Tutto sembra già "apparecchiato" per Oppenheimer e per il suo regista Christopher Nolan alla 96. Notte degli Oscar, che si terrà domenica prossima nella consueta sede del Dolby Theatre di Los Angeles. Per il talentuoso regista britannico potrebbe essere davvero la volta buona, e tutto sommato ci sembra anche giusto che un Autore del suo peso, per quanto spesso e volentieri smarcato dalle logiche hollywoodiane (per fortuna, direbbe qualcuno), riceva finalmente la considerazione che merita anche dai giurati dell' Academy Award, troppo spesso ingenerosi verso di lui. Oppenheimer è comunque solo uno dei tanti grandi film che hanno impreziosito una stagione cinematografica eccellente come non mai, che vede tra le pellicole in gara altri titoli altrettanto importanti e significativi quali Povere Creature!, La zona d'interesse, Anatomia di una caduta, Killers of the Flower Moon, American Fiction e pure il fenomeno dell'anno, Barbie, un po' ridimensionato dalle candidature ma certamente rappresentativo se non altro da un punto di vista socio-culturale. Non fraintendetemi: l'Academy non è cambiata, con le sue regole spesso non scritte, i suoi canoni, i suoi dogmi più o meno incomprensibili. Il fatto che quest'anno i premi potranno sembrare in gran parte "giusti" dipende esclusivamente dall'alta qualità dei film in gara, ma le "incazzature" da Oscar ci saranno sempre: ne è un classico esempio la probabile vittoria di Lily Gladstone tra le attrici, in omaggio alla famigerata "inclusività", che rischia seriamente di prevalere su una fantastica Emma Stone, nel ruolo finora più bello della sua carriera...
VINCERA': OPPENHEIMER
IL MIO PREFERITO: OPPENHEIMER
MIGLIOR REGIA
VINCERA': CHRISTOPHER NOLAN (OPPENHEIMER)
IL MIO PREFERITO: CHRISTOPHER NOLAN (OPPENHEIMER)
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Se, come tutto lascia presagire, la premiazione di domenica prossima si trasformerà in una serata trionfale per Oppenheimer, il suo protagonista, l'irlandese Cillian Murphy, dovrebbe portarsi a casa il suo primo Oscar (alla sua prima candidatura). E direi che sarebbe la scelta più giusta, anche se l'ottimo Paul Giamatti ha davvero strappato applausi in The Holdovers mentre il sempre sottovalutato Bradley Cooper ha emozionato il mondo nei panni di Leonard Bernstein in Maestro. Non vedo molte chance invece per i pur ottimi Jeffrey Wright (in American Fiction) e Colman Domingo (in Rustin).
VINCERA': CILLIAN MURPHY (OPPENHEIMER)
IL MIO PREFERITO: CILLIAN MURPHY (OPPENHEIMER)
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
E' l'unica categoria davvero incertissima, dove la vittoria si deciderà probabilmente all'ultimo voto dell'ultima scheda. Ed è l'unica categoria dove probabilmente, già lo so, il sottoscritto riceverà un'enorme delusione. Perchè in un "mondo perfetto" la performance di Emma Stone in Povere Creature! è semplicemente straordinaria, commovente, emozionante fino alle lacrime... e davvero non si capisce come non possa non essere premiata. Ma gli Oscar sono gli Oscar, un "mondo a parte" dove la bravura di un attore/attrice è solo una delle componenti che portano alla vittoria, e spesso nemmeno la principale. Così, in tempi di "inclusività", di "rispetto delle minoranze", di un democristiano Manuale Cencelli applicato a Hollywood che vuole a tutti i costi un riconoscimento anche per le quote indie, ecco che la nativa Lily Gladstone (già vincitrice dei SAG) diventa la favorita, anche se in Killers of the Flower Moon non è nemmeno protagonista e anche se non cambia mai espressione facciale in quasi quattro ore di film. Ma questa è l'Academy, bellezza.
VINCERA': LILY GLADSTONE (KILLERS OF THE FLOWER MOON)
LA MIA PREFERITA: EMMA STONE (POVERE CREATURE!)
