Eccole, finalmente, le nominations per la 95. Notte degli Oscar: sarà l'edizione della definitiva ripartenza, del rilancio di Hollywood e di tutta la produzione mainstream. Difficilmente infatti quest'anno vincerà un'outsider visto che sono in gara tutti i pezzi da novanta: il frontrunner designato è per forza di cose Everything everywhere all at once dei The Daniels, pellicola "perfetta" per i premi e che accontenta un po' tutti i palati (azione, fantasy, commedia, sentimento), che non a caso conquista ben undici candidature. Seguono a quota nove il bellissimo Gli Spiriti dell'Isola di Martin McDonagh e il sorprendente film tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale (robusta produzione Netflix), e attenzione anche al toccante The Fabelmans di Steven Spielberg con sette menzioni (ma tutte le più importanti). L'Italia è in gara con il cortometraggio Le Pupille di Alice Rohrwacher e con il truccatore Aldo Signoretti per il make-up di Elvis. L'appuntamento è per il prossimo 12 marzo.
"Everything everywhere all at once", dei The Daniels |
Le stelle tornano a brillare, e non solo quelle in cielo: l'edizione numero 95 della Notte degli Oscar (che si terrà il prossimo 12 marzo nello storico Dolby Theatre di Los Angeles) segna la grande rivalsa di Hollywood e dell'intero cinema mainstream. In gara ci sono infatti tutte le più grandi produzioni dell'anno, perfino con qualche esclusione eccellente (Babylon) dovuta a insoliti problemi di abbondanza. Dopo anni di "vacche magre" e di conseguente gloria del cinema indie, Hollywood rialza (finalmente?) la testa e libera tutta la sua potenza di fuoco: tra Everything everywhere all at once, Top Gun: Maverick, Gli Spiriti dell'Isola, The Fabelmans e Avatar l'Academy sceglierà infatti il miglior film dell'anno, e dovunque si andrà a parare andrà bene... gusti personali a parte, ovviamente. Il cinema europeo non esce comunque ridimensionato: sorprendono non poco le ben nove (!) candidature al robusto film tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale, che omaggia Remarque e ribadisce con forza il ripudio verso tutte le guerre, mentre la Palma d'oro di Cannes Triangle of Sadness spunta nominations importanti. L'Italia sta alla finestra (il nostro Nostalgia non è entrato nella cinquina dei film stranieri) ma ottiene comunque due menzioni: quella a Alice Rohrvacher per il suo cortometraggio Le Pupille e quella al truccatore Aldo Signoretti per il make-up di Elvis. E ora, mentre aspettiamo il fatidico 12 marzo, proviamo ad analizzare con calma le categorie principali.
Dieci pellicole si contenderanno la statuetta più importante, quella per il miglior film. Sulla carta i favori del pronostico sembrano arridere a Everything everywher all at once dei The Daniels, oggetto misterioso nel nostro paese (dove non hanno nemmeno tradotto il titolo, giusto per farvi capire quanto i nostri distributori ci credevano...) ma autentico fenomeno di massa negli Stati Uniti: EEAAO (scriviamo così per
abbreviare) ha conquistato il pubblico americano, assai entusiasta di un film brillante, adrenalinico, capace di accontentare tutti i palati mischiando vari generi, dall'action al fantasy, dalla commedia al sentimento, oltre a far leva su quel multiverso che ormai è la parola d'ordine per i nati nel nuovo millennio. Il suo avversario più temibile sarà il bellissimo Gli Spiriti dell'Isola di Martin McDonagh, film d'autore, premiato a Venezia, un autentico gioiellino di sceneggiatura che si avvale di attori bravissimi, raccontando una storia surreale e drammatica insieme. Lo diciamo spudoratamente: su queste pagine si fa il tifo per lui... attenzione però anche a The Fabelmans di Steven Spielberg, arrivato alla sua ventesima candidatura, e soprattutto a Top Gun: Maverick di John Kosinski, con un tonicissimo Tom Cruise. Un film che ha avuto l'enorme merito di rilanciare l'industria cinematografica americana a suon di milioni di dollari incassati, e sappiamo bene che l'Academy è da sempre molto sensibile all'argomento.
