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sabato 6 febbraio 2021

GOLDEN GLOBES 2021 : LE NOMINATIONS


Fa davvero strano parlare di premi "cinematografici" in una stagione così disatrosa per il cinema, con le sale (da noi come quasi in tutto il mondo) chiuse per la pandemia e con gli spettatori costretti a vedersi i film in streaming sul proprio televisore... tuttavia proviamo, o almeno sforziamoci di vedere il lato buono della medaglia: le fresche nominations ai 78.mi Golden Globes testimoniano che il cinema, inteso come arte, esiste ancora ed è anzi vivo e vegeto: tra i titoli candidati ci sono infatti film di assoluto valore, a testimonianza che l'arte e la creatività (per fortuna!) non si fermano nemmeno davanti a un virus maledetto.

"Nomadland", di Chloe Zhao
E' stato un anno difficile, drammatico per tutti. Lo si vede anche da queste nominations: poche volte come quest'anno la differenza qualitativa tra film drammatici e brillanti è stata così marcata (in favore dei primi ovviamente). Se infatti la categoris dei "drama" comprende i titoli innegabilmente più belli dell'anno, tra le commedie si è davvero raschiato il barile: tra di esse spicca soltanto Palm Springs, unica ventata di aria fresca in una stagione dove, comprensibilmente, c'è stato davvero poco da ridere. Stendiamo quindi un velo pietoso sul non richiesto seguito di Borat, sullo stanco musical The Prom (talmente stanco che perfino la "divina" Meryl Streep è rimasta fuori dalle candidature), sul debutto della popstar Sia (che in pratica ha diretto un videoclip su se stessa) e su un altro musical, Hamilton, carta carbone di una fortunata piéce di Broadway.

"Mank", di David Fincher
Il meglio della stagione sta dunque nei film "seri", impegnati, con in pole position il fresco Leone d'oro veneziano, Nomadland, che dopo aver sbancato il Lido (dove non aveva troppa concorrenza, in verità) potrebbe ripetersi ai Globes e anche agli Oscar, dove troverà sempre gli stessi avversari: in primo luogo il bellissimo Mank (per chi scrive l'unico vero grande film in lizza, ma forse troppo "cerebrale" per i palati fini delle giurie) seguito a ruota da un altro titolo di punta di Netflix, Il processo ai Chicago 7, dal toccante ma ordinario The Father e dalla sorpresa Promising young woman, arrivato dritto dritto dal regno del cinema indie, vale a dire il Sundance Festival.

Vanessa Kirby

Saranno (forse) i premi del cinema al femminile: ci sono infatti ben tre donne tra i cinque registi in gara, cosa mai successa prima. Se Chloe Zhao (Nomadland) è la prima regista asiatica candidata ai Globes, Regina King (One night in Miami) e la giovane Emerald Fennell (Promising young woman) le faranno da degne avversarie. Ma da qui a dire che una di loro vincerà di sicuro... ce ne passa: Aaron Sorkin (Il processo ai Chicago 7) e David Fincher (Mank) non sono certo gli ultimi arrivati. Sarà una bella lotta, ma in questa categoria dove si casca si casca bene, sono cinque bei film. E anche a contendersi il Globe per la miglior attrice saranno cinque donne di grande talento, in una selezione che per una volta può ben dirsi superiore a quella dei colleghi uomini: se Vanessa Kirby (anche lei vincitrice a Venezia) parte favorita con Pieces of a woman (che io ho odiato, ma questo non c'entra niente...), Viola Davis, Carey Mulligan, Andra Day e la solita, immensa Frances McDormand faranno da degne contraltari.

Chadwick Boseman

Ma potrebbere essere, purtroppo, anche l'anno dei premi postumi (del resto, il 2020 sarà ricordato come funesto anche in campo artistico). Il compianto Chadwick Boseman ha colpito tutti nella sua ultima, sofferta interpretazione da protagonista (nel teatrale Ma Rainey's Black Bottom) e si fa preferire di un'incollatura a Gary Oldman, Riz Ahmed, Tahar Rahim e l'inossidabile Anthony Hopkins. Mentre per lo sceneggiatore Jack Fincher questi Globes potrebbero essere addirittura storici: sebbene egli sia scomparso nel 2003, lo script di Mank, incompiuto, è firmato solo da lui (così ha preteso il figlio David) e quindi in caso di vittoria Jack Fincher si aggiudicherebbe il premio per una sceneggiatura scritta quasi vent'anni prima. Sarebbe anche questo un record.

