Vive la France! E' innegabile che negli ultimi anni il cinema francese si sta dimostrando il più vitale d'Europa, producendo ogni anno un numero incredibile di pellicole qualitativamente validissime e lanciando tanti nuovi volti di successo. Esattamente il contrario di quello che succede da noi, dove invece sono sempre i "grandi vecchi" e i soliti noti a reggere la baracca. Quello che stupisce della cinematografia transalpina è la grande quantità di prodotti "medi" che arrivano sul mercato, cui corrisponde un livello artistico di assoluto rilievo. Questi tre film ne sono un esempio: si tratta di tre opere a basso costo, abbastanza minimaliste, eppure capaci di smuovere i sentimenti dello spettatore. Ma nuit e Un bel mattino stupiscono per il loro delicato neorealismo, mentre Le vele scarlatte del "nostro" Pietro Marcello (ma la produzione è francese al 100%) è una bella favola universale che merita assolutamente la visione.
LE VELE SCARLATTE
(di Pietro Marcello, Francia/Italia 2023)
Un soldato torna al suo villaggio nativo dopo gli orrori della Grande Guerra, ma la sua ragazza non c'è più e nemmeno la sua gente. Ad aspettarlo c'è però una bambina, ovvero la figlia che non sapeva di avere e che diventerà la sua unica ragione di vita. Dopo il fortunato Martin Eden, il suo primo film a largo budget, Pietro Marcello si sposta in Francia e ritorna a una dimensione più intima, umana, raccontando una favola adulta che sorprende per la pulizia e la grazia con cui viene raccontata. Tutto il film è infatti "aggraziato": i protagonisti, i dialoghi, le musiche, la placidità con cui si dipana la storia. Ottima prova degli attori principali, Raphael Thiéry e la piccola Juliette Jouan, con preziosi camei di Yolande Moreau e Louis Garrel.
giudizio: ★★★★☆
MA NUIT
(di Antoinette Boulat, Francia 2022)
Parigi, oggi. Un ragazzo fin troppo posato e una ragazza con un gran dolore nel cuore si incontrano per caso, in una sera d'estate. Trascorreranno insieme un'intera notte per le strade della metropoli, cercando loro stessi e provando a ritrovare la spensieratezza perduta di una generazione insicura. Uno di quei "tipici", spocchiosetti, piccoli film francesi che a pelle ti fanno irritare per il loro finto minimalismo ma che, bisogna ammetterlo, funzionano maledettamente bene. E questo viaggio tutto in una notte dentro l'inquietudine di una coppia di ventenni ti riconcilia con il cinema. Attenzione alla protagonista, la bella Lou Lampros, spirito selvaggio e occhi da cerbiatta triste: credo che ne risentiremo parlare molto presto...
giudizio: ★★★☆☆
UN BEL MATTINO
(di Mia Hansen-Løve, Francia 2023)
Léa Seydoux ormai è come il Parmigiano: sta bene (quasi) su tutto, ed è naturalmente un complimento. E' una delle attrici più richieste e versatili del momento, capace di passare con disinvoltura dai grandi blockbuster hollywoodiani ai film intimisti e umanissimi come questo, dove interpreta il ruolo di una giovane vedova alle prese con la malattia del padre che, improvvisamente, (ri)scopre l'amore grazie all'incontro con un amico di vecchia data. Stretta tra la nuova passione amorosa e le mille difficoltà del presente, la ragazza si abbandonerà semplicemente al flusso della vita... La regista Mia Hansen-Løve ha scritto Un bel mattino basandosi sulla propria esperienza personale (suo padre è stato colpito da una malettia neurodegenerativa) ricavandone una pellicola semplice e diretta, sentimentalmente riuscita, riuscendo a descrivere per immagini le mille strade della quotidianità.
giudizio: ★★★★☆
Nessun commento:
Posta un commento