giovedì 6 febbraio 2020

OSCAR 2020: PRONOSTICI E SPERANZE. Il "POSTONE" DEFINITIVO!


Sarà una notte di grandi sfide quella che si terrà domenica prossima (l'alba del lunedì per noi) al Dolby Theatre di Los Angeles: il cinema classico (quello di Sam Mendes, di Martin Scorsese e della "vecchia" Hollywood) contro quello più alternativo (di Quentin Tarantino, di Taika Waititi, dei cinecomics e di Netflix), il dramma della guerra (1917, Jojo Rabbit) contro la delicatezza e la grazia femminile (Piccole donne), e ancora la follia malsana del Joker contro quella struggente di una coppia in crisi (Storia di un matrimonio)... Ma anche Venezia contro Cannes, maschi contro femmine e perfino mariti contro mogli (Noah Baumbach e Greta Gerwig, compagni nella vita e avversari per l'Academy). La 92. Notte degli Oscar si annuncia incerta e spettacolare come non mai, con la bellissima incognita di un film coreano (Parasite) che ha conquistato l'America e potrebbe essere la vera sorpresa di quest'anno...



MIGLIOR FILM

Nove film si contenderanno la statuetta più prestigiosa, e in questi nove film c'è (quasi) tutto il meglio della produzione americana: Joker di Todd Phillips ha il primato di candidature (undici) ma difficilmente vincerà in quanto film divisivo e marcatamente politico. Molti giurati si sono perfino rifiutati di vederlo, e questo la dice lunga sul conservatorismo dell'Academy. Che quindi potrebbe orientarsi su un prodotto molto più convenzionale e neutro come 1917 di Sam Mendes, già vincitore ai Golden Globes e di molti premi collaterali all'Oscar. Un peccato, perchè comunque vada Joker è indubbiamente il film più iconico e caratteristico dell'anno, che resterà impresso a lungo a prescindere dalle scelte dell'Academy.

Poche speranze anche per i film targati Netflix, proprio per l'ostracismo della "vecchia" Hollywood: ne faranno probabilmente le spese sia Storia di un matrimonio di Noah Baumbach che, soprattutto, The Irishman di Martin Scorsese, il quale deve pure scontare la "sparata" del suo autore verso l'universo Marvel, che molti produttori non gli hanno perdonato. Curioso il fatto che Baumbach dovrà vedersela anche contro... nientemeno che la propria moglie! La consorte Greta Gerwig è infatti anch'essa in gara con Piccole Donne, pellicola molto apprezzata dalle femministe così come il tenero Jojo Rabbit, delicato fantasy storico con una bellissima Scarlett Johansson in prima fila contro i nazisti.

E poi c'è ovviamente lui, Quentin Tarantino, autore da sempre inclassificabile e ingestibile dalle rigide regole degli Oscar. Però C'era una volta a... Hollywood è (anche) un affettuoso omaggio all'epoca d'oro dell'industria americana, e questo potrebbe aprirgli più di uno spiraglio nelle preferenze dei giurati. Eppure, se proprio volessimo azzardare un colpo di teatro nella consegna della statuetta per il miglior film, io non mi stupirei se alla fine la spuntasse il coreano Parasite, che negli Stati Uniti e nel resto del pianeta è stato il vero caso cinematografico del'anno: sarebbe la prima volta nella storia che un film in lingua straniera vincesse il premio più importante, impresa già sfiorata lo scorso anno da ROMA di Alfonso Cuaròn. Ma non mi faccio troppe illusioni: già il fatto che nei nove film candidati ci sia il patinato Le Mans '66 - La grande sfida e non lo splendido Richard Jewell di Clint Eastwood è significativo di quanto l'Academy respinga tutto ciò che non è allineato ai suoi canoni...

