Dite un po', fino a che punto avete osato spingervi in vita vostra pur di vedere un film non proprio sotto casa? Fino a che punto arriva la vostra passione per la sala cinematografica, tanto da farvi muovere anche in situazioni "impervie" come questa che vado a raccontare?
E sapete qual è il bello? Che in questo caso, a dire il vero, nemmeno c'era una così particolare esigenza... però il ricordo di quest'avventura vissuta in una gelida serata di dicembre (anno di grazia 2009) mi ha sempre fatto sorridere, oltre che immalinconirmi ogni volta che ci ripenso: sono ricordi di bei momenti, di condivisione, di una gioiosa spensieratezza che, col tempo che passa, è sempre più difficile da ritrovare.
Il problema è che sia io che R. non siamo proprio dei tipi decisissimi quando c'è da decidere qualcosa (scusate il gioco di parole). "A me va bene tutto...", "A me uguale...", "scegli te...", "ma la fantascienza ti piace?", "ma non è proprio dietro l'angolo... hai voglia di guidare?"... si arriva così a un'ora improbabile ma fieri dell'accordo raggiunto! (scherzo ovviamente). Del resto, da Crema a Brescia sono una sessantina di chilometri, che vuoi che sia? Accendiamo il nostro bolide e divoriamo la strada!
Si fa presto a dire "divoriamo"... all'epoca la BreBeMi non c'era ancora, ci tocca attraversare la famigerata "bassa" cremasca: Offanengo, Romanengo, Ticengo, sembra uno scioglilingua... fino a Orzinuovi comunque tutto bene, a parte che fa un freddo cane e se accendiamo il riscaldamento a palla i vetri si appannano e non vediamo più niente. Ma il bello viene ora: da Orzinuovi a Brescia è un tiro di schioppo, sembra fatta, senonchè ci avvolge una nebbia impenetrabile, di quelle che devi scendere di macchina per vedere le indicazioni stradali (chi è di quelle parti o conosce bene i posti sa di cosa parlo). Gli ultimi venti chilometri sembrano il Camel Trophy: nebbia, ghiaccio, vento che nemmeno in Alaska...
Arriviamo miracolosamente al parcheggio di Piazza Vittoria: sono le 20,56, il film inizia alle 21. Il sottoscritto è convinto che è inutile proseguire, tanto non ce la faremo mai... meglio una polenta fumante e una cioccolata calda per dolce. Ma R. è convinta di fare in tempo, così convinta come mai l'ho vista in vita mia! Percorriamo gli ultimi 600 metri, quelli che servono per arrivare in Via Moretto (dove c'è il cinema omonimo) neanche fossimo Bolt. Io sono stremato e mezzo assiderato, R. invece è pimpantissima (beata gioventù): facciamo i biglietti, entriamo in sala che ancora ci sono i trailer: siano benedette le piccole sale cittadine che non sono mai così ligie con gli orari!
Siamo in sala, al calduccio. Il film è notevole, affascinante anche se complesso. Fantascienza di livello, filosofica, piena di suggestioni. E la "follia" che abbiamo fatto per vederlo ce lo fa piacere ancora di più. All'uscita ce la prendiamo comoda, facciamo il percorso inverso ripetendoci quanto siamo stati matti e felici questa sera... Risaliamo in macchina: l'orologio di Piazza Vittoria segna -7 gradi. Ma il calore umano di quella volta a Brescia me lo ricordo ancora.
grazie Sauro, ho un bellissimo ricordo di quella serata "pazza" e nebbiosa, e ghiacciata! :D ..ma anche magica perché condivisa!
RispondiEliminaAltro che beata gioventù, la mia, comunque! Se non smetti di dire che sei vecchio...grrr!!!!
un abbraccio!
Ro
Grazie a te <3 la felicità è reale solo quando è condivisa, no? Ricambio l'abbraccio, con tutto il cuore!
EliminaGreat bllog
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