Meritano invece un discorso a parte Niente di nuovo sul fronte occidentale e Triangle of Sadness, due film europei che hanno raccolto un numero di candidature francamente inaspettato per due film stranieri. Ma se la pellicola svedese non è comunque del tutto una sorpresa (il suo regista Ruben Ostlund ha vinto quest'anno la sua seconda Palma d'oro consecutiva in quel di Cannes) sono addirittura clamorose le ben nove (!) nominations tributate al drammone tedesco targato Netflix che, in sordina, ha scalato le preferenze dei giurati. Ben nove candidature (solo due in meno dei Daniels e ben due in più di Spielberg) per un titolo forse sottovalutato anche da Netflix stessa...
GLI ATTORI
Tra i protagonisti se la giocano il Brendan Fraser di The Whale, Colin Farrell per Gli Spiriti dell'Isola (i due si sono già "affrontati" a Venezia e ha vinto Farrell) e Austin Butler per Elvis. Pronostico molto incerto per ora, con Fraser che si fa preferire di un'incollatura (complice il suo personaggio, un uomo sfatto nel fisico e nell'anima che ha un'occasione di riscatto, tema sempre gradito agli Oscar). Per i seppur bravissimi Bill Nighy e Paul Mescal non vedo invece molte chances, pur trattandosi di interpretazioni di tutto rispetto. Per quanto riguarda invece i "supporting", in pole position pare esserci il favorito Ke Huy Quan (ovviamente per EEAAO) ma occhio alla bella coppia Brendan Gleeson e Barry Keoghan (entrambi per Gli Spiriti dell'Isola) nonchè al Judd Hirsch di The Fabelmans (i cui dieci minuti o poco più gli sono bastati per guadagnarsi la candidatura)
LE ATTRICI
La "divina" Cate Blanchett rischia davvero di portarsi a casa la sua terza statuetta, e non sarebbe certo uno scandalo: la sua performance in Tàr di Todd Haynes le è già valsa la Coppi Volpi a Venezia e non ci stupiremmo certo di vederla salire ancora le scale del Dolby Theatre. Tanto di cappello, se accadrà, a questa straordinaria attrice. La sua rivale più pericolosa sarà senz'altro la scatenata Michelle Yeoh di Everything everywhere all at once (specialmente se il film dei The Daniels dovesse fare incetta di premi) ma occhio anche alla bellissima Ana de Armas di Blonde, incredibilmente candidata (nello stesso anno e per lo stesso film!) sia agli Oscar che ai Razzies... è il bello di questi premi. Piuttosto deludente invece, a mio avviso, la nomination a Michelle Williams per The Fabelmans, mentre Andrea Riseborough è la... quinta incomoda con l'ultra-indie To Leslie.
abbreviare) ha conquistato il pubblico americano, assai entusiasta di un film brillante, adrenalinico, capace di accontentare tutti i palati mischiando vari generi, dall'action al fantasy, dalla commedia al sentimento, oltre a far leva su quel multiverso che ormai è la parola d'ordine per i nati nel nuovo millennio. Il suo avversario più temibile sarà il bellissimo Gli Spiriti dell'Isola di Martin McDonagh, film d'autore, premiato a Venezia, un autentico gioiellino di sceneggiatura che si avvale di attori bravissimi, raccontando una storia surreale e drammatica insieme. Lo diciamo spudoratamente: su queste pagine si fa il tifo per lui... attenzione però anche a The Fabelmans di Steven Spielberg, arrivato alla sua ventesima candidatura, e soprattutto a Top Gun: Maverick di John Kosinski, con un tonicissimo Tom Cruise. Un film che ha avuto l'enorme merito di rilanciare l'industria cinematografica americana a suon di milioni di dollari incassati, e sappiamo bene che l'Academy è da sempre molto sensibile all'argomento.