Jodie Foster
E l'Italia? Beh, qualcosa c'è... forse anche più di qualcosa (pur se i critici storceranno il naso). I giurati dei Globes non hanno avuto il fegato di candidare Sophia Loren come miglior attrice (d'altronde la concorrenza, come detto, era davvero forte) ma l'ultimo film da lei interpretato, La vita davanti a sè (diretto dal figlio Edoardo Ponti) ha strappato la candidatura per il miglior film straniero. E sempre per lo stesso film la nostra Laura Pausini è stata nominata come autrice per la miglior canzone originale ("Io sì"). Continuo a ritenere che La vita davanti a sè non sia un film memorabile, e ritengo anche che i film concorrenti (dal danese Un altro giro al francese Due, diretto peraltro da un regista italiano, Filippo Meneghetti) siano qualitativamente ben superiori, però guardiamo comunque con simpatia a donna Sophia, che alla sua veneranda età riesce ancora a farsi ammirare e rispettare dietro la macchina da presa.

Per concludere, segnalo due belle nominations a due grandi donne del cinema americano: la splendida Michelle Pfeiffer torna in gara come miglior interprete per la commedia French Exit (ben 27 anni dopo la sua ultima candidatura, per L'età dell'innocenza), inoltre mi fa particolarmente piacere ritrovare in nomination nientemeno che Jodie Foster, la cui partecipazione in The Mauritanian non è passata inosservata... Jodie ormai si vede pochissimo al cinema, ha già dato e avuto molto in passato, ma quando c'è lascia sempre il segno.

Che dire ancora? Appuntamento al 28 febbraio... per scoprire vincitori e vincitrici di quest'annata così strana e, lo speriamo vivamente, irripetibile. 


TUTTE LE NOMINATIONS  (SEZIONE CINEMA)

MIGLIOR FILM DRAMMATICO
THE FATHER (Florian Zeller)
MANK (David Fincher)
NOMADLAND (Cloe Zhao)
PROMISING YOUNG WOMAN (Emerald Fennell)
IL PROCESSO AI CHICAGO 7 (Aaron Sorkin)

MIGLIOR FILM COMMEDIA/MUSICAL
BORAT, SEGUITO DI FILM CINEMA (Jason Woliner)
HAMILTON (Thomas Kail)
MUSIC (Sia)
PALM SPRINGS (Max Barbakow)
THE PROM (Ryan Murphy)

MIGLIOR REGISTA
EMERALD FENNELL (Promising young woman)
DAVID FINCHER (Mank)
REGINA KING (One night in Miami)
AARON SORKIN (Il processo ai Chicago 7)
CHLOE ZHAO (Nomadland)

MIGLIOR ATTORE DRAMMATICO
RIZ AHMED (Sound of metal)
CHADWICK BOSEMAN (Ma Rainey's Black Bottom)
ANTHONY HOPKINS (The Father)
GARY OLDMAN (Mank)
TAHAR RAHIM (The Mauritanian)

MIGLIOR ATTORE COMMEDIA/MUSICAL
SACHA BARON COEN (Borat, seguito di film cinema)
JAMES CORDEN (The Prom)
LIN MANUEL MIRANDA (Hamilton)
DEV PATEL (Vita straordinaria di David Copperfield)
ANDY SAMBERG (Palm Springs)

MIGLIOR ATTRICE DRAMMATICA
VIOLA DAVIS (Ma Rainey's Black Bottom)
ANDRA DAY (The USA Vs. Billie Holiday)
VANESSA KIRBY (Pieces of a woman)
FRANCES McDORMAND (Nomadland)
CAREY MULLIGAN (Promising young woman)

