Rieccoci qui, come da tradizione ormai consolidata, a celebrare con grande piacere una delle iniziative più longeve e partecipate della blogsfera: la Notte Horror torna su SOLARIS e su tutti i blog amici e "resistenti" che aderiscono a questa bella iniziativa, che per il nono anno consecutivo arriva ad allietarci queste caldissime serate estive. La formula è sempre la stessa: ogni martedì (tradizionalmente il giorno caro a Zio Tibia) due recensioni su due blog diversi a due orari diversi (le 21 e le 23). La scaletta e i relativi link li potete trovare nel banner lungo alla fine di questo pezzo. Stasera è il mio turno, e sono onorato di condividere la serata con la carissima Mari di Redrumia.it : lei è una luminare dell'horror, il mio post invece è molto, molto più "cazzone"... ma tant'è!
titolo originale: AN AMERICAN WEREWOLF IN PARIS (GB, 1997)
regia: ANTHONY WALLER
sceneggiatura: TIM BURNS, TOM STERN, ANTHONY WALLER
cast: JULIE DELPY, TOM EVERETT SCOTT, PHIL BUCKMAN, PIERRE COSSO, VINCE VIELUF
durata: 105 minuti
Tre ragazzi americani in vacanza a Parigi, più interessati alla gno**a che al bungie-jumping, di cui sono appassionati, salvano una graziosa biondina aspirante suicida durante una scalata notturna alla Torre Eiffel. La ragazza però si rivelerà però una "creatura" ben diversa da come appare...
Del resto cosa può esserci di più tamarro di uno spin-off in chiave giovanilistica-sbruffoncellotica di un classico della cinematografia teen-horror del passato, oltretutto girato in economia, con pochi mezzi, forse anche con poca voglia, e decisamente in fretta e furia? Forse c'era da sgombrare il set per qualche film vero? E chi può dirlo...
Da parte mia, così come già avvenuto un paio d'anni orsono per un'altra tamarrata importante, Species, la mia scelta di rispolverare Un lupo mannaro americano a Parigi è stata dettata esclusivamente per ragioni di... mera gnoccaggine! Non ricordo esattamente quando è stata la prima volta che ho visto questo siffatto capolavoro (di sicuro non al cinema) ma certo ricordo benissimo il motivo per cui l'ho visto: sappiate che tra i miei innumerevoli amori platonici in celluloide c'è stata anche questa eterea biondina, che pure all'epoca aveva già lavorato addirittura per Kieslowski (era la protagonista della trilogia Film blu, Film bianco e Film rosso) e che non si sa come è stata coinvolta in questo pasticciaccio brutto. Julie Delpy non era certo statuaria come Natasha Henstridge (la bonazza di Species), eppure aveva una carica erotica da overdose di testosterone!
La splendida Julie nel film interpreta la sfuggente Serafine, una bella ragazza francese che in una calda notte parigina decide di suicidarsi buttandosi dalla Torre Eiffel. Il caso vuole che a pochi metri da lei si trovino tre giovanotti americani arrivati nella Ville Lumiére in cerca di gnocc... ehm, volevo dire in cerca di emozioni forti: sono infatti tutti e tre appassionati di bungie-jumping e sono lì per vivere la loro avventura definitiva: gettarsi a testa in giù dalla torre con un elastico in vita e raccontarlo ai posteri. Quando però scoprono che una loro coetanea sta per fare la stessa cosa, ma senza elastico, non avranno tempo di turbarsi perchè ovviamente se ne innamorano a prima vista.
E' chiaro che Serafine non morirà, seppure suo malgrado. E ben presto anche i suoi tre spasimanti (in particolar modo Andy, interpretato da Tom Everett Scott) si renderanno conto che il gesto della ragazza non era poi del tutto ingiustificato: Serafine nelle notti di plenilunio viene colta da un'irrefrenabile voglia di mangiare le persone... non solo: tra le sue "conoscenze" c'è un'intera comunità di licantropi che, a differenza sua, non solo non si sentono in colpa per i loro discutibili gusti culinari, ma addirittura vorrebbero ripulire la città divorando tutti gli ospiti "indesiderati", a cominciare proprio dai turisti americani troppo curiosi (e innamorati)
Il film di Anthony Waller (carneade all'epoca, e tale è rimasto - se si eccettua il discreto thriller The Guilty) è impossibile da prendere sul serio, eppure va detto che l'incipit non è neppure malaccio, a metà tra il teen-movie e l'horror romantico. Ma l'illusione dura giusto il tempo di un paio di gag, poi tutto scivola nel ridicolo involontario. Non aiutano nemmeno i tremendi effetti speciali, davvero pacchiani e il cui confronto con quelli - meravigliosi - dell'originale è davvero improponibile. Non saprei dire se trattasi di ingenuità o sciatteria: nel film di Landis, astutamente, il lupo mannaro era quasi invisibile, non veniva mai mostrato per intero (un po' come in Alien), qui invece ci sono lupi mannari ovunque, il cui rozzo make-up appiccicato alla bell'e meglio suscita più grasse risate piuttosto che paura... ma tant'è.