VINCERA':  1917
IL MIO PREFERITO: JOKER



MIGLIOR REGIA

In questa categoria Sam Mendes ha già vinto il Golden Globe, il Critics' Choice Award, il DGA Award (il premio dei registi) e il PGA Award (il premio dei produttori). Che cosa dovremo aspettarci dai prossimi Oscar? L'unico che potrebbe insidiarlo sarà ancora una volta Quentin Tarantino, incredibilmente mai premiato in questa categoria, mentre sarebbe davvero clamorosa, da scrivere negli annali, la vittoria di Bong Joon-ho per il suo Parasite. Nessuna speranza per Todd Phillips (candidato per Joker) e, direi, nemmeno per Martin Scorsese, il cui monumentale The Irishman ha avuto responsi abbastanza freddini da parte di pubblico e critica (e, lo dico, pure dal sottoscritto). La vittoria di Mendes non sarebbe affatto scandalosa: non ho amato particolarmente 1917 ma bisogna riconoscere che a livello di regia il kolossal bellico inglese è davvero di alta qualità.

VINCERA':  SAM MENDES (1917)
IL MIO PREFERITO:  SAM MENDES (1917)



MIGLIOR ATTORE

La domanda che (mi) faccio da mesi e che rivolgo anche ai lettori è sempre la stessa: che cosa deve fare ancora Joaquin Phoenix per vincere un Oscar? La sua interpretazione di Joker è davvero clamorosa (al pari - almeno - di quella del compianto Heath Ledger ne Il Cavaliere Oscuro) e soprattutto si aggiunge a una lunga lista di ruoli memorabili, da The Master a Her, da Walk the line a Two lovers, da Vizio di forma a I padroni della notte... Per me la statuetta dovrebbero dargliela "d'ufficio", e invece anche stavolta sarà tutt'altro che scontata: non tanto per la concorrenza nemmeno troppo agguerrita (solo l' Adam Driver di Storia di un matrimonio potrebbe dargli fastidio, mentre Leo Di Caprio, Antonio Banderas e la sorpresa Jonathan Pryce non sono avversari temibili) quanto per la sua conclamata "insofferenza" al glamour e ai premi e, soprattutto, per lo scarso gradimento ottenuto da Joker da una parte della critica americana, quella notoriamente più tradizionalista. Staremo a vedere, incrociando le dita per lui!

VINCERA':  JOAQUIN PHOENIX (JOKER)
IL MIO PREFERITO: JOAQUIN PHOENIX (JOKER)



MIGLIOR ATTRICE

All'Academy, si sa, piacciono tanto i biopic, le storie maledette di star cadute in disgrazia, meglio se trasfigurate nei connotati e "imbruttite" per il ruolo. Sembra l'identikit perfetto di Renèe Zellweger, che proprio in questi giorni porta sui nostri schermi il suo ritratto della grande Judy Garland. Ebbene, voglio dirlo: non ho nulla di personale contro l'interprete de Il diario di Bridget Jones, che ha avuto la fortuna di azzeccare in una carriera tutt'altro che strabiliante due ruoli "giusti" per l'Oscar (l'altro fu per Ritorno a Cold Mountain) ma proprio non ce la faccio ad applaudire una donna che si è inutilmente devastata la faccia con il lifting, oltretutto senza nemmeno mai ammetterlo e dando l'impressione di averlo fatto solo per lavorare ancora. Meglio, molto meglio la splendida (e naturale) Charlize Theron, candidata per il sottovalutato Bombshell, e di sicuro anche l'altrettanto bella Scarlett Johansson in Storia di un matrimonio. Quarta candidatura invece (a soli 25 anni!) per Saoirse Ronan, star di Piccole Donne: difficile che vinca, ma vedrete che arriverà anche il suo momento... solo ornamentale invece la nomination a Cynthia Erivo per il drammatico Harriet: per lei è già un successo esserci.

VINCERA':  RENEEE ZELLWEGER (JUDY)
LA MIA PREFERITA:  SCARLETT JOHANSSON (STORIA DI UN MATRIMONIO)



MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Leggiamo bene i nomi di questa cinquina: Al Pacino, Joe Pesci, Tom Hanks, Anthony Hopkins, Brad Pitt! Altro che "non protagonisti"... in questa categoria ci sono cinque mostri sacri del cinema, e non dimentichiamoci che è rimasto fuori un certo Sam Rockwell, uno che sia con Jojo Rabbit che con Richard Jewell avrebbe potuto starci benissimo. Cinquina di gran livello dunque, con Brad Pitt che dovrebbe finalmente farcela a conquistare quella statuetta che, dopo trent'anni di carriera e tanti bei film interpretati, se la merita pure. I suoi avversari più pericolosi saranno di sicuro Al Pacino e Joe Pesci, la coppia di The Irishman (157 anni in due) ma sinceramente trovo che sarebbe ingiusto premiarli per un'interpretazione tutto sommato "convenzionale" e ordinaria, che non aggiunge nulla a una carriera costellata di successi. Poche chances invece per Anthony Hopkins e Tom Hanks, due attori già "oscarizzati" che tornano ad affacciarsi alle nominations dopo un lunghissimo periodo di tempo (rispettivamente dal 1998 e dal 2001).

VINCERA': BRAD PITT (C'ERA UNA VOLTA A... HOLLYWOOD)
IL MIO PREFERITO:  BRAD PITT (C'ERA UNA VOLTA A... HOLLYWOOD)



MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Anche qui abbiamo cinque bellissime candidature, a partire dalla superfavorita Laura Dern (già premiata con il Golden Globe per il suo ruolo di spietata avvocatessa in Storia di un matrimonio). Dovrà vedersela ancora una volta con Scarlett Johansson, candidata anche in questa categoria oltre che per quella principale: non accadeva dal 2007 (all'epoca fu Cate Blanchett a ricevere due nomination nella stessa annata) ed è comunque una bella soddisfazione per la brava Scarlett, finora mai selezionata dall'Academy. Piccole donne crescono: per la britannica Florence Pugh sarà la prima volta in competizione, mentre la "divina" Margot Robbie concorrerà per la sua interpretazione in Bombshell (e non, come sembrava, per C'era una volta a... Hollywood). Ma la menzione speciale, per quanto mi riguarda, va senza dubbio alla grandissima Kathy Bates, unica candidatura spuntata da Richard Jewell, il capolavoro di Clint Eastwood ingiustamente bistrattato in questa edizione: il suo pianto accorato e lacerante di una mamma che reclama giustizia per il figlio ingiustamente accusato di strage è una delle migliori performance dell'annata appena conclusasi.

VINCERA':  LAURA DERN (STORIA DI UN MATRIMONIO)
LA MIA PREFERITA:  KATHY BATES (RICHARD JEWELL)



MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE

Categoria incertissima fino all'ultimo voto, con tanti bei pretendenti: la sceneggiatura di Parasite è impeccabile, a prova di bomba, e meriterebbe l'Oscar alla grande. Ma sono sicuro che l'Academy non potrà non tener conto che in questa categoria c'è anche C'era una volta a... Hollywood e che, dando per scontato che 1917 si dovrebbe aggiudicare i premi per miglior film e miglior regia, non credo che lasceranno Tarantino ancora una volta a mani vuote. In ogni caso però si cade in piedi: sia Bong Joon-ho che Tarantino sarebbero degni vincitori, e il risultato più giusto sarebbe un ex-aequo tra i due (cosa che però agli Oscar è quasi impossibile). Non vedo invece possibilità per Noah Baumbach (il suo Storia di un matrimonio si dovrà accontentare - credo - del premio a Laura Dern, vedi sopra) mentre ci pare davvero generosa (per stare anche noi generosi...) la nomination a Rian Johnson per Cena con delitto.

VINCERA':  QUENTIN TARANTINO (C'ERA UNA VOLTA A... HOLLYWOOD)
I MIEI PREFERITI: BONG JOON-HO E HAN JIN-WON (PARASITE)






MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Piccole donne in America è stato un successone, e in questa categoria credo proprio che Greta Gerwig non dovrebbe avere problemi ad aggiudicarsi la meritata statuetta. Meritata perchè la sceneggiatura tratta dal grande classico di Louisa May Alcott riesce a rendere sempre attuale ed efficace un romanzo scritto 150 anni fa, capace di far trepidare anche il pubblico di oggi (soprattutto quello femminile). E poi, in tempi di #metoo, volete che l'Academy si lasci sfuggire l'occasione di premiare uno script che parla di orgoglio ed emancipazione della donna? In alternativa, un buon vincitore potrebbe essere il Taika Waititi di Jojo Rabbit, mentre dubitiamo che sia Joker che I due Papi, per motivi diversi, abbiano chance di vittoria. Qualche possibilità in più dovrebbe avercela invece il veterano Steven Zaillan, che ha scritto la partitura di The Irishman ma che pare decisamente fuori dai radar dell'Academy. Alla fine però credo proprio che la Gerwig vincerà facile... staremo a vedere.

