L'Oscar 2018 incorona il romanticismo, la speranza e il desiderio di un mondo migliore, senza disparità e pregiudizi. Trionfa "La forma dell'acqua" di Guillermo Del Toro, film che ha stregato pubblico e critica fin dall'ultima Mostra di Venezia e che innegabilmente rappresenta il miglior compromesso tra cinema di qualità e cinema commerciale. Film non proprio originalissimo ma che sa far commuovere ed emozionare. Esattamente come "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino, altra storia d'amore universale e toccante, che posta a casa uno strameritato premio per la sceneggiatura di James Ivory. "Solo" due premi agli attori, ma importantissimi, per "Tre manifesti a Ebbing, Missouri": il mio preferito ma forse capitato non nell'anno giusto... è stata una notte per romantici e sognatori, e va benissimo così.
Doveva succedere l'anno scorso e invece abbiamo dovuto saltare un turno, ma alla fine Hollywood incorona davvero i
"folli e i sognatori" : laddove non era arrivato
La La Land arriva invece
Guillermo Del Toro, che con la sua bella favola adulta
La forma dell'acqua si porta a casa quattro statuette "pesanti"
(miglior film, miglior regia, scenografie e
colonna sonora), un trionfo gradito e meritato per questo cineasta umile e talentuoso, ancora più esaltante se si considera che è riuscito a vincere con un
fantasy, genere da sempre poco gradito all'Academy...
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"La forma dell'acqua", miglior film dell'anno |
Però quest'anno lo si sentiva, era nell'aria che gli Oscar avrebbero incoronato un film romantico ed emozionante, capace di toccare le corde giuste degli spettatori, e che innegabilmente rappresenta il miglior compromesso tra cinema di qualità e cinema commerciale. Lo si era detto fin dall'ultima Mostra di Venezia, dove
La forma dell'acqua vinse un applauditissimo Leone d'Oro battendo il suo rivale "dichiarato", quel
Tre manifesti a Ebbing, Missouri che probabilmente era il film più bello di tutti (e il mio preferito) ma che, forse per l'argomento trattato, non è riuscito a "scaldare i cuori" dei giurati come invece ha saputo fare
Del Toro. La storia si è ripetuta anche agli Oscar, dove è parsa evdente la volontà dell'Academy di premiare storie positive e genuine, aperte al mondo e alla speranza, contro ogni prevaricazione e discriminazione
(La forma dell'acqua, non dimentichiamolo, è un film che omaggia i "diversi", i deboli, gli indifesi, coloro che sembrano non avere un posto nel mondo).
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James Ivory, Oscar per "Chiamami col tuo nome" |
Stesso motivo per cui, nel momento più emozionante della serata (soprattutto per noi italiani, ma credo anche in generale) un immenso
James Ivory ha ritirato il premio per la
miglior sceneggiatura originale di
Chiamami col tuo nome, altra storia universale e commovente, che mette in scena un amore assoluto e vissuto aldilà di ogni barriera sociale e culturale... è stato bellissimo vedere un vecchio e distinto signore novantenne, autore di tanti capolavori passati e mai premiato con l'Oscar, salire sul palco con passo malfermo e bastone per ritirare una statuetta sacrosanta e strameritata, vinta grazie alla fiducia di un regista italiano bistrattato in patria e capace di prendersi una clamorosa rivincita con un piccolo grande film, girato con pochi soldi ma con tanta passione e coraggio. Per
Luca Guadagnino questa serata resterà davvero nella storia. Ne siamo felici!
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"Tre manifesti a Ebbing, Missouri", di Martin McDonagh |
A
Tre manifesti a Ebbing, Missouri restano (si fa per dire) due Oscar importanti e incontestabili ai suoi grandi
attori (Frances McDormand e, come
non protagonista,
Sam Rockwell), peccato solo per il mancato premio alla
sceneggiatura, letteralemante scippatogli dal ruffianissimo e furbetto
Scappa (Get Out), filmetto poco più che discreto e fintamente
indie capace di abbindolare l'Academy, in quella che rimarrà l'unica nota stonata di un palmarès per il resto assolutamente condivisibile. Sempre in tema di attori non si può non applaudire il trionfo di
Gary Oldman, splendido
Winston Churchill ne
L'ora più buia, impreziosito dal fatto di aver battuto rivali eccellenti e accreditati
(Daniel Day-Lewis, Denzel Washington, il giovane astro nascente
Thimotee Chalamet) e quello della semisconosciuta
Allison Janney, miglior attrice non protagonista per
I, Tonya (prima candidatura e primo centro per lei).