Anche se poi, alla fine, il problema vero di Un lupo mannaro americano a Parigi è soprattutto la sua incapacità di far ridere: se la Londra di Landis era oscura ma pungente, divertente, spiritosa, la Parigi di Waller è decisamente sotto tono, e le vicende dei tre ragazzi (e di Serafine) non creano mai quel pathos e quel ritmo giusto affinchè lo spettatore ci si appassioni. Fermo restando che io ne parlo oggi, alla mia veneranda età e dopo aver visto tanti, troppi film inconcludenti come questo. Magari a vent'anni, con gli ormoni "a palla" (per la bella Delpy) e con la giusta dose di ignoranza... chissà, magari mi sarebbe anche piaciuto!
hanno già pubblicato:
Insomma, mi pare evidente che si tratti di una pellicola con una trama di spessore.
RispondiEliminaPeccato per la totale assenza di figure femminili.
Ahahahahah 😜
Ma sì, dai... a quei tempi ero giovane, pieno di ormoni e di stupidità. Ora mi è rimasta solo la stupidità! :)
EliminaDirei che rispetti in pieno lo spirito tamarro dell'iniziativa! Per me questo film ha come ulteriore elemento negativo il voler fare da seguito a un capolavoro di John Landis, ma... Che sto dicendo?
RispondiEliminaJulie Delpy! O.o
Effettivamente ora che ci penso è un gran film! :--P
Vero?? ;) Che spettacolo era la Delpy! Ehhh...
EliminaQuesto lo avevo sicuramente visto al primo passaggio cinematografico su Notte Horror ma l'ho dimenticato col tempo... figurati che non rammentavo neppure che la protagonista fosse la Delpy! XD
RispondiEliminaDiciamo che non è proprio un titolo meritevole di ricordo... noi maschietti magari avevamo qualche motivo in più! ;)
EliminaA volte ci vuole anche un po' di leggerezza, quindi un po' sano trash ogni tanto non può fare che bene?
RispondiEliminaBuona giornata
Mauro
Ovvio Mauro. Grazie per aver capito sin dal primo momento il senso dell'iniziativa. Sì, perfino su questo serissimo blog (ah ah!) ogni tanto un po' di leggerezza ci sta proprio bene!
EliminaBuonanotte
Questo proprio non è da te...!! :D
RispondiEliminaMa dai!! È la Notte Horror... :)
EliminaBeh che dire, "tira" sempre questo sì :D
RispondiEliminaComunque non ho visto ma in queste serate tutto è possibile ;)
Non è che lo si debba vedere per forza, anzi... però diciamo che era perfetto per l'iniziativa
EliminaCannibalizzare il titolo di Landis è stata decisamente una gran furbata. Sono certo però che pochi sono cascati nella trappola di credere che fosse anche vagamente simile...
RispondiEliminaOddio, ai tempi fece un bell'incasso... il pubblico generalista è molto poco smaliziato. Discorso diverso ovviamente per quello cinefilo ;)
EliminaDa fanatico del film di Landis (e di Landis in generale), scoprire questo film in seconda serata su notte horror mi galvanizzò, prima di vederlo. Credo di averlo mollato alla scena della torre, mi hai quasi fatto venire voglia di colmare la lacuna ;-) Cheers
RispondiElimina... diciamo che lo hai mollato molto presto!! :) ma a distanza di così tanti anni puoi anche provare a (ri) vederlo: se non altro per l'effetto nostalgia!
EliminaDiamo i lupi mannari a Landis e bona, se questi devono essere i risultati!
RispondiEliminaSottoscrivo! Dove si firma?? ;)
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