Anche in un'edizione meno "scintillante" degli anni passati, la Mostra di Venezia si conferma capace di stare al passo coi tempi e anticipare le tendenze, premiando per la prima volta nella storia un cinecomic (seppur d'autore) e sdoganando definitivamente un genere fin qui sempre trattato con sufficienza dalla critica. Il successo di Joker è in buona parte anche quello del suo straordinario interprete, Joaquim Phoenix, costretto a rinunciare alla Coppa Volpi a causa di un regolamento assurdo, che però consente a Martin Eden (e a Luca Marinelli) di entrare meritatamente nel palmarès. Meritato anche il premio a J'accuse di Polanski, malgrado l'ostracismo della presidente Martel, molto meno quelli a Anderson e Yonfan. Il buon risultato del cinema italiano è confermato dal premio speciale a Franco Maresco, alla sua la prima volta nel Concorso principale.
"Joker", di Todd Phillips |
Una cosa però è bene metterla in chiaro: il Joker di Todd Phillips non ha nulla a che vedere con i prodotti precotti e standardizzati targati Marvel o DC Comics: è infatti un film drammatico a tutti gli effetti, forse anche più de Il Cavaliere Oscuro di Nolan, una pellicola nerissima, spettrale, violenta, ma anche malinconica e disperata oltre che smaccatamente politica (ne parleremo), di sicuro più simile a Taxi Driver e Re per una notte di Scorsese piuttosto che a Black Panther o agli Avengers. E che, soprattutto, deve moltissimo al suo interprete principale, un Joaquim Phoenix superlativo, addirittura commovente, che deve rinunciare alla Coppa Volpi a causa dell'assurdo regolamento della Mostra che non permette ad ogni film di ricevere più di un premio, ma che non inficia la straordinaria performance di questo grande attore: aldilà dei premi, il volto da ricordare di Venezia 76 è solo il suo.
"J'accuse", di Roman Polanski |
Luca Marinelli, Coppa Volpi maschile per "Martin Eden", di Pietro Marcello |
A beneficiarne, però con pieno merito, è stato il nostro bravissimo Luca Marinelli che, seppur certamente agevolato dalla già citata "chiusura" del regolamento verso Joaquim Phoenix, porta a casa la Coppa Volpi per il miglior interprete maschile permettendo così a Martin Eden di aggiudicarsi un premio prestigioso, giusto riconoscimento ad un attore e a un film che rilanciano alla grande il cinema italiano: il regista Pietro Marcello ha infatti cambiato (volutamente) l'ambientazione del film, trasportandolo dalla California di inizio '900 a una Napoli senza tempo per rendere la storia più universale e comprensibile possibile, vincendo la scommessa. Toccante anche il discorso di ringraziamento di Marinelli, che dedica il premio "a coloro che salvano le vite in mare", coperto dagli applausi. La serata di grazia del nostro cinema è completata dal Premio Speciale della Giuria attribuito a La mafia non è più quella di una volta, il nuovo, geniale documentario di Franco Maresco, al suo debutto nel Concorso Principale.
"About Endlessness", di Roy Andersson |
Ariane Ascaride (a sinistra), Coppa Volpi femminile in "Gloria Mundi" |
TUTTI I PREMI DI VENEZIA 76 :
Leone d'oro per il miglior film :
JOKER di Todd Phillips (Stati Uniti d'America)
Gran Premio della Giuria:
J'ACCUSE (L'UFFICIALE E LA SPIA) di Roman Polanski (Francia)
Leone d'argento per la miglior regia:
ABOUT ENDLESSNESS di Roy Andersson (Svezia)
Premio speciale della giuria:
LA MAFIA NON E' PIU' QUELLA DI UNA VOLTA di Franco Maresco (Italia)
Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile:
LUCA MARINELLI per MARTIN EDEN di Pietro Marcello (Italia)
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile:
ARIANE ASCARIDE per GLORIA MUNDI di Robert Guédiguian (Francia)
Osella per la miglior sceneggiatura:
NO.7 CHERRY LANE di Yonfan (Cina)
Premio Mastroianni attore/attrice emergente:
TOBY WALLACE per BABYTEETH di Shannon Murphy (Australia)
Leone del futuro - premio opera prima Luigi de Laurentiis:
YOU WILL DIE AT 20 di Amjad Abu Alala (Sudan)
ho letto molti commenti negativi sulla vittoria di Joker, come se la mostra si fosse "svenduta" al consumismo. per molti Joker non avrebbe dovuto nemmeno essere in concorso. ma è davvero così bello?
RispondiEliminaBella domanda... mi chiedi se è "bello"? E' un termine generico. Posso dirti che "Joker" è un film che riesce a farti emozionare, trebidare e incazzare come pochi. E' un film che ti prende prima alla gola e poi al cuore, senza lasciarti più. Non è un semplice cinecomic, è un film drammatico, d'azione, brillante, noir, thriller allo stesso tempo. Ha solo un limite, per me (il che non lo eleva al rango di "capolavoro"): è un film che è esattamente come te lo aspetti, o meglio, esattamente come lo vorresti. Non ha un briciolo di originalità, ma è fatto maledettamente bene.
Eliminasul fatto, poi, che "Joker" sia un film "da concorso" o meno, è una questione vecchia quanto la Mostra stessa. E' un quesito che non avrà mai risposta: ogni volta che vince un film "commerciale" si contesta il fatto che la Mostra perda autorialità, se vince un film d'autore, magari invisibile (come il Leone d'oro di Lav Diaz, tre anni fa, mai distribuito in Italia) si contesta che la Mostra non aiuti il cinema premiando film che la gente non vedrà mai... io dico solo che "Joker" era tra i migliori film di questo concorso, e a mio giudizio la sua vittoria non è affatto uno scandalo. anzi.
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