Ha vinto un bel film francese invece di un bellissimo film italiano. Ci sta, però un po' di amarezza rimane, inutile nasconderlo. Intendiamoci: L'événement è un degno vincitore, un film durissimo e atroce da cui si esce inevitabilmente segnati (soprattutto gli uomini), ma è comunque "solo" un bel film sull'aborto, che non aggiunge niente a una già vasta filmografia sul tema. Mentre invece la struggente parabola autobiografica di Paolo Sorrentino avrebbe meritato di gran lunga il Leone d'oro. Ne sono assolutamente convinto. Peccato, anche perchè quest'anno avevamo davvero le carte in regola per vincere...
E' stata la mano di Dio (P. Sorrentino) |
Qui rido io |
Invece il Leone d'oro finisce in Francia, che non vinceva dai tempi delle guerre puniche (l'ultima volta fu nel 1993 con Film blu di Kieslowski), e vince con una pellicola che parla di aborto diretta da una donna (Audrey Diwan): L'événement, che in Italia uscirà a ottobre con il titolo 12 settimane, è un atroce e crudo film di denuncia che ci riporta indietro di quasi sessant'anni (la vicenda è ambientata nella Francia del 1963, quando l'interruzione di gravidanza era ancora illegale) raccontando le indicibili sofferenze di una studentessa (la bella e brava Anamaria Vartolomei) ostinata ad abortire malgrado la società bigotta e classista dell'epoca. Un buon film, che non dice niente di nuovo sul tema (ricordiamoci di 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni di Mungiu, Palma d'oro a Cannes nel 2007) ma lo sa dire molto bene, oltre a confermarsi purtroppo ancora "necessaria". Il messaggio è chiaro: per tante, troppe donne l'aborto è ancora un tabù, oggi come negli anni '60.
E' stata la mano di Dio |
Paolo Sorrentino esce battuto ma non certo sconfitto: il suo E' stata la mano di Dio (in uscita su Netflix i primi di dicembre) si porta comunque a casa il Gran Premio della Giuria e il Premio Mastroianni per il miglior attore emergente, un emozionatissimo Filippo Scotti. Un altro premio "italiano" va a Il buco di Michelangelo Frammartino, Premio Speciale della Giuria, mentre come detto resta fuori dal palmarés, ed è un vero peccato, Qui rido io di Martone: in molti davano per scontata la Coppi Volpi al (grande) protagonista Toni Servillo, e invece il prestigioso riconoscimento è andato al filippino John Arcilla per il fluviale On the job, the missing 8 di Erik Matti (quasi quattro ore di durata). Scontata e meritata invece la Coppa Volpi femminile, finita nelle mani di una raggiante Penèlope Cruz, premiata per Madres Paralelas di Almodòvar (ma anche "folle" protagonista di Competencia Oficial, unica commedia in concorso).
Che sia stata una Mostra "al femminile" (seguendo un'onda lunga che cominciata con Nomadland e proseguita dal cannense Titane) lo dimostrano anche i premi collaterali: quello per la regìa attribuito alla rediviva Jane Campion (per The power of the dog) e quello per la sceneggiatura andato a un'emozionatissima Maggie Gyllenhaal. E' la seconda volta consecutiva che Venezia premia una regista donna, e ci pare una buona notizia.
Freaks out |
Fa male lasciare Venezia, questa è una delle cose che più amiamo al mondo. Ma torneremo prestissimo: già nelle prossime pagine, quando si tratterà di raccontare ogni film visto in sala, e magari anche fisicamente tra un anno. Auguriamoci al 100% della capienza.
TUTTI I PREMI DI VENEZIA 78:
Leone d'oro per il miglior film:
L'EVENEMENT di Audrey Diwan (Francia)
Gran Premio della Guria:
E' STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino (Italia)
Leone d'argento per la miglior regìa:
Il POTERE DEL CANE di Jane Campion (USA)
Premio speciale della giuria:
IL BUCO di Michelangelo Frammartino (Italia)
Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile:
JOHN ARCILLA per ON THE JOB 2: MISSING OTTO (Filippine)
Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile:
PENELOPE CRUZ per MADRES PARALELAS (Spagna)
Osella per la migior sceneggiatura:
MAGGIE GYLLENHAAL per The Lost Daughter (Stati Uniti)
Premio Mastroianni per il miglior attore/attrice emergente:
FILIPPO SCOTTI per E' stata la mano di Dio (Italia)
Leone del futuro: Premio opera prima Aurelio di Lauretiiis
IMACULAT di Monica Stan (Romania)
Come promesso volevo avvisarti che oggi ho pubblicato la recensione de "Il giro del mondo in 80 giorni". Se ti va, dalle uno sguardo. :*
RispondiEliminaCorro! :)
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