Meritano invece un discorso a parte Niente di nuovo sul fronte occidentale e Triangle of Sadness, due film europei che hanno raccolto un numero di candidature francamente inaspettato per due film stranieri. Ma se la pellicola svedese non è comunque del tutto una sorpresa (il suo regista Ruben Ostlund ha vinto quest'anno la sua seconda Palma d'oro consecutiva in quel di Cannes) sono addirittura clamorose le ben nove (!) nominations tributate al drammone tedesco targato Netflix che, in sordina, ha scalato le preferenze dei giurati. Ben nove candidature (solo due in meno dei Daniels e ben due in più di Spielberg) per un titolo forse sottovalutato anche da Netflix stessa...
Brendan Fraser in "The Whale" |
Tra i protagonisti se la giocano il Brendan Fraser di The Whale, Colin Farrell per Gli Spiriti dell'Isola (i due si sono già "affrontati" a Venezia e ha vinto Farrell) e Austin Butler per Elvis. Pronostico molto incerto per ora, con Fraser che si fa preferire di un'incollatura (complice il suo personaggio, un uomo sfatto nel fisico e nell'anima che ha un'occasione di riscatto, tema sempre gradito agli Oscar). Per i seppur bravissimi Bill Nighy e Paul Mescal non vedo invece molte chances, pur trattandosi di interpretazioni di tutto rispetto. Per quanto riguarda invece i "supporting", in pole position pare esserci il favorito Ke Huy Quan (ovviamente per EEAAO) ma occhio alla bella coppia Brendan Gleeson e Barry Keoghan (entrambi per Gli Spiriti dell'Isola) nonchè al Judd Hirsch di The Fabelmans (i cui dieci minuti o poco più gli sono bastati per guadagnarsi la candidatura)
Cate Blanchett in "Tàr" |
La "divina" Cate Blanchett rischia davvero di portarsi a casa la sua terza statuetta, e non sarebbe certo uno scandalo: la sua performance in Tàr di Todd Haynes le è già valsa la Coppi Volpi a Venezia e non ci stupiremmo certo di vederla salire ancora le scale del Dolby Theatre. Tanto di cappello, se accadrà, a questa straordinaria attrice. La sua rivale più pericolosa sarà senz'altro la scatenata Michelle Yeoh di Everything everywhere all at once (specialmente se il film dei The Daniels dovesse fare incetta di premi) ma occhio anche alla bellissima Ana de Armas di Blonde, incredibilmente candidata (nello stesso anno e per lo stesso film!) sia agli Oscar che ai Razzies... è il bello di questi premi. Piuttosto deludente invece, a mio avviso, la nomination a Michelle Williams per The Fabelmans, mentre Andrea Riseborough è la... quinta incomoda con l'ultra-indie To Leslie.
Fra le non protagoniste tutto il mio tifo va invece alla meravigliosa Kerry Condon (davvero toccante il suo ruolo ne Gli Spiriti dell'Isola) che però parte di rincorsa dietro alla veterana Angela Bassett, nominata per Wakanda Forever (prima nomination attoriale della storia per un prodotto Marvel). "Debutto" assoluto agli Oscar anche per la 65enne Jamie Lee Curtis, ovviamente candidata per EEAAO.
Steven Spielberg |
Daniel Kwan e Daniel Scheinert, ovvero The Daniels, dopo aver stupito il panorama indie con il bellissimo Swiss Army Man sono ormai diventati "grandi" e aspirano al massimo riconoscimento della categoria con Everything everywhere all at once, diventato il caso cinematografico dell'anno negli Stati Uniti. Se dovessero vincere il loro trionfo sarebbe impreziosito da una concorrenza dal far tremare i polsi: oltre al veterano Steven Spielberg (per The Fabelmans) nella cinquina dei migliori registi ci sono anche Martin McDonagh (per Gli Spiriti dell'Isola), Ruben Ostlund (per
Triangle of Sadness) e Todd Field per Tàr. Tutti questi artisti meriterebbero in egual misura di vincere, a conferma di una Award Season di altissimo livello.
