La stagione appena conclusasi è stata "straordinaria" anche dal punto di vista commerciale, con numeri che non si vedevano dai tempi pre-pandemia. Attenzione, però: non è tutto oro quello che luccica... i film che incassano tanto sono infatti numericamente sempre meno, e lasciano spesso le briciole a tutti gli altri. Pochi film che incassano tantissimo, dunque, e non servono a fidelizzare un pubblico fatto spesso di spettatori occasionali. Bisognerebbe invece insistere sulla qualità e andare incontro allo spettatore colto e cinefilo, che in quest'annata è tornato ad apprezzare e premiare il cinema d'essai. Le note stonate vengono purtroppo dal cinema italiano, che nonostante l'incredibile (e impronosticabile) exploit di Paola Cortellesi, non riesce più ad arrivare alla sua gente. Colpa (forse) di scelte politiche e commerciali del tutto inadeguate (come le campagne "Cinema in Festa" e "Cinema Revolution", rivelatesi alla fine quasi del tutto inutili...)
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Inside Out 2 |
Quasi 40 milioni di biglietti staccati (oltre un milione in più della stagione scorsa), più schermi attivi (2.270) e un rapporto incassi/qualità che non si vedeva da tempo: sulla carta l'annata 2023/2024 è stata una delle migliori in assoluto in tempi recenti, di sicuro, numeri alla mano, la migliore del periodo post-covid. Non finirò mai di ripeterlo: non era affatto scontato... dopo il terribile biennio pandemico, le nuove abitudini del pubblico, le enormi difficoltà di ripartenza del settore e, banalmente, l'ormai larghissima diffusione di apparecchiature home-video e una concorrenza fortissima da parte delle piattaforme streaming, scoprire che lo spettatore medio italiano ha ancora voglia di andare al cinema è sicuramente confortante. E non è affatto poco.
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C'è ancora domani |
Detto questo, però, i numeri vanno letti bene e analizzati nel modo giusto. Sono tanti infatti gli spunti che vengono fuori dal box office: la prima cosa che salta agli occhi vedendo la classifica pubblicata sotto è che i principali incassi della stagione sono stati raccolti da film usciti nei più svariati periodi dell'anno tranne che nel periodo natalizio, da sempre storicamente il più remunerativo. Addirittura, fatto ancora più clamoroso, tre dei primi quattro incassi assoluti (
Inside Out 2,
Barbie e
Oppenheimer) si riferiscono a film usciti in piena estate (luglio e agosto), periodo ritenuto finora quasi "tabù" dagli esercenti, mentre nella
top ten solo il disneyano
Wish è uscito a ridosso delle Feste invernali (e volendo anche
Wonka, uscito il 15 dicembre). Insomma, sembra davvero che i luoghi comuni siano fatti per essere smentiti!
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Oppenheimer |
Razionalmente, le statistiche ci dicono che il pubblico che si reca in sala è molto cambiato rispetto anche a poco tempo fa. Si è finalmente sfatato il luogo comune che gli italiani preferiscano le spiagge alle sale cinematografiche (purchè dotate di aria condizionata), e che non esiste più la "stagione giusta" per andare al cinema: a prescindere che sia inverno o estate la gente cerca ormai il film-evento, ovvero il motivo che la spinga a alzarsi dal divano, prendere l'auto, cercare parcheggio e pagare un biglietto che valga i soldi spesi. E infatti, guardacaso, i tre film sopra citati (I
nside Out 2, Barbie e
Oppenheimer) più quell'autentico miracolo cinefilo che è stato
C'è ancora domani di
Paola Cortellesi, corrispondono perfettamente all'identikit di film-evento: trattasi infatti di pellicole attesissime per mille motivi e che sono riuscite a portare in sala anche quel pubblico che non frequenta abitualmente i cinema, ottenendo numeri importanti.
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Povere Creature! |
Attenzione, però. Perchè c'è anche il rovescio della medaglia: questo tipo di film ha sicuramente il merito di portare in sala anche il pubblico non propriamente cinefilo, ma non è affatto detto che quello stesso pubblico sia anche una base di partenza per il futuro... mi spiego meglio: lo spettatore che va a vedere
Nolan, la
Cortellesi o i cartoni
Disney porta senz'altro un beneficio immediato e tangibile agli esercenti, ma non può considerarsi un vero investimento perchè con grande probabilità ritornerà in sala solo quando ci sarà un altro evento come quelli più volte citati. Lo si vede bene guardando gli incassi di questi giorni: per un
Deadpool o un
Inside Out che macinano grandi incassi, gli altri film in uscita ottengono risultati al limite del ridicolo... per questo insisto nel dire che il pubblico cinefilo va "coltivato": colui che va al cinema, magari da solo in una sala semivuota, a vedere
Horizon di
Kevin Costner o
Fly me to the Moon con
Scarlett Johansson (giusto per citare due incredibili e recenti flop al botteghino), con buone probabilità tornerà anche a vedere altro, cosa che invece non può dirsi per l' "utente medio" da blockbuster.
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Dune: parte due |
E' un discorso importante, che non deve passare in secondo piano. E' infatti questo, proprio questo il momento per rilanciare il cinema di qualità: bisogna in tutti modi approfittare della bellissima stagione cinematografica appena conclusasi per sfruttarne l' "onda lunga", cioè la voglia della gente di vedere bei film. Dicevamo sopra che il pubblico che frequenta i cinema è cambiato: io mi auguro che sia cambiato in meglio, e gli incassi di certi titoli parrebbero dimostrarlo: mai come quest'anno infatti il cinema d'essai, dopo anni di crisi profonda, è tornato a splendori che parevano irripetibili. Risultati di titoli come
Povere Creature! (9,2 milioni di incasso),
Il ragazzo e l'airone (7 milioni), il clamoroso
Perfect Days di
Wenders (5,6 milioni), ma anche film ancora più difficili come
Killers of the Flower Moon (5,2 milioni),
Io Capitano (4,9 miloni), lo sconvolgente
La zona d'interesse (4,7 milioni) e il romantico
Past Lives (3,3) stanno a dimostrare che c'è spazio in sala anche per un pubblico più colto, consapevole, appassionato, in una parola cinefilo: e quindi se non ora, quando?
