regia: Peter Brosens, Jessica Woodworth (Belgio, 2016)
cast: Peter Van den Begin, Lucie Debay, Titus De Voogdt, Bruno Georis
sceneggiatura: Peter Brosens, Jessica Woodworth
fotografia: Ton Peters
scenografia: Daniel Emart
montaggio: David Verdurme
durata: 94 minuti
giudizio: ★★★☆☆
trama: Durante una visita ufficiale in Turchia il Re del Belgio Nicolas III viene a conoscenza della scissione della Vallonia, autoproclamatasi indipendente. Costretto a rientrare precipitosamente in patria insieme ai suoi collaboratori per cercare di scongiurare la crisi politica, sarà costretto ad affrontare un viaggio di ritorno tutt'altro che agevole attraverso le frontiere dell' Est Europa...
Lo spunto di partenza è infatti sarcasticamente fantapolitico: l'immaginario Re del Belgio Nicolas III è costretto a interrompere un viaggio di rappresentanza in un paese dell'est, prossimo ad entrare nell'Unione Europea (ogni riferimento alla Turchia è tutt'altro che casuale) per scongiurare la rivolta degli indipendentisti della Vallonia, che potrebbero così porre fine al suo regno. Ma il viaggio di ritorno, tra tempeste solari (!), incidenti "diplomatici", avventurose fughe e inconvenienti di ogni tipo, si rivelerà davvero un percorso a ostacoli...
E' infatti evidente il paragone tra la sconclusionata "fuga" del Re e della sua carovana attraverso i Balcani per raggiungere il Belgio e il viaggio della speranza compiuto dai disperati che fuggono da paesi meno fortunati alla ricerca della semplice sopravvivenza. Il viaggio al contrario di Re Nicolas III segue proprio quelle rotte, trasformandosi in un road-movie divertentissimo ma, al contempo, capace di far riflettere e smuovere le coscienze (nonchè rimarcare le grandi differenze etniche e ideologiche tra i paesi della vecchia Europa... parafrasando Cavour è ancora il caso di dire, dopo sessant'anni, "fatta l'Europa è ora di fare gli Europei").
Una commedia che non ti aspetti dopo una Quinta stagione tanto affascinante ma che a me non aveva convinto troppo. Qui, invece, saranno i toni diversi, saranno i riferimenti alla politica ma soprattutto alla poesia della vita -con le piccole cose che cambiano anche il legnoso re- c'è pane per i miei denti e per il mio entusiasmo.
RispondiEliminaA Venezia l'ho visto con mia mamma, che ancora mi ringrazia e consiglia a tutti il film -mal distribuito, purtroppo-, che poi quel re era in sala con noi, strano ma gentilissimo.
Ciao Lisa, non ricordavo che l'avevi visto con tua mamma... che bello! Eri alla proiezione ufficiale, dunque. Quella con gli attori in sala: anche a me piacciono molto, benchè sia complicato entrare: c'è molto più calore rispetto alle "asettiche" proiezioni per la stampa! :) Sono d'accordo con te: una commedia intelligente, divertente e dai toni distesi, peccato (tanto per cambiare) per la pessima distribuzione italiana
EliminaIn realtà no, era alla proiezione della Palabiennale ma l'attore era anche lì, e disponibile a foto e autografi una volta finito il film: davvero bravo e gentile!
EliminaAllora... doppio encomio al prode Van Der Begin!! :)
Elimina