Ebbene, faccio coming out: credo proprio che stavolta, per la prima volta in vita mia, non andrò a vedere un film di Star Wars. Ovviamente non è un gesto di "protesta" (sarei ridicolo) nè di snobismo, perchè non sono snob. Sono semplicemente stanco di un format ormai svuotato di senso e tenuto in vita solo per ragioni di marketing, che con il cinema non ha più niente a che vedere. Come sa bene chi mi conosce, è grazie a Star Wars (anzi, a Guerre Stellari) che sono cresciuto e mi sono appassionato al cinema, per questo mi fa ancora più tristezza vedere una saga (e un sogno) epico come quello di George Lucas ormai totalmente asservito al merchandising. Forse sto invecchiando, ma quest'anno va così...
Per contro, rivolgo invece un appello ai critici italiani di professione, solitamente molto solerti quando c'è da stroncare un film made in Italy, specie se di successo: per favore, non partite prevenuti verso Matteo Garrone e il suo Pinocchio! E' vero che chiunque in passato abbia provato anche solo ad avvicinarsi al celebre libro di Collodi ne è rimasto scottato, ma il Pinocchio di Garrone promette assoluta fedeltà al testo e ai personaggi, nonchè una cura massima dei dettagli. Dategli una chance, a mente sgombra, e poi ne parliamo...
(di J.J. Abrams, USA 2019)
Lo spacciano come l'ennesimo capitolo finale dell'ennesima trilogia "conclusiva"... ovviamente non sarà così: troppi interessi, troppi soldi e troppo marketing rendono impossibile la conclusione di un marchio che è un'autentica gallina dalle uova d'oro per tutto il sistema: massimo rispetto per chi è (ancora) attratto dalle avventure di Daisy Ridley, Adam Driver e John Boyega (con i soliti camei di Mark Hamill e della compianta Carrie Fisher). Io stavolta getto la spugna...
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aspettativa: ★☆☆☆☆
PINOCCHIO
(di Matteo Garrone, Italia 2019)
E' una sfida da far tremare i polsi quella che Matteo Garrone ha deciso di accettare: finora, ogni tentativo di trasporre al cinema le avventure del burattino più famoso al mondo si è sempre rivelato un flop, forse perchè ogni regista che vi si è cimentato ha provato, chi più e chi meno, anche in buona fede, a stravolgere e personalizzare una storia perfetta, quella scritta da Collodi. Garrone promette invece assoluta fedeltà al testo letterario, sbizzarendosi invece da par suo nella tecnica e nelle atmosfere. Nel cast c'è mezzo cinema italiano: Roberto Benigni, Gigi Proietti, Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini e il giovanissimo protagonista, Federico Ielapi.
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aspettativa: ★★★★★
LA DEA FORTUNA
(di Ferzan Ozpetek, Italia 2019)
Una coppia in crisi, ovviamente omosessuale, viene "rivitalizzata" dall'arrivo di due bambini affidatigli per qualche giorno da un'amica malata. Ennesima variazione sul tema dei rapporti umani e sociali visti dalla parte dei gay, una costante di Ferzan Ozpetek. Il difficile sarà appunto non ripetersi... con Edoardo Leo, Stefano Accorsi, Jasmine Trinca e l'onnipresente Serra Ylmaz.
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aspettativa: ★★☆☆☆
RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME
(di Celine Sciamma, Francia 2019)
Nella Francia del '700 una pittrice riceve l'incarico di ritrarre una ragazza appena uscita dal convento, in preparazione delle sue nozze. Ma quest'ultima in realtà non ha nessuna intenzione di sposarsi, oltre a mostrarsi fisicamente attratta dalla ritrattista... storia di sessualità ed emancipazione alla vigilia della Rivoluzione Francese, ben accolta in patria e premiata a Cannes. E' la proposta d'essai per il Natale 2019.
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aspettativa: ★★★☆☆
LAST CHRISTMAS
(di Paul Feig, GB 2019)
Katarina (Emilia Clarke) è una ragazza sbandata, in rotta con i genitori, che lavora in un negozio di giocattoli ma sogna di fare la cantante. Un giorno entra in negozio un giovane estroverso e simpatico: sarà amore a prima vista, pur tra mille difficoltà. Classica rom-com natalizia con tutti gli stereotipi del caso, inevitabili dato il periodo... solo per chi va al cinema una volta l'anno, e solo per Natale.
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aspettativa: ★★☆☆☆
ESCONO ANCHE :
IL MISTERO HENRI PICK (di Remi Bezançon, Francia 2019)
IL TERZO OMICIDIO (di Hirokazu Kore-eda, Giappone 2017)
Andremo subito a vedere Ozpetek, del quale non manco mai un film dagli inizi, e poi sicuramente Pinocchio, senza prevenzione perché conosco Garrone, regista in gamba e con un tema che può essere riuscito a fare suo (anche se temo per il cast). Interessantissimo il film francese, mentre su "Star Wars" non entro in discussione, non essendo stato mai appassionato della materia (sono uno dei pochi, lo so ...). Il film natalizio lo lascio a chi va al cinema solo a natale 🎄, quindi non noi 😎
RispondiEliminaDirei che hai le idee molto chiare!! ;) scherzi a parte, per quanto mi riguarda credo che di questi vedrò solo Pinocchio e il film della Sciamma, il resto passo volentieri... forse darò una chance a ozpetek, ma anche lui è ormai solo lontano parente dei film che realizzava negli anni d'oro
EliminaCondivido in buona parte il parere su Ozpetek, tanto che dopo Pinocchio andremo a vedere Ritratto della giovane in fiamme e se ci sarà ancora un Ozpetek del quale ho letto, del recente film, anche qualcosa di buono ... speriamo 😎.
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