LE ALTRE CATEGORIE
Interessante il duello per i migliori film stranieri (dove purtroppo non troviamo il nostro Nostalgia, che non è riuscito ad entrare nemmeno nella shortlist). Fino a ieri il favorito pareva essere il toccante e impegnato Argentina 1985, asciutto apologo sulla caduta della dittatura dei generali, ma l'incredibile "messe" di candidature raccolte da Niente di nuovo sul fronte occidentale deve giocoforza far riscrivere i pronostici. Tra i cartoni appare scontata (e strameritata) la vittoria di Pinocchio di Guillermo del Toro, forse il più bel film dell'anno in assoluto, mentre sarà stuzzicante vedere chi tra Rihanna e Lady Gaga si porterà a casa il premio per la miglior canzone originale (rispettivamente per Wakanda Forever e Top Gun: Maverick), ma occhio anche alla travolgente Naatu Naatu, ballata rap che accompagna il kolossal indiano RRR. Poco da dire invece sulle categorie tecniche: qui Avatar, la Via dell'Acqua non avrà praticamente rivali... è probabile che il film di Cameron risulterà alla fine la pellicola numericamente più premiata in assoluto.
TUTTE LE CANDIDATURE
Interessante il duello per i migliori film stranieri (dove purtroppo non troviamo il nostro Nostalgia, che non è riuscito ad entrare nemmeno nella shortlist). Fino a ieri il favorito pareva essere il toccante e impegnato Argentina 1985, asciutto apologo sulla caduta della dittatura dei generali, ma l'incredibile "messe" di candidature raccolte da Niente di nuovo sul fronte occidentale deve giocoforza far riscrivere i pronostici. Tra i cartoni appare scontata (e strameritata) la vittoria di Pinocchio di Guillermo del Toro, forse il più bel film dell'anno in assoluto, mentre sarà stuzzicante vedere chi tra Rihanna e Lady Gaga si porterà a casa il premio per la miglior canzone originale (rispettivamente per Wakanda Forever e Top Gun: Maverick), ma occhio anche alla travolgente Naatu Naatu, ballata rap che accompagna il kolossal indiano RRR. Poco da dire invece sulle categorie tecniche: qui Avatar, la Via dell'Acqua non avrà praticamente rivali... è probabile che il film di Cameron risulterà alla fine la pellicola numericamente più premiata in assoluto.
TUTTE LE CANDIDATURE
Miglior film
- Niente di nuovo sul fronte occidentale regia di Edward Berger
- Avatar - La via dell'acqua, regia di James Cameron
- Gli spiriti dell'isola regia di Martin McDonagh
- Elvis, regia di Baz Luhrmann
- Everything Everywhere All at Once, regia di Daniel Kwan e Daniel Scheinert
- The Fabelmans, regia di Steven Spielberg
- Tár, regia di Todd Field
- Top Gun: Maverick, regia di Joseph Kosinski
- Triangle of Sadness, regia di Ruben Östlund
- Women Talking, regia di Sarah Polley
Miglior regista
- Martin McDonagh - Gli spiriti dell'isola
- Daniel Kwan e Daniel Scheinert - Everything Everywhere All at Once
- Steven Spielberg - The Fabelmans
- Todd Field - Tár
- Ruben Östlund - Triangle of Sadness
Miglior attore protagonista
- Austin Butler - Elvis
- Colin Farrell - Gli spiriti dell'isola
- Brendan Fraser - The Whale
- Paul Mescal - Aftersun
- Bill Nighy - Living
Miglior attrice protagonista
- Cate Blanchett - Tár
- Ana de Armas - Blonde
- Andrea Riseborough - To Leslie
- Michelle Williams - The Fabelmans
- Michelle Yeoh - Everything Everywhere All at Once
Miglior attore non protagonista
- Brendan Gleeson - Gli spiriti dell'isola
- Brian Tyree Henry - Causeway
- Judd Hirsch - The Fabelmans
- Barry Keoghan - Gli spiriti dell'isola
- Ke Huy Quan - Everything Everywhere All at Once
Miglior attrice non protagonista
- Angela Bassett - Black Panther: Wakanda Forever
- Hong Chau - The Whale
- Kerry Condon - Gli spiriti dell'isola
- Jamie Lee Curtis - Everything Everywhere All at Once
- Stephanie Hsu - Everything Everywhere All at Once
Migliore sceneggiatura originale
- Martin McDonagh - Everything Everywhere All at Once
- Daniel Kwan - Gli spiriti dell'isola
- Todd Field - Tár
- Steven Spielberg e Tony Kushner - The Fabelmans
- Ruben Östlund - Triangle of Sadness
Migliore sceneggiatura non originale
- Rian Johnson - Glass Onion - Knives Out
- Kazuo Ishiguro - Living
- Edward Berger - Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Ehren Kruger, Eric Warren Singer e Christopher McQuarrie - Top Gun: Maverick
