Sono tanti, troppi i film che escono settimanalmente in sala, vuoi per la pandemia che ha forzatamente obbligato certi titoli a restare per mesi in naftalina (e che quindi escono ora per non immetterli già "vecchi" in distribuzione), vuoi perchè la distribuzione italiana è comunque e a prescindere istericamente compulsiva... fattosta che purtroppo, per ragioni di tempo, mi è impossibile scrivere recensioni "lunghe" per ogni film che vedo. E anche perchè, dico la verità, certi film non meritano nemmeno una recensione "lunga" in quanto a mio modesto parere non c'è poi molto da dire su titoli tutto sommato alquanto ordinari. Ragion per cui d'ora in avanti, ogni tanto, pubblicherò qualche commento in pillole per tutti quei film che, per così dire, non è che abbiano lasciato su di me una grandissima impressione...
IL BAMBINO NASCOSTO
(di Roberto Andò, Italia 2021)
Passato fuori concorso (e un po' in sordina) all'ultima Mostra di Venezia, dove ha chiuso la rassegna, l'ultimo lavoro di Roberto Andò è un film ordinario e senza sbavature, politicamente correttissimo, interpretato da un Silvio Orlando a suo agio nel personaggio e a cui, opportunamente, regia e sceneggiatura lasciano campo libero. Un maestro di musica omosessuale e solitario (che si ostina a vivere nei quartieri spagnoli di Napoli) comincia a prendersi cura di un ragazzino impaurito introdottosi di nascosto in casa sua. Ovviamente la nuova situazione, seppur rischiosa, farà "rinascere" l'uomo portandolo finalmente a prendere decisioni che mai avrebbe pensato di prendere. Godibile, ma anche dimenticabile.
giudizio: ★★★☆☆
THE LAST DUEL
(di Ridley Scott, USA 2021)
In attesa di House of Gucci, che arriverà a Natale, il vegliardo e sempre prolificissimo Ridley Scott ci regala questo energico drammone in cappa e spada che, furbescamente, altro non è che la versione attualizzata, riveduta e corretta de I duellanti (il suo film d'esordio, datato 1977). Storicamente impossibile da prendere sul serio, infatti, The Last Duel è un robusto fantasy di sano intrattenimento che non annoia mai e sfrutta appieno le potenzialità di due ottimi attori (Matt Damon e Adam Driver) più il talento dell'emergente (e molto brava) Jodie Comer. Di più non era lecito pretendere, e va benissimo così. Resto però sorpreso da certi sperticati elogi letti sulla stampa specializzata verso un film spettacolare ma certo non trascendentale, che di sicuro non aggunge nulla alla carriera del buon vecchio Ridley.
giudizio: ★★★☆☆
(di Marco Tullio Giordana, Italia 2021)
giudizio: ★★☆☆☆
Si è detto così tanto sul caso di Yara, che davvero occorreva farne un film? Per aggiungere cosa?
RispondiEliminaNon era meglio lasciarla finalmente riposare in pace e cercare di non gettare sale sulla ferita aperta dei suoi genitori?
Per me è no. Non lo guarderei nemmeno se passasse in tv.
Ho pensato anch'io la stessa cosa. Poi quando ho visto che la regia era di Giordana, autore rigoroso e impegnato, gli ho dato una chance. Però, effettivamente, dopo la visione posso dire che non c'è n'era affatto bisogno.
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