VINCERA':  GRETA GERWIG (PICCOLE DONNE)
LA MIA PREFERITA:  GRETA GERWIG (PICCOLE DONNE)



MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

Lo sapete, non c'è gara. Il dubbio sarà non tanto SE Parasite si aggiudicherà questo premio (che è già in cassaforte da tempo) ma se il geniale film coreano riuscirà anche a strappare qualche altro premio nelle categorie assolute... Qui però è inutile discutere: è l'Oscar più "telefonato" di tutti, con buona pace degli altri pretendenti (che non sono da poco, visto che ci sono sia I miserabili di Lady Ly, campione d'incassi in Francia, che lo struggente Dolor y Gloria di Pedro Almodovar). Possibili outsider (si fa per dire) il polacco Corpus Christi e il macedone Medena Zemjia, in una categoria in cui, dobbiamo dirlo senza timore di smentite, il nostro Il Traditore poteva e doveva esserci alla grande...

VINCERA':  PARASITE
IL MIO PREFERITO:  PARASITE


LE ALTRE CATEGORIE

Cominciamo dall'animazione, dove Toy Story 4 non dovrebbe avere difficoltà a vincere malgrado lo "spauracchio" Missing Link, il piccolo film indipendente che a sorpresa si è aggiudicato il Golden Globe. Nelle categorie tecniche facile prevedere il dominio di 1917 nella fotografia (ennesima nomination per Roger Deakins) che nel sonoro, mentre la compositrice islandese Hildur Guonadottir è in pole position per la colonna sonora di Joker (mentre tra le canzoni originali dovrebbe spuntarla l'inedita I'm gonna love me again di Elton John, da lui scritta per Rocketman, il suo film biografico). Infine, quasi scontato il successo di Avengers: Endgame negli effetti speciali: un po' poco per una mega-produzione spettacolare e a larghissimo budget come quella diretta dai fratelli Russo, specie considerando che l'anno passato il mediocre Black Panther si aggiudicò addirittura tre statuette...

6 commenti:

  1. E' stata una discreta stagione, e credo che i nove film candidati siano meritevoli di vincere il premio per il migior film. beh... quasi tutti, via! i motori proprio non li sopporto :)

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    1. Sono d'accordo. Una stagione discreta ma non eccezionale, con diversi buoni film ma nessun vero capolavoro. Tra i nove candidati ci sono titoli cui oggettivamente la nomination è stata più che generosa, ma che non hanno speranze di vittoria. Uno di questi è proprio "Le Mans '66" :)

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  2. Io incrocio le dita per Parasite: a volte i miracoli succedono!
    Buona domenica e anche buona nottata!
    Un abbraccio.
    Mauro

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    1. "Parasite" è l'unico film che ha qualche speranza di battere 1917, da tutti considerato facile vincitore. Non sarebbe un miracolo, ma una grossa sorpresa sì. Vedremo.
      Buona settimana anche a te, Mauro!

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  3. I pronostici quest'anno erano un po' sballati, anche io non ne ho azzeccati molti.
    Mi spiace davvero per la mancata sceneggiatura originale a Quentin, e mi sarebbe piaciuto un premio per la Gerwig ma, onestamente, come potevi pensare che le avrebbero dato qualcosa per la miglior sceneggiatura non originale? XD It's Academy, Baby!

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    1. Io, sinceramente, lo ritenevo possibile. Ero certo che un premio alla "quota rosa" sarebbe arrivato, e la sceneggiatura di solito è la categoria più "scollegata" dalle logiche hollywoodiane (non a caso, per dire, è l'unica categoria dove Tarantino è riuscito a raccattare premi). Invece hanno preferito dirottare la "quota rosa" verso Joker e la sua musicista islandese. Il che mi ha sorpreso, lo ammetto.

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