- Sarah Polley - Women Talking
Miglior film internazionale
- Niente di nuovo sul fronte occidentale , regia di Edward Berger (Germania)
- Argentina, 1985, regia di Santiago Mitre (Argentina)
- Close, regia di Lukas Dhont (Belgio)
- EO, regia di Jerzy Skolimowski (Polonia)
- The Quiet Girl, regia di Colm Bairéad (Irlanda)
Miglior film d'animazione
- Pinocchio di Guillermo del Toro
- Marcel the Shell with Shoes On
- Il gatto con gli stivali 2 - L'ultimo desiderio
- Il mostro dei mari
- Red
Miglior fotografia
- James Friend - Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Darius Khondji - Bardo, la cronaca falsa di alcune verità
- Mandy Walker - Elvis
- Roger Deakins - Empire of Light
- Florian Hoffmeister – Tár
Miglior scenografia
- Christian M. Goldbeck ed Ernestine Hipper - Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Dylan Cole, Ben Procter e Vanessa Cole - Avatar - La via dell'acqua
- Florencia Martin e Anthony Carlino - Babylon
- Catherine Martin, Karen Murphy e Bev Dunn - Elvis
- Rick Carter e Karen O'Hara - The Fabelmans
Migliori costumi
- Mary Zophres - Babylon
- Ruth E. Carter - Black Panther: Wakanda Forever
- Catherine Martin - Elvis
- Shirley Jurata - Everything Everywhere All at Once
- Jenny Beavan - La signora Harris va a Parigi
Miglior trucco e acconciatura
- Heike Merker e Linda Eisenhamerová - Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Naomi Donne, Mike Marino e Mike Fontaine - The Batman
- Camille Friend e Joel Harlow - Black Panther: Wakanda Forever
- Mark Coulier, Jason Baird e Aldo Signoretti - Elvis
- Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley - The Whale
Migliori effetti speciali
- Frank Petzold, Viktor Müller, Markus Frank e Kamil Jafar - Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett - Avatar - La via dell'acqua
- Dan Lemmon, Russell Earl, Anders Langlands e Dominic Tuohy - The Batman
- Geoffrey Baumann, Craig Hammack, R. Christopher White e Dan Sudick - Black Panther: Wakanda Forever
- Ryan Tudhope, Seth Hill, Bryan Litson e Scott R. Fisher - Top Gun: Maverick
Miglior montaggio
- Mikkel E. G. Nielsen - Gli spiriti dell'isola
- Matt Villa e Jonathan Redmond - Elvis
- Paul Rogers - Everything Everywhere All at Once
- Monika Willi - Tár
- Eddie Hamilton - Top Gun: Maverick
Miglior sonoro
Migliore colonna sonora originale
- Volker Bertelmann - Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Justin Hurwitz - Babylon
- Carter Burwell - Gli spiriti dell'isola
- Son Lux - Everything Everywhere All at Once
- John Williams - The Fabelmans
Migliore canzone originale
- Applause (musiche e testo di Diane Warren) - Tell It Like a Woman
- Hold My Hand (musiche e testo di Lady Gaga e BloodPop) - Top Gun: Maverick
- Lift Me Up (musiche di Tems, Rihanna, Ryan Coogler e Ludwig Göransson; testo di Tems e Ryan Coogler) - Black Panther: Wakanda Forever
- Naatu Naatu (musiche di M. M. Keeravani; testo di Chandrabose) - RRR
- This Is a Life (musiche di Ryan Lott, David Byrne e Mitski; testo di Ryan Lott e David Byrne) - Everything Everywhere All at Once
Miglior documentario[modifica | modifica wikitesto]
- All That Breathes
- All the Beauty and the Bloodshed
- Fire of Love
- A House Made of Splinters
- Navalny
Per quanto mi si spezzi il cuore al solo pensiero, sono sicura che EEAAO verrà molto ridimensionato, nonostante alle nomination fosse il più applaudito (e, per quanto mi riguarda, sono le uniche nomination coraggiose. Quest'anno, per esempio, l'horror ha offerto tantissimo materiale, ovviamente snobbato alla grandissima. Quindi, con me, gli Oscar partono già molto male in termini di credibilità). Probabilmente vincerà solo qualche premio tecnico ma potrei davvero versare una lacrima se se ne andrà a mani vuote Ke Huy Quan. Per il resto, come al solito mi manca troppa roba importante per fare pronostici, anche grazie alla solita distribuzione italiana miope che non porterà in Italia quasi nulla prima di febbraio/marzo. Ho cominciato ieri sera Niente di nuovo sul fronte occidentale ed effettivamente è molto bello ma tutte queste candidature mi stupiscono (Mai quanto quelle per sceneggiatura e miglior film a Maverick, ma...).
