C'è solo Italia questa volta nella consueta rassegna di uscite cinematografiche: in contemporanea con la loro presentazione alla Mostra di Venezia arrivano in sala Notturno di Gianfranco Rosi, Le Sorelle Macaluso di Emma Dante (entrambi in concorso), Non odiare di Mauro Mancini (Settimana della Critica) e Assandira di Salvatore Mereu (evento speciale). Auguriamoci che tutti e quattro i film trovino una distribuzione adeguata, così come il "piccolo" Magari Resto di Mario Parruccini, esordiente assoluto nei lungometraggi.
(di Gianfranco Rosi, Italia 2020)
Gianfranco Rosi non ha certo bisogno di presentazioni: regista rigoroso, appassionato, sincero. Ha documentato la vita degli homeless americani in Below sea level, ci ha reso partecipi del dramma dei migranti in Fuocoammare e ora, a distanza di sette anni, torna alla Mostra di Venezia (dove vinse il Leone d'oro con Sacro GRA) per mostrarci la grande dignità della gente comune all'interno delle zone calde del medioriente (Iran, Siria e Libano), alle prese da decenni con una tragedia continua. Ci aspettiamo molto.
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aspettativa: ★★★★☆
(di Emma Dante, Italia 2020)
Cinque sorelle, cinque donne, nate e cresciute in quartiere difficile di Palermo e sempre pronte a resistere. Secondo film da regista per Emma Dante (dopo Via Castellana Bandiera, 2013), anche questo tratto dall'omonima pièce teatrale scritta da lei stessa e portata con successo sul palcoscenico. In concorso a Venezia.
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aspettativa: ★★★☆☆
(di Mauro Mancini, Italia 2020)
Simone Segre (Alessandro Gassmann) è un chirurgo di origini ebraiche, affermato e benestante, che un giorno si ritrova casualmente a soccorrere un uomo vittima di un incidente stradale. Ma quando scopre che il ferito ha una svastica tatuata sul petto, lo abbandona al suo destino lasciandolo morire. In seguito, dilaniato dai sensi di colpa, proverà a contattare la figlia della vittima (Sara Serraiocco) per tentare una difficile riconciliazione.
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aspettativa: ★★★☆☆
(di Salvatore Mereu, Italia 2020)
Dall'omonimo romanzo di Giulio Angioni, il nuorese Salvatore Mereu (già autore del premiatissimo Ballo a tre passi) torna a raccontare le grandi contraddizioni della sua terra: un vecchio pastore (l'indimenticato Gavino Ledda) si lascia convincere dal figlio ad aprire un agriturismo nella vecchia cascìna di sua proprietà (chiamata appunto Assandira), ma la furia degli eventi (naturali e non) si abbatterà contro di lui...
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aspettativa: ★★★★☆
(di Mario Parruccini, Italia 2020)
Marina di Camerota, Cilento. Francesca (Caterina Misasi) è in procinto di sposarsi con Lorenzo (Antonio Braucci), eppure nonostante l'ansia per i preparitivi la ragazza non pare affatto convinta. Ne parlerà con Don Fabio (Enrico Lo Verso) esprimendo anche il disagio per non poter vedere alla cerimonia l'adorata zia Luisa, venuta a mancare da parecchi anni ma mai dimenticata...
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aspettativa: ★★☆☆☆
ESCONO ANCHE:
DREAMBUILDERS, LA FABBRICA DEI SOGNI (di Kim Hagen Jensen, Danimarca 2020)
IL COLORE DEL DOLORE (di Francesco Benigno, Italia 2020)
THE VIGIL (di Keith Thomas, USA 2019)
CHIAMATE UN DOTTORE (di Christian Seguela, Francia 2019)
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