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
I bookmakers lo danno praticamente alla pari, e con ragione: Robert Downey jr. ha trovato in Oppenheimer il ruolo della vita, e sarà praticamente impossibile impedirgli di vincere il suo primo Oscar. Non voglio nemmeno pensare che Ryan Gosling possa impensierirlo in qualche modo: sarebbe un (misero) tentativo di risarcire un film come Barbie, il cui peso specifico pareva essere importante in estate ma poi si è via via "sgonfiato" nei mesi successivi causa uscite, diciamolo, ben più importanti. Onore al merito al grande Robert De Niro, che in Killers of the Flower Moon conquista la sua ottava nomination in carriera, a 49 anni esatti dalla prima (un record!), mentre anche il bravo Mark Ruffalo strappa una candidatura sacrosanta per la sua performance in Povere Creature! Le "quote afro" sono rispettate con la presenza di Sterling K. Brown, fratello gay di Jeffrey Wright in American Fiction di Cord Jefferson.
VINCERA': ROBERT DOWNEY JR. (OPPENHEIMER)
IL MIO PREFERITO: ROBERT DOWNEY JR. (OPPENHEIMER)
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Mi si riempie il cuore vedere tra le cinque attrici in lizza per la migliore supporting la mia adorata, immensa Jodie Foster, che strappa una meritata candidatura per Nyad, uno dei pochi film Netflix considerati quest'anno dall'Academy. Era dal 1995, un'eternità, che Jodie non arrivava in nomination, dai tempi della "selvaggia" Nell. Diciamo però che qui la vera favorita, e tutto sommato giustamente, è la brava Da'Vine Joy Randolph, madre inconsolabile in The Holdovers di Alexander Payne, e poco possono permettersi sia Emily Blunt (candidatura di bandiera per Oppenheimer) che la Daniel Brooks de Il colore viola. Poco sensata e molto forzata, a mio modesto parere, la presenza di America Ferrera grazie al suo piccolo (significativo?) monologo femminista in Barbie.
VINCERA': DA'VINE JOY RANDOLPH (THE HOLDOVERS)
LA MIA PREFERITA: JODIE FOSTER (NYAD)
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
La Francia, per motivi tristemente e clamorosamente politici, lo ha tagliato fuori dalla corsa per il miglior film internazionale, ma ritengo che nessuno possa impedire a Anatomia di una caduta (e quindi alla sua regista e sceneggiatrice Justine Triet) di vincere l'Oscar per il miglior script originale, soprattutto in una delle categorie più deboli dell'intero lotto. Non mi pare infatti che nè Past Lives, nè The Holdovers nè Maestro possano nemmeno avvicinarsi alla perfezione chirurgica di una sceneggiatura come quella della Triet. L'unica eccezione potrebbe costituirla l'ottimo May December di Todd Haynes, ma il film, anche (soprattutto) a causa della "scabrosità" dell'argomento, è andato malissimo in patria e il flop commerciale gli ha precluso ogni possibilità di vittoria. Ad ogni modo il primato di Anatomia di una caduta appare praticamente inscalfibile, ed è giusto così.
VINCERA': JUSTINE TRIET (ANATOMIA DI UNA CADUTA)
IL MIO PREFERITO: JUSTINE TRIET (ANATOMIA DI UNA CADUTA)
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Pronostico difficile, a differenza della precedente categoria. Se l'Academy dovesse sancire il trionfo su tutta la linea di Oppenheimer, l' "onda lunga" del film porterebbe Christopher Nolan ad aggiudicarsi anche questo premio. Ma l'Oscar per la sceneggiatura, come dico sempre, è la categoria dove spesso i giurati dell'Academy si rifugiano per assegnare i premi del "vorrei ma non posso", ovvero i premi a quei film che meriterebbero ben altro successo ma che le logiche commerciali e tradizionali degli Oscar spesso non permettono. E allora ecco che qui potrebbe rispuntare fuori il nome di Greta Gerwig: pare strano infatti che Barbie, dopo gli sfracelli ai botteghini dell'estate scorsa, esca dalla serata a mani vuote... e Greta Gerwig è donna, femminista, impegnata e pure bravina: dovessi scommettere due euro punterei su di lei. Attenzione però anche alla sceneggiatura colta, solida e alternativa di American Fiction, che potrebbe far saltare il banco (a livello strettamente letterario è di sicuro la migliore del lotto). Poche speranze invece per Povere Creature e La zona d'interesse, che si giocheranno le loro migliori carte altrove.
