giovedì 30 novembre 2017

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA (30 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE)


Una settimana "bestiale" (in senso cinematografico) a dimostrazione, l'ennesima, della scarsa lungimiranza della distribuzione italiana, che si ostina a far uscire tanti film interessanti nell'arco dello stesso weekend... così, insieme ad Assassinio sull' Orient Express di Branagh, probabile campione d'incassi, c'è posto (si fa per dire) per l'attesissimo ritorno di Roberta Torre, per l'ultima avventura della scalcinata banda di Smetto quando voglio, per un' interessante incursione nella science-fiction tutta "made in England" (Seven Sisters).

E infine, come se non bastasse, spazio anche al grande cinema d'autore con l'ultimo film di Michael Haneke, poco apprezzato a Cannes ma degno comunque del massimo rispetto (il sottoscritto lo ha già visto e recensito e, fidatevi, non è affatto una ciofeca come in troppi, a caldo, hanno sentenziato)



ASSASSINIO SULL'ORIENT EXPRESS
(di Kenneth Branagh, Usa 2017)
Un film (si spera) "come quelli di una volta", ovvero uno di quei film che possono davvero piacere a tutti, grandi e piccini, che celebrano il cinema come arte popolare e meravigliosa. Forse non un capolavoro, ma un titolo capace di unire famiglie e appassionati, cinefili e neofiti. Kenneth Branagh (uno che quando vuole ci sa fare), dirige un cast sontuoso: Johnny Depp, Willem Dafoe, Penelope Cruz, Judi Dench, Michelle Pfeiffer, oltre ovviamente lui stesso.
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SMETTO QUANDO VOGLIO AD HONOREM
(di Sydney Sibilia, Italia 2017)
Il capitolo conclusivo di una trilogia intelligente e ben realizzata. Gli "eroi" dei primi due film sono tutti rinchiusi in carceri diversi, ma un pazzo sta per saccheggiare Roma armato di gas nervino: anche per la giustizia sarà indispensabile ricostituire la vecchia banda...
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HAPPY END
(di Michael Haneke, Francia 2017)
Non date retta a chi a Cannes ha stroncato questo film, "reo" soltanto di non essere un capolavoro come (quasi) tutti quelli di Michael Haneke. Il grande regista austriaco prosegue il suo viaggio devastante nell'alta borghesia europea, se possibile ancora più gelido e ineluttabile. Happy End non riscriverà la storia del cinema, ma è un dignitosissimo sunto dell' Haneke-pensiero.
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RICCARDO VA ALL'INFERNO
(di Roberta Torre, Italia 2017)
Il nuovo attesissimo film di Roberta Torre: un musical dark e "incoscientemente" futuribile, che riscrive a modo suo il Riccardo III shakespeariano. La regista sposta l'azione in una Roma degradata e senza tempo, dove si scatena una furiosa lotta per spartirsi il potere malavitoso. Con Massimo Ranieri (proprio lui!) nel ruolo del boss, attorniato da un gran bel cast: Sonia Bergamasco, Silvia Gallerano, Ivan Franek.
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SEVEN SISTERS
(di Tommy Wirkola, Gb 2017)
In una futuro ormai prossimo la Terra è un pianeta inospitale e sovrappopolato, dove ogni famiglia è obbligata a non avere più di un figlio a testa. Gli altri fratelli, se viventi, vengono ibernati in attesa di tempi migliori. Ma un uomo coraggioso escogiterà un piano geniale e disperato per mettere in salvo le sue sette nipotine... fantascienza inglese a basso costo, con Noomi Rapace, Glenn Close, Willem Dafoe. Minestra riscaldata o possibile sorpresa?
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ESCONO ANCHE :

GLI EROI DEL NATALE (di Timothy Reckart, Usa 2017)
DADDY'S HOME 2 (di Sean Anders, Usa 2017)
L'ETA' IMPERFETTA (di Ulisse Leandro, Italia 2017)
PEARL JAM: LET'S PLAY TWO (di Danny Clinch, Gb 2017)
SAMI BLOOD (di Amanda Kernell, Svezia 2016)
 

6 commenti:

  1. E chi se lo perde K. Branagh?
    Chi scommette che sarà il campione di questa settimana vuol vincere facile!!!!

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    1. Io mi auguro innanzitutto che sia all'altezza delle aspettative, ovvero un film commerciale (non è una parolaccia) che sappia riportare il pubblico al cinema con intelligenza e divertimento. Di Branagh mi fido abbastanza...

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  2. Questa settimana sono tutta per Branagh e Sibilia. Haneke dalle mie parti ha degli orari imbecilli, Seven Sisters non è neppure uscito... e a sorpresa nemmeno Riccardo va all'inferno che sarei corsa a vedere per l'aura incredibilmente trash!

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    1. Eh lo so... ogni inverno sempre la stessa storia: la distribuzione italiana non impara mai e accavalla le uscite, sperando (invano) che ogni film conquisti la propria fetta di pubblico. Ma il pubblico non può dividersi, e spesso non ne ha neppure i mezzi economici, col risultato che ad incassare è solo il filmone di turno... mentre tutte le altre pellicole si rubano spettatori a vicenda. Non impariamo mai :(

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