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Io Capitano |
L'ultimo capitolo della nostra analisi lo lasciamo alle dolenti note della stagione, che si possono riassumere in due parole: cinema italiano. E non è cosa da poco: l'annata appena trascorsa ha certificato la crisi profonda della produzione locale, anche se ben mascherata dai risultati della... famiglia
Cortellesi! Il clamoroso, impensabile, irrituale exploit di
Paola con
C'è ancora domani, film uscito e concepito al posto giusto nel momento giusto (è un merito, intendiamoci), capace di portare in sala oltre 5,5 milioni di spettatori, unito ai numeri (ottimi ma non altrettanto clamorosi) di
Un mondo a parte, diretto dal marito
Riccardo Milani, hanno infatti mitigato e nascosto i pessimi risultati del prodotto
made in Italy, che può annoverare nei primi venti posti soltanto il filmetto di
Alessandro Siani, Succede anche nelle migliori famiglie, peraltro lontanissimo dagli exploit di un tempo...
Per il resto è notte fonda: e a parte gli esiti dignitosi di Io Capitano di Garrone (4,9 milioni per un film distribuito in lingua originale non sono male) e in parte di Comandante di Edoardo de Angelis (3,6 milioni), non si contano i flop di tanti, tantissimi film italiani, anche di autori importanti. C'è solo l'imbarazzo della scelta: 50 km l'ora, Cento Domeniche, Palazzina LAF, Confidenza, Romeo è Giulietta, Adagio, Finalmente l'alba, Enea, fino a autentici psicodrammi come Un altro Ferragosto e Volare... siamo arrivati al punto che un incasso medio di 1,5 - 2 milioni di euro è diventato quasi la regola per un film di casa nostra. Il dibattito è aperto: perchè il cinema italiano non interessa più a nessuno? Perchè il nostro pubblico lo respinge?
Una volta l'ardua sentenza si lasciava ai posteri... adesso però non c'è più tempo: c'è alle porte una nuova stagione e una Mostra di Venezia dove, ancora una volta, il prodotto italiano sarà presente in maniera copiosa. Staremo a vedere.
p.s. piccola nota a margine e piccola polemica politica: i numeri della classifica ci dicono anche che certe iniziative governative tanto strombazzate come Cinema in Festa e Cinema Revolution (ovvero film in "offerta speciale" con prezzo a 3,50 euro) non servono assolutamente a niente. La riprova ce l'abbiamo in questi giorni: gli unici due film che incassano (Inside Out 2 e Deadpool & Wolverine) sono entrambi a prezzo pieno, mentre tutti gli altri titoli scontati non portano a casa che mosche in mano. Ergo: la gente non è cretina e non va a vedere fondi di magazzino, anche se a metà prezzo...
I PRIMI VENTI INCASSI DELLA STAGIONE 2023/2024
CLASSIFICA ASSOLUTA STAGIONE 2023 - 2024
1 - INSIDE OUT 2 USA DISNEY 43.528.306 €
2 - C'E' ANCORA DOMANI ITA VISION 36.789.651 €
3 - BARBIE USA WARNER 32.164.321 €*
4 - OPPENHEIMER USA UNIVERSAL 28.541.405 €
5 - WONKA USA WARNER 14.931.353 €
6 - KUNG FU PANDA 4 USA UNIVERSAL 11.637.782 €
7 - DUNE: PARTE DUE USA WARNER 10.056.827 €
8 - WISH USA DISNEY 9.503.036 €
9 - POVERE CREATURE! GBR DISNEY 9.241.345 €
10- ASSASSINIO A VENEZIA USA DISNEY 8.692.217 €
11- NAPOLEON USA EAGLE 7.939.171 €
12- UN MONDO A PARTE ITA MEDUSA 7.204.158 €
13- DEADPOOL & WOLVERINE USA DISNEY 6.975.254 €
14- IL RAGAZZO E L'AIRONE JPN LUCKY RED 6.926.030 €
15- THE NUN II USA WARNER 6.630.780 €
16- TUTTI TRANNE TE USA EAGLE 6.420.173 €
17- ACQUAMAN E IL REGNO PERDUTO USA WARNER 5.835.868 €
18- SUCCEDE ANCHE NELLE MIGLIORI FA ITA 01 DISTR. 5.777.007 €
19- PERFECT DAYS JPN LUCKY RED 5.663.403 €
20- HUNGER GAMES: LA BALLATA DELL'U USA NOTORIOUS 5.593.623 €
fonte: Cinetel (dati al 29/07/2024)
* incasso complessivo (di cui € 18.153.546 relativi alla stagione precedente)
C'è ancora troppo da fare, davvero. Più che altro ci vuole velocità nella distribuzione, nell'adattamento e doppiaggio, perché purtroppo i film si trovano in altri "posti" ed è impensabile attendere mesi per un film in sala in Italia, quando all'estero è già uscito in home video. Per il cinema italiano non vedo soluzione, ora come ora, visto che i film "coraggiosi" si perdono nel limbo della mala distribucion...
RispondiEliminanient'altro da aggiungere: quello che hai scritto è tutto giusto. Riguardo il cinema italiano, secondo me servirebbe meno politica, meno soldi a pioggia e investimenti sui progetti davvero meritevoli (e non ai soliti figli di papà)
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