regia: Jordan Peele (Usa, 2017)
cast: Daniel Kaluuya, Allison Williams, Bradley Whitford, Catherine Keener, Lil Rel Howery
sceneggiatura: Jordan Peele
fotografia: Toby Oliver
scenografia: Rusty Smith
montaggio: Gregory Plotkin
musica: Michael Abels
durata: 104 minuti
giudizio: ★★★☆☆
trama: Dopo cinque mesi di relazione, per il nero Chris è arrivato il momento di conoscere i genitori di Rose, la sua compagna. La cosa gli crea un po' di apprensione perchè la ragazza (bianca) non ha mai detto ai suoi di essere fidanzata con un uomo di colore. Al loro arrivo Chris è accolto molto bene dai futuri suoceri, in apparenza aperti e disponibili. Tuttavia, in quella grande casa solitaria, immersa nel bosco, il ragazzo avverte una sottile inquietudine che non lo fa stare per niente tranquillo...
Remake evidente, anche se non pedissequo, di Indovina chi viene a cena (film a sua volta perbenista e sdolcinato, perfetto per il target dell'epoca), Scappa - Get Out è una pellicola manifestamente politica, tesa a mettere in risalto le profonde contraddizioni dell' America del dopo Obama, paese in cui i rigurgiti razziali e classisti (mai del tutto sopiti) riemergono con prepotenza, "sdoganati" da un nuovo leader che ne è portatore (in)sano e fiero. E quindi non è affatto azzardato affermare che Scappa - Get Out è il primo film dichiaratamente anti-trumpiano ad arrivare sul grande schermo, diretto da un regista esordiente (e nero) che ha colto al volo l'occasione per farsi strada in un ambiente, quello hollywoodiano, mai tenero verso il tycoon newyorchese.
Il film di Jordan Peele ha il merito di saper inquietare e far riflettere lo spettatore usando un linguaggio semplice e simbolico, di immediata comprensione, senza girare troppo intorno al punto. Sulla scia dei grandi horror del passato, Scappa - Get Out riesce con un registro ironico e quasi demenziale (soprattutto nella prima parte) a scoprire i nervi sensibili di una fetta di popolazione in apparenza democratica e liberal, ma in realtà ancora strenuamente attaccata ai propri pregiudizi e privilegi (ben rappresentata dai genitori di Rose, coppia di ricchi borghesi ottusi e fintamente progressisti, la cui servitù è composta da domestici tutti di colore).
Per contro, la pellicola mette ben in evidenza anche l'altro lato della medaglia, ovvero la diffidenza dei neri verso l'autorità politica e i retaggi psicologici verso una maggioranza bianca da sempre prevaricatrice. Lo fa con un' alternanza irresistibile di ironia e dramma, ristate e thrilling, per arrivare ad un finale fin troppo emblematico e scontato, che tuttavia incontra furbescamente i gusti del pubblico.
Scappa - Get Out è un film più importante che bello, senz'altro ruffiano ma innegabilmente coinvolgente e ben costruito. Forse "graffia" molto meno di quello che sembra, ma ci si diverte parecchio a guardare questo intrigante omaggio al cinema di genere, di gran lunga superiore come qualità alle decine di prodotti speculari che in questi mesi, abitualmente, affollano la distribuzione cinematografica. Menzione speciale al bravo attore Daniel Kaluuya, perfetto nell'interpretare il classico uomo qualunque alle prese con la stupidità umana, per il quale ci viene da fare il tifo dall'inizio alla fine, senza il minimo dubbio.
Condivido assolutamente: un film intelligente e marcatamente politico, uno dei migliori di questa stagione! Ancora una volta l'horror si dimostra un genere perfetto per mettere a nudo i contrasti della società.
RispondiEliminaBuon weekend!
Mauro
Sono contento che ti sia piaciuto, Mauro. Forse definirlo "uno dei migliori della stagione" è (per me) un po' esagerato, ma di sicuro è un film intelligente e astuto. Assolutamente condivisibile la tua riflessione sul genere horror.
EliminaGrazie del commento e buona domenica!
Lo sai che "esagero" sempre, comunque mi è piaciuto molto aldilà dei superlativi!
EliminaSì, lo so! :)
EliminaPiù che un horror direi un thriller paranoico che ricorda molto i film di Polanski e Frankenheimer... anche se ovviamente, come dici te, in questo caso l'aspetto politico conta molto più di quello stilistico. Sì, direi un film interessante considerando la media del periodo
RispondiEliminaVero. C'è molto di Polanski