Ma perchè a Firenze? E magari non a Milano, Torino, Roma o altre grandi città? La risposta è semplice, per chi conosce Tarkovskij: il grande regista russo visse per buona parte della sua vecchiaia proprio nel capoluogo toscano, prima di morire in una clinica parigina. Da esule, in quanto convinto oppositore del regime comunista sovietico, Tarkovskij venne ospitato e ricevette sempre aiuto, appoggio e sostegno economico dalla città di Firenze, in cui tra l'altro conobbe Franco Zeffirelli, suo grande ammiratore e in seguito anche grande amico.
E infatti è proprio la Fondazione Zeffirelli ad ospitare la rassegna, opportunamente denominata Un nuovo volo su Solaris: la mostra, curata da Polina Lobacevskaja del Museo AZ di Mosca, ricostruisce in un ambiente assolutamente suggestivo i corridoi della stazione spaziale di Solaris (vedi le foto) alle cui estremità sono installati due maxischermi che riproducono alcuni filmati (inediti) dedicati alla lavorazione del film nonchè un video "sperimentale" che prova a mettere di fronte lo spettatore all'oceano "pensante" del pianeta, esattamente come nel film.
Alle pareti, inoltre, oltre ad altri piccoli schermi che propongono materiali audio-video legati alla filmografia di Tarkovskij, fanno bella mostra ben 34 quadri di famosi artisti russi, attivi tra gli anni '60 e gli anni '80, cui il regista dichiara di essersi ispirato per realizzare il suo capolavoro. Stiamo parlando di Anatolij Zverev, Dmitrij Plavinskij, Vladimir Jankilevskij, Lidija Masterkova, Dmitrij Krasnopevcev, Francisco Infante, Vladimir Jakovlev, Peter Belenok, Ulo Sooster, Vladimir Nemuchin, Ernst Neizvestnyy.
La mostra è piccola, ma molto molto carina. Si visita comodamente in un'oretta e, se acquistate il biglietto cumulativo (13 euro) potete anche accedere ai piani superiori dove si può visitare il museo dedicato a Franco Zeffirelli: due piani ricchissimi di foto, abiti di scena, filmati di repertorio, locandine e quant'altro dedicate al regista fiorentino.
Insomma, non dico che dobbiate venirci apposta (ma magari sì... :) ) però se avete intenzione di trascorrere qualche giorno delle vostre ferie a Firenze e in Toscana, può essere un validissimo motivo per trattenersi nella Città del Fiore: all'interno dei locali, tra l'altro, si trovano anche un bellissimo giardino e un'elegante sala da the dove sorseggiare in santa pace il vostro aperitivo.
Affrettatevi, però: avete tempo solo fino al 31 luglio!
Sembra interessante, in effetti. Certo Firenze mi è un po' scomoda!
RispondiEliminaOvviamente non dico che uno debba venire apposta a Firenze per vedere questa mostra, però Firenze è una città bellissima e ci sono tante cose da vedere. E magari, che so, in un weekend "culturale" ci si può farla rientrare... :)
EliminaMolto interessante. Gli artisti esposti sono il meglio di una pittura - quella russa dell'epoca - assolutamente d'avangardia e sempre poco considerata, spesso per discriminazioni politiche tipiche di quegli anni. Merita una rivalutazione.
RispondiEliminaNon ho la competenza per giudicare i quadri, però posso dire che per come è organizzata la mostra il loro effetto è molto, molto suggestivo. E si arriva a capire il perchè Tarkovskij si sia ispirato a queste opere per il suo film... lo sguardo d'insieme è davvero coerente.
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