VINCERA': GRETA GERWIG (BARBIE)
IL MIO PREFERITO: CORD JEFFERSON (AMERICAN FICTION)
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
E' la categoria che interessa più da vicino noi italiani visto che Io Capitano di Matteo Garrone concorre per l'Oscar (per l'Italia è la trentesima candidatura in assoluto nella storia del premio). Va detto però che le speranze di vittoria per Garrone sono pressochè nulle, in quanto crediamo che La zona d'interesse di Jonathan Glazer abbia ormai già la statuetta in tasca, come è giusto che sia, del resto, data l'importanza e la qualità di un film che racconta l'Olocausto come finora nessuno aveva mai fatto prima. Peccato davvero per Io Capitano, che ha avuto la "sfortuna" di uscire in un'annata piena di grandi film, quali sono i suoi concorrenti: Perfect Days di Wim Wenders (che corre per il Giappone) e La Società della Neve di J.A. Bayona (Spagna) sono infatti degni avversari, così come pare esserlo il tedesco La sala professori, unica sorpresa della cinquina, che ha fatto fuori dalle nomination nientemeno che Aki Kaurismaki. Ma sulla vittoria de La zona d'interesse non dovrebbero davvero esserci dubbi.
VINCERA': LA ZONA D'INTERESSE (GRAN BRETAGNA)
IL MIO PREFERITO: LA ZONA D'INTERESSE (GRAN BRETAGNA)
LE ALTRE CATEGORIE
Oppenheimer dovrebbe fare man bassa di premi anche nelle categorie tecniche (montaggio, fotografia, musica, scene e forse anche il sonoro, dove però secondo me il vero vincitore dovrebbe essere a prescindere lo strepitoso missaggio de La zona d'interesse). Barbie e Povere Creature! potrebbero contendersi le statuette per trucco, costumi e canzone originale (dove Barbie è in gara con due brani, uno dei quali - il favorito - scritto e interpretato di Billie Eilish), mentre il "grande vecchio" Hayao Myazaki parte con i favori del pronostico nella categoria dei film d'animazione (ma il suo Il ragazzo e l'airone dovrà vedersela con Spider-Man: across the Spider-Verse). Infine... per quanto riguarda documentari e cortometraggi, come si suol dire alzo le mani: sono da sempre le categorie più irreperibili e difficili da pronosticare!
Quest'anno per gli oscar sarà una bella edizione, bisognerà sintonizzarsi su raiuno e incrociare le dita, io penso che per il miglior attore vincerà Paul Giamatti, oggi vedrò the holdovers e ti saprò dire :)
RispondiEliminaEh, dipende molto se la vittoria di Oppenheimer (ormai certa) sarà "straripante" oppure contenuta. Nel primo caso Murphy dovrebbe farcela altrimenti dietro di lui c'è sicuramente Giamatti
EliminaEcco, leggo ora che anche tu sei per Cillian 😉
RispondiEliminaComunque a me Anatomia di una Caduta non mi ha per niente entusiasmato. Peccato non aver visto (per il momento) gli altri candidati per la miglior sceneggiatura originale...
A Povere Creature dici neanche una statuetta di quelle sopracitate?! 😔
Per me "Anatomia di una caduta" è un ottimo film ma, devo essere sincero, lo metto un po' sotto a Oppenheimer, Povere Creature! e La zona d'interesse. Questo perché, pur essendo chirurgicamente "perfetto" a livello di sceneggiatura (non a caso ha vinto l'Oscar) l' ho trovato fin troppo freddo e poco empatico verso lo spettatore. Non mi ha coinvolto. Quanto a Povere Creature! ha vinto l'Oscar più complicato secondo i pronostici, quello per la miglior attrice (sacrosanto, per me) più altre tre premi tecnici. Ci stava.
EliminaTutto secondo pronostico, quindi
RispondiEliminaBeh, oddio... diciamo quasi. Tutti i pronostici davano per favorita la Gladstone sulla Stone: per fortuna sono stati smentiti!
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