MIGLIOR ATTRICE COMMEDIA/MUSICAL
MARIJA BAKALOVA (Borat, seguito di film cinema)
KATE HUDSON (Music)
MICHELLE PFEIFFER (French Exit)
ROSAMUND PIKE (I care a lot)
ANYA TAYLOR-JOY (Emma)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
SACHA BARON COEN (Il processo ai Chicago 7)
DANIEL KALUUYA (Judas and The Black Messiah)
JARED LETO (The little things)
BILL MURRAY (On the rocks)
LESLIE ODOM JR. (One night in Miami)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
GLENN CLOSE (Elegia americana)
OLIVIA COLMAN (The Father)
JODIE FOSTER (The Mauritanian)
AMANDA SEYFRIED (Mank)
HELENA ZENGEL (News of the world)

MIGLIOR SCENEGGIATURA
EMERALD FENNELL (Promising young woman)
JACK FINCHER (Mank)
AARON SORKIN (Il processo ai Chicago 7)
FLORIAN ZELLER, CHRIS.HAMPTON (The Father)
CHLOE ZHAO (Nomadland)

MIGLIOR COLONNA SONORA
TRENT REZNOR, ATTICUS ROSS, JON BATISTE (Soul)
TRENT REZNOR, ATTICUS ROSS (Mank)
JAMES NEWTON HOWARD (News of the world)
ALEXANDRE DESPLAT (The midnight sky)
LUDWIG GORANSSON (Tenet)

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
"FIGHT FOR YOU" (Judas and the Black Messiah)
"HEAR MY VOICE" (Il processo ai Chicago 7)
"IO SI'" (La vita davanti a sè)
"SPEAK NOW" (One night in Miami)
"TIGRESS AND TWEED" (The USA Vs. Bille Holiday)

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
THE CROODS 2 (Joel Crawford)
ONWARD, OLTRE LA MAGIA (Dan Scanlon)
OVER THE MOON (Glen Keane)
SOUL (Pete Docter, Kemp Powers)
WOLFWALKERS (Tomm Moore, Ross Stewart)

MIGLIOR FILM STRANIERO
UN ALTRO GIRO (Thomas Vinterberg, Danimarca)
LA LLORONA (Jayro Bustamante, Guatemala)
LA VITA DAVANTI A SE' (Edoardo Ponti, Italia)
MINARI (Lee Isaac Chung, USA)
DUE (Filippo Meneghetti, Francia)


6 commenti:

  1. Grazie, una succulenta anticipazione dei premi che verranno! Ne ho visto troppi pochi per fare pronostici ma io tifo sfacciatamente per Mank (pur riconoscendogli dei difetti io l'ho amato moltissimo). Non mi aspettavo di vedere Hamilton candidato e per così tanti premi poi: anche se in fondo è un musical che non mi è dispiaciuto, pur con le sue premesse particolari, però resta una rappresentazione teatrale filmata, come dici tu). Unico desiderio: che Desplat non vinca per la terribile colonna sonora di Midnight Sky! Per carità!

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    1. Mank è per me, di gran lunga, il film più bello della stagione, ma dubito che vincerà: troppo cerebrale, sofisticato, elitario per vincere dei premi (però, forse, si può sperare su quello alla regia...) Sarebbe comunque un grande e giusto riconoscimento per un regista mai troppo amato dalle giurie: incrociamo le dita!

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  2. Ma sulle serie tv non dici nulla? Non esistono???

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    1. Dalla domanda deduco che sei “nuova” da queste parti... e quindi benvenuta! La risposta è semplice, chi mi conosce lo sa: non ho tempo nè Costanza per seguire le serie ti, e quindi non ne parlo. C’è chi sa farlo molto meglio di me!

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  3. Sei stato molto diplomatico...
    Magari qualcuno ti chiederà di commentare i risultati sportivi prossimamente

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    1. Ah, no!! :D su quelli sarei molto meno imparziale!! Il cinema è una passione, il calcio una malattia (quando poi si è interisti è molto più grave delle altre... :D )
      Scherzi a parte, ovviamente anch'io ho le mie preferenze (le espliciterò nei prossimi articoli sui premi) ma essendo le prime nominations di un'annata molto difficile, non mi andava di fare il "tifoso". E' stata una (mia) precisa scelta.

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