RispondiEliminaCredo che il cuore non ti si spezzerà (e sarei davvero contento per te!) e credo che EEAAO abbia tutte le carte in regola per vincere: è un film divertente, rassicurante, inclusivo, tutta roba che all'Academy piace. Io, boh, non ho ancora avuto voglia di vederlo perché non mi ispira per niente, è lontanissimo dalla mia idea di cinema. Vedremo.
EliminaRiguardo l'horror, è il solito discorso (così come la fantascienza): sono generi che non rientrano nei gusti dell'Academy e di conseguenza non vengono presi in considerazione. Sono scelte, non è un discorso di credibilità. Riguardo invece il nuovo Top Gun, beh... qui siamo in forte disaccordo: per me è uno dei migliori film della stagione ;)
E meno male che EEAAO ha mantenuto il titolo originale. Chissà cosa si sarebbero inventati i distributori italiani...
RispondiEliminaIl fatto che abbiano lasciato il titolo originale la dice lunga su quanto i distributori italiani credevano in questo film... potrà essere bello quanto vuole il titolo in inglese ma da noi commercialmente vale zero. Come infatti è accaduto
EliminaCredo che anche quest'anno ci saranno sorprese e non per forza in positivo, dispiace dirlo ma gli Oscar hanno perso credibilità ormai da tempo per me, staremo a vedere.
RispondiEliminaPer il resto, e mi fermo solo al Miglior Film, ne ho visto solo uno per cui non ho preferenze né posso discuterne. Sul tavolo ci sono grandi titoli, film molto amati, posso augurarmi vinca il migliore, gli Oscar sono quasi sempre una bella passerella, sarà comunque un evento. 👋
Senza polemica, io non capisco perché si parli sempre, in generale di scarsa credibilità degli Oscar... Gli Oscar sono premi cinematografici come tanti, nella fattispecie sono i premi dell'industria cinematografica americana e come tali premiano film che rispondono a determinati requisiti. Non ha senso lamentarsi se il film d'essai che ci è piaciuto tanto non è stato candidato... vuol dire che non si è capito cosa sono gli Oscar. Che, come tutti gli altri premi, possono essere condivisi o meno ma senza voler dare patenti di credibilità.
EliminaLa De Armas non è candidata ai Razzie, hanno risparmiato giusto lei dal film
RispondiEliminaHai ragione! Ho controllato ed è vero, mi sono fidato troppo (e male) della mia memoria. Grazie per la segnalazione!
EliminaManca di The Northman e mi dispiace tanto.
RispondiEliminaMah... a me no. Ho trovato The Northman un volgare filmaccio tanto al chilo. A parer mio, ovviamente.
EliminaCome al solito attraverso la tua presentazione vediamo delinearsi la grande parata di stelle di ogni anno. Ci fai sognare a occhi aperti, e quets'anno c'è anche parecchio materiale ;) grazie!
RispondiEliminaA te... <3
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