giovedì 18 luglio 2024

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA (18 - 24 LUGLIO)


Il "ciclone" Twisters si prepara ad occupare le sale estive: la pellicola, con una "s" in più, è il remake del film omonimo del 1996 aggiornato secondo le moderne tecnologie e promette adrenalina a mille. Per il resto, tra i soliti horror estivi e un paio di film romantici italiani (segnaliamo L'invenzione di noi due, con Lino Guanciale e la bella Silvia D'Amico) spicca l'uscita, seppur tardiva, di Padre Pio di Abel Ferrara: film laico, controverso, poco mistico e molto vero, che sfrutta la figura del Santo per raccontare un'Italia uscita distrutta dalla guerra.


TWISTERS
(di Lee Isaac Chung, USA 2024)
Remake del (quasi) omonimo film del 1996 firmato da Jan De Bont, con protagonisti Glen Powell e Daisy Edgar-Jones nei ruoli che furono di Bill Paxton e Helen Hunt. Una coppia di "cacciatori di uragani", spinti da adrenalina e voglia di mettersi alla prova, insegue i più grandi cicloni che si abbattono sugli Stati Uniti. Un kolossal a largo budget che prova a rinverdire l'epoca dei disaster-movie. Staremo a vedere.
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L'ULTIMA VENDETTA
(di Robert Lorenz, Irlanda 2023)
Ulster, anni '70. In una terra devastata dalla guerra civile un ex sicario con rigurgiti di coscienza (Liam Neeson) si trasforma in vendicatore solitario delle vittime del terrorismo, il che lo porterà a scontrarsi con la cattivissima leader dei ribelli (Kerry Condon, in un ruolo diametralmente opposto a quello della dolce maestrina de Gli Spiriti dell'Isola). Con molto mestiere il regista Robert Lorenz dirige un western moderno non originalissimo ma efficace, incentrato sull'eterno confine, spesso labile, tra patriottismo e terrorismo.
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PADRE PIO
(di Abel Ferrara, GB 2022)
Esce dopo ben due anni dalla sua presentazione alla Mostra di Venezia l'ultimo film di Abel Ferrara, che racconta gli inizi del Santo di Pietrelcina in maniera laica e critica. Un film essenziale, asciutto, quasi documentaristico, sullo sfondo di un'Italia appena uscita dalla guerra e in cui si fa fatica (per chi crede) a credere nell'esistenza di Dio... controverso, ma interessante. Durante le riprese del film il protagonista, Shia Labeouf, si è convertito al Cattolicesimo.
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L'INVENZIONE DI NOI DUE
(di Corrado Ceron, Italia 2024)
Milo (Lino Guanciale) e Nadia (Silvia D'Amico) sono sposati da quindici anni ma non si amano più. Milo però non vuole arrendersi alla fine della loro storia e, fingendosi un altro, comincia a chattare segretamente con Nadia rivelandosi e aprendosi come mai aveva fatto prima... lanciato come "il film più romantico dell'anno", un melò tutto italiano che sfida la calura estiva. Tratto dall'omonimo romanzo di Matteo Bussola.
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INDAGINE SU UNA STORIA D'AMORE
(di Gianluca Maria Tavarelli, Italia 2024)
Paolo (Alessio Vassallo) e Lucia (Barbara Giordano) sono una coppia che ha passato alti e bassi, compreso un tradimento di lui. Quando Lucia accetta di partecipare a un programma televisivo dove dovranno entrambi raccontarsi al pubblico, il loro rapporto prenderà una svolta (forse) definitiva. Una malinconica riflessione sull'amore e sui tempi moderni, firmata dal regista di Un amore.
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WHEN EVIL LURKS
(di Demiàn Rugna, Argentina 2023)
In un villaggio sperduto, due uomini s'imbattono nel cadavere di un uomo dilaniato da un demone che sta per riprodursi. Nel tentativo di nascondere il corpo, scateneranno il caos... potente, lugubre, rozzo horror latino sul tema della possessione, realizzato con pochi soldi e pochi fronzoli.
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ERA MIO FIGLIO
(di Savi Gabizon, Canada 2024)
Daniel (Richard Gere), ricco e stagionato scapolo impenitente, si trova a riconsiderare la propria vita dopo aver scoperto che l'ex compagna (Diane Kruger) ha avuto un figlio dopo la loro separazione, avvenuta vent'anni prima.
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ESCONO ANCHE :

BLUE LOCK: EPISODIO NAGI (di Shunsuke Ishikawa, Giappone 2024)
BANEL E ADAMA (di Ramata Sy, Senegal 2023)
GLORY HOLE (di Romano Montesarchio, Italia 2024)
MADAME LUNA (di Daniel Espinosa, Svezia 2024)

4 commenti:

  1. Ieri sono stata a vedere "L'invenzione di noi due".
    Mi è piaciuto? Ni.
    Trovi la recensione sul blog.
    E per qualche strano motivo non posso condividerla né sulla mia pagina facebook e né sul profilo. 🤷🏻

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  2. Sono riuscito a vederlo e mi è parso molto carino. In sala ero da solo e ho letto che in America è stato un flop clamoroso. Non capisco perché: gli attori sono bravissimi, in parte, e il film è ben recitato, garbato nello stile. Misteri del marketing?
    Un abbraccio
    Mauri

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  3. Mauro, parli di "Fly me to the Moon", vero? Mi sa che hai commentato il post sbagliato... fa niente :) Ad ogni modo, ti rispondo qui dicendoti che il marketing non è mai una certezza. Sarebbe un discorso lungo, complesso, impossibile da affrontare in un commento. Le logiche produttive e distributive a volte sfuggono anche agli addetti ai lavori, figuriamoci a un umile blogger dilettante come me. Che posso dirti? Che indubbiamente è strano che un film costato quasi 100 milioni di dollari, con attori importanti, e nemmeno così scadente, anzi (almeno rispetto alla media) sia diventato il flop più clamoroso dell'anno. Ho letto di grosse difficoltà di lavorazione, diatribe produttive, ma in realtà credo che nessuno riesca a prevedere con sufficiente approssimazione il risultato di un film. Ricordiamoci che secondo gli "espertoni" il film della Cortellesi non avrebbe dovuto superare i 4-5 milioni di incasso. E ho detto tutto.

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