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"Dunkirk", di Christopher Nolan |
Nelle categorie tecniche spazio un po' per tutti, a cominciare dai due premi a
Blade Runner 2049 (effetti speciali e fotografia, dove vince - finalmente! - il veterano
Roger Deakins, alla quattordicesima candidatura!), due Oscar importanti per l'unico film forse, ingiustamente, davvero poco considerato di questa edizione (ma è purtroppo risaputo che la fantascienza è un genere da sempre "invisibile" per l'Academy). Tre statuette
(sonoro, effetti sonori e montaggio) per
Dunkirk di
Christopher Nolan, a conferma se non altro della perfezione maniacale con cui il regista britannico gira i suoi film, mentre lo splendido
Il filo nascosto si aggiudica almeno l'Oscar per i
costumi (stupendi) di
Mark Bridges. L'Oscar per il
miglior film straniero finisce invece in
Cile, per il bellissimo
Una donna fantastica di
Sebastian Lelio, mentre
Coco vince il premio più scontato di tutti, quello per l'
animazione (cui va aggiunta la statuetta per la
miglior canzone originale, "Remember me").
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Kobe Bryant (anche) regista per "Dear Basketball" |
Che cosa resta? Il curioso premio a
Kobe Bryant (sì, proprio lui!) per la
regia del
corto Dear Basketball, e un po' di statistiche: per la quarta volta in cinque anni un regista messicano si aggiudica l'Oscar per la miglior regìa
(Del Toro, Inarritu - due volte - e
Cuaròn), con buona pace di
Trump e
Salvini... mentre per la terza volta in quattro anni la Mostra del Cinema di Venezia ha ospitato il miglior film dell'anno (e poteva essere poker senza la clamorosa sconfitta di
La La Land l'anno scorso). Alle fine il più contento di tutti è di sicuro lui,
Alberto Barbera.
TUTTI I VINCITORI :
MIGLIOR FILM :
LA FORMA DELL'ACQUA (DI GUILLERMO DEL TORO)
MIGLIOR REGIA:
GUILLERMO DEL TORO (LA FORMA DELL'ACQUA)
MIGLIOR ATTORE :
GARY OLDMAN (L'ORA PIU' BUIA)
MIGLIOR ATTRICE :
FRANCES McDORMAND (TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI)
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA :
SAM ROCKWELL (TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI)
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA :
ALLISON JANNEY (I, TONYA)
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE :
JORDAN PEELE (SCAPPA/GET OUT)
MIGLIOR SCENEGGIATURA ADATTATA :
JAMES IVORY (CHIAMAMI COL TUO NOME)
MIGLIOR FOTOGRAFIA :
BLADE RUNNER 2049
MIGLIOR SCENOGRAFIA :
LA FORMA DELL'ACQUA
MIGLIOR MONTAGGIO :
DUNKIRK
MIGLIOR COLONNA SONORA :
LA FORMA DELL'ACQUA
MIGLIOR CANZONE :
"REMEMBER ME" (COCO)
MIGLIOR SONORO :
DUNKIRK
MIGLIORI EFFETTI SONORI :
DUNKIRK
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI :
BLADE RUNNER 2049
MIGLIORI COSTUMI :
IL FILO NASCOSTO
MIGLIOR TRUCCO :
L'ORA PIU' BUIA
MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE :
COCO
MIGLIOR FILM STRANIERO :
UNA DONNA FANTASTICA (DI SEBASTIAN LELIO, CILE)
MIGLIOR DOCUMENTARIO :
ICARUS
Oh, ubi maior minor cessat: evidentemente The Shape of Water ha una storia d'amore che fa sognare più di quella di La La Land ^__*
RispondiEliminaScherzi a parte, ha vinto il fantastico in ogni sua incarnazione, ha vinto l'horror e il racconto degli outsider, per me è un giorno di gioia assoluta!
Lo credo! E hai perfettamente ragione dal tuo punto di vista ;) Io direi che ha vinto soprattutto l'omaggio alla diversità e all'amore assoluto, senza barriere: dal film di Del Toro a quello di Guadagnino, fino a "La donna fantastica" che narra di un amore tra un uomo e un trans. E mi pare un bel messaggio, aldilà delle preferenze personali :)
EliminaCome ho scritto nell'altro post, c'erano talmente tanti bei film in corsa che quest'anno si andava sul sicuro. E sono contento per la vittoria di Del Toro e di Guadagnino. Stasera mi vedrò in tv la premiazione, in completo relax, anche per ammirare le stelle e i loro abiti.
