mostra solo glamour: il cinema d'autore ci sarà, e in tutte le sue sfumature, toccherà ai cinefili fare i giusti incastri per vedere... se non tutto almeno quanto più possibile!
p.s. e ovviamente ci sarà anche il sottoscritto, ormai dai tempo immemore frequentatore della rassegna lidense. Vado a Venezia per passione e diletto, e non per lavoro... non vogliatemene quindi se il blog resterà in standby per un paio di settimane (salvo i post programmati sulle uscite in sala): in ogni caso cercherò di scrivere le mie impressioni "a caldo" sui film visti sia sulla mia pagina Facebook personale che su quella di SOLARIS. E poi, come dico sempre, se ci fosse qualche appassionato che si trovasse anche lui al Lido e avesse voglia di fare due chiacchiere o condividere impressioni... a me farebbe solo piacere! Contattatemi pure su Messenger o alla mail kriskelvin72@gmail.com
Ci vediamo a Venezia! |
Joker: folie à deux |
Film lunghi, lunghissimi, speriamo non interminabili... l'
81. Mostra del Cinema di Venezia si presenta ai nastri di partenza con 21 film nel Concorso principale, la cui durata media è di circa 130 minuti: il record assoluto spetta all'attesissimo
The Brutalist di
Brady Corbet (215 minuti, tre ore e mezza) ma anche
Queer di
Luca Guadagnino (135 minuti),
Joker: folie à deux di
Todd Phillips (138 minuti) e
Youth: homecoming di
Wang Bing (152 minuti), giusto per citare i più attesi, certo non scherzano. Per non parlare del veterano
Lav Diaz che torna al Lido fuori competizione con
Phantosmia, della durata di "appena" 255 minuti (per lui quasi un cortometraggio...) E poi ci sono le serie: ben quattro in cartellone (mai così tante) e tutte mostrate per intero: da
M il figlio del secolo di
Joe Wright (8 episodi tratti dalla monumentale opera letteraria di
Antonio Scurati) a
Disclaimer di
Alfonso Cuaròn (7 puntate), fino ai nuovi lavori di
Thomas Vinterberg e
Rodrigo Sorogoyen (rispettivamente 7 e 10 puntate). Senza dimenticare la seconda parte di
Horizon: an American Saga di
Kevin Costner (tre ore esatte).
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Queer |
Insomma, sarà una Mostra per maratoneti. E speriamo che a tanta bulimia corrisponda anche tanta qualità. Il curatore
Alberto Barbera (un' istituzione, ormai: guiderà la rassegna anche l'anno prossimo poi si farà da parte) garantisce che c'è tutto il meglio di quello che si poteva avere, attraverso un buon mix di cinema d'autore, cinema indipendente, tanta Hollywood (del resto da anni Venezia fa da prestigioso trampolino per gli Oscar), un po' d'oriente (forse troppo poco), e naturalmente la solita folta pattuglia di film italiani: quest'anno saranno ben cinque, in apparenza variegati. Aprirà
Gianni Amelio con il suo
Campo di Battaglia (duro specchio della Grande Guerra), per proseguire poi con il curioso
Diva Futura di
Giulia Steigerwalt (biopic sul re del porno
Riccardo Schicchi),
Iddu di
Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (che racconta il mondo di Matteo Messina Denaro),
Vermiglio di
Maura Delpero e il già citato
Queer di
Luca Guadagnino, tratto dall'omonimo romanzo di Burroghs.
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Wolfs |
Auguriamoci solo che tutti questi titoli trovino adeguata distribuzione e frequentazione nelle sale, non solo quelli in concorso ma anche quelli delle sezioni collaterali, dove c'è altra roba interessante come il debutto da regista di
Valerio Mastandrea (con
Nonostante), la miniserie in due puntate di
Sergio Rubini su
Giacomo Leopardi, l'autobiografico
Il tempo che ci vuole di
Francesca Comencini, l'ultimo film di
Pupi Avati, L'orto americano, e perfino due intriganti cortometraggi di
Marco Bellocchio e
Alice Rohrwacher.
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Beetlejuice Beetlejuice |
Film d'apertura, come annunciato da tempo, sarà
Beetlejuice Beetlejuice di
Tim Burton: la speranza è che non sia solo un espediente per far sfilare sul red carpet il "vecchio"
Tim e la sua nuova musa
Monica Bellucci... ma le star ad ogni modo non mancheranno: ci saranno
George Clooney e
Brad Pitt nello "svaccato"
Wolfs di
Jon Watts, Angelina Jolie in
Maria di
Pablo Larraìn (che completa così la sua trilogia sulle donne più influenti del Novecento),
Nicole Kidman e
Antonio Banderas nel "caliente"
Baby Girl di
Halina Reijn, Jude Law in
Order di
Justin Kurzel, rude poliziesco stile anni '80,
Tilda Swinton e
Julianne Moore in
The room next door di
Pedro Almodòvar (bentornato,
Pedro!), e ovviamente la coppia più attesa ovvero
Joaquin Phoenix e
Lady Gaga nel secondo capitolo di
Joker, di cui
Barbera ha decantato meraviglie definendolo "il film che più di tutti vi sorprenderà...". L'aveva detto anche del primo
Joker e infatti vinse il Leone d'oro. Giusto per puntualizzare.
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The room next door |
Non mancheranno nemmeno le "chicche" fuori concorso: dal gradito ritorno di
Takeshi Kitano con
Broken Rage (appena 67 minuti, in clamorosa controtendenza) a quello di
Claude Lelouch, all'ennesimo, sperimentale e dissacrante
Harmony Korine, ai tanti documentari in programma tra i quali spiccano quelli di
Errol Morris, Amos Gitai, Asif Kapadia, Petra Costa e i nostri
Massimo D'Anolfi e Martina Parenti con
Bestiari, erbari, lapidari, altro affresco naturalista tipico della loro produzione.
E si spera che non mancheranno nemmeno stavolta le belle sorprese, quei titoli che non ti aspetti, magari sconosciuti, magari poco considerati, che invece sanno regalarti emozioni e motivazioni per essere qui, ancora una volta, come sempre e nonostante tutto.
Ci vediamo a Venezia: e se ci siete vi aspetto!
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