La Mostra di Venezia sbarca in forze nei cinema italiani: del titolo più gettonato del momento, ovvero Don't worry darling di Olivia Wilde, parleremo approfonditamente a breve... ma in questo weekend arrivano in contemporanea nelle nostre sale (e in piattaforma) altre tre pellicole visionate al Lido, non imprescindibili ma comunque tutte degne di visione per un motivo o per l'altro. E se Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa è senz'altro il film più atteso (soprattutto dai fan di Elodie, la protagonista), gli altri due film francesi (Athena di Romain Gavras - figlio d'arte - e I figli degli altri di Rebecca Zlotowski) sono opere d'essai che offrono spunti interessanti di riflessione. Per tutti i gusti.
TI MANGIO IL CUORE
(di Pippo Mezzapesa, Italia 2022)
La bellissima Elodie ce la mette tutta nel suo debutto da attrice, e bisogna ammettere che non se la cava per niente male: il suo volto "buca" lo schermo, la sua presenza scenica dà luce al film, la sua recitazione acerba e passionale, molto fisica (come il suo carattere) è adeguata al personaggio che interpreta: una femme fatale selvaggia, popolana, bella e dannata, sfruttata e contesa... peccato però che il film di Pippo Mezzapesa non vada troppo oltre, adagiandosi su una banale storia di amore e mafia, di faide tra clan, a metà strada tra La Piovra e una normale puntata di Gomorra. Girato in un inutile e ruffiano bianco e nero, e malgrado le buone intenzioni e un titolo roboante, Ti mangio il cuore non riesce mai a scrollarsi di dosso l'ovvietà di un medio prodotto televisivo, piuttosto scontato, che probabilmente farà felici solo i fan della lanciatissima protagonista.
giudizio: ★★☆☆☆
ATHENA
(di Romain Gavras, Francia 2022)
In una banlieue di Parigi un ragazzino rimane ucciso durante un presunto scontro con la polizia. La sua famiglia è devastata, i due fratelli meditano vendetta, e mentre comincia a circolare un video che ha ripreso il fatto, il quartiere insorge e si scatena la guerriglia... se questa storia non vi giunge nuova non avete le traveggole: il co-sceneggiatore del film (insieme al regista Romain Gavras, figlio di Costa Gavras) è Ladj Ly, che nel 2019 aveva già diretto il cupo Les Misérables (analogo per tematiche e ambientazioni). I due film però non potrebbero essere più diversi: se Les Misérables era un duro film politico e senza fronzoli, Athena è invece pura estetica della violenza, action allo stato puro, eticamente poco convincente ma visivamente splendido. Gavras proviene dal mondo dei video musicali e si vede: tutto il film è infatti un lungo, ansiogeno, tesissimo videoclip. Athena è il nome del sobborgo parigino teatro degli scontri, ma era anche la dea greca della guerra. Non a caso.
giudizio: ★★★☆☆
I FIGLI DEGLI ALTRI
(di Rebecca Zlotowski, Francia 2022)
Rachel (Virginie Efra) è una quarantenne single e senza figli che riesce a ritrovare l'amore a un'età ormai abbastanza difficile per una donna sola: il suo nuovo compagno (Roschdy Zem) ha già una figlia avuta da un'altra donna, che comunque Rachel accetta di buon grado. Ma la sua voglia di maternità è davvero troppo, troppo grande per essere messa da parte senza nemmeno provarci... La regista Rebecca Zlotowski gira un film non particolarmente originale ma ben orchestrato, classico nella struttura ma onesto nelle intenzioni: non edulcorato, nè sdolcinato, nè drammatico, nè oltremodo scanzonato. Un giusto equilibrio per un'opera molto femminile, delicata, che tratta temi importanti riuscendo a rimanere essenziale e capace di riflessioni non banali.
giudizio: ★★★☆☆
Peccato, il film con Elodie sembrava aver delle potenzialità oltre quelle descritte da te. Adagiarsi sul one-man show (in questo caso woman) talvolta è una doppia lama.
RispondiEliminaIo sinceramente tutte queste potenzialità non c'è le ho viste... se non ci fosse Elodie questo film non lo vedrebbero nemmeno i fan di Gomorra
EliminaPoteva essere una mosca bianca come produzione. Negli anni 80 erano soliti anche provare film del genre con cantanti dalle vendite facili.
EliminaSì, i cosiddetti "musicarelli"... solo che in quei film i cantanti in pratica interpretavano loro stessi (cantando, appunto). Qui invece Elodie fa l'attrice "vera", interpretando una donna figlia di mafiosi. E se la cava bene.
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