RispondiEliminaGrazie come al solito per avere trattato l'argomento oscar in modo così esaustivo e appassionato.
Un abbraccio.
Mauro
Grazie a te, Mauro. Condivido, e del resto lo avevamo detto fin da subito: quest'anno sarebbe stata un gran bella edizione, con candidati tutti di alto livello. Ha vinto Del Toro, va benissimo così.
Eliminaun edizione degli oscar veramente molto bella :)
RispondiEliminaHo esultato alla vittoria di Gary Oldman
Si sapeva che Oldman avrebbe vinto, e di sicuro ha meritato. Però non nego che il mio cuore andava al "ragazzino" Chalamet...
EliminaSono troppo contenta per il premio a Guadagnino (cioè ad Ivory), da solo mi ha ripagato di tutta la serata! Che comunque non è stata affatto male
RispondiEliminaIl premio a James Ivory (e per esteso a tutto il film) è stato il momento più bello della serata. Uno splendido riconoscimento per uno splendido film, nato piccolo e diventato grande grazie alla caparbietà del suo regista e al prezioso apporto di tutti i suoi collaboratori. Sono contento anch'io!
EliminaHo visto solo La forma dell'acqua e mi è piaciuto tanto, però non posso esprimere un giudizio significativo sui risultati :D
RispondiEliminaLo esprimo invece sulla serata: pesantissima e ingessata, due palle così... mi sono annoiata anche solo con la sintesi su Sky! Quattro ore per consegnare venti premi, peggio di Sanremo!!!
Possibile che gli Americani, maghi della comunicazione, non riescano a snellirli un po' questi Oscar? ;)
Il paragone che hai fatto con Sanremo è tutt'altro che campato per aria. In effetti la Notte degli Oscar è, per gli americani, ciò che più si avvicina al nostro festival di Sanremo (lasciando stare gli aspetti economici e commerciali e stando solo sull'impatto mediatico). E' un appuntamento quasi "istituzionale", atteso dalla stragrande maggioranza del pubblico americano, che si ripete da novant'anni e che il pubblico "vuole" così: kitsch, prolisso, noioso, rassicurante, da "consumare" a tavola insieme alla famiglia. E' la tradizione, e non ci si può davvero fare nulla :)
EliminaHo visto davvero poco, ma sono contenta dai...Oddio, avrei preferito Chalamet ma ad Oldman voglio bene a prescindere quindi giusto così, e Chalamet così giovane e talentuoso avrà tempo per rifarsi. Bene il premio ad Ivory, a me non è dispiaciuto neppure Get Out. Adesso bisogna proprio recuperi La forma dell'acqua e Tre manifesti ...
RispondiEliminaNemmeno a me è dispiaciuto "Get Out", intendiamoci. Mi sono divertito e l'ho recensito anche piuttosto bene quando è uscito in sala. Ma, oggettivamente, è chiaro che questo è un oscar politico: l'Academy lo ha adottato come "bandiera" anti-Trump (lo si capiva dagli applausi in sala, ripetuti e incessanti) e lo ha ripagato con un premio immeritato, in quanto è palese che c'erano candidati molto più di valore.
EliminaPiù che i sognatori, ha fatto contento chi è cascato nella trappola di Del Toro. Peccato, ma ero preparato, come ben sai. ;)
RispondiEliminaBeh, ci sono cascati in parecchi direi! ;) ovviamente con il massimo rispetto per ogni opinione...
EliminaUna cosa che noto solo adesso è che sembra come se il plagio fosse cosa da niente, dopo Sanremo ecco La forma dell'acqua, che per carità sarà bello e sicuramente mi piacerà, ma le somiglianze con Splash sono parecchie..
RispondiEliminaUna cosa è la somiglianza, una cosa è il plagio. Il plagio è un reato e come tale deve essere comprovato da prove certe, altrimenti è aria fritta. Che "La forma dell'acqua" non sia originalissimo come trama è evidente, ma da qui a parlare di plagio ce ne corre. Ennio Morricone, più volte chiamato a giudicare su veri o presunti plagi in campo musicale, ama spesso ripetere che "le note sono solo sette...". Penso che anche in campo cinematografico si possa dire altrettanto.
EliminaAd una settimana di distanza, penso che questa volta abbiamo assegnato i premi giusti alle persone giuste. Non accadeva da anni!
RispondiEliminaQuest'anno, con tanti bei film in competizione, dove cascavi andava bene... ma non è sempre così! E in effetti quest'anno sono un po' mancate le polemiche riguardo l'attribuzione dei premi, è stata una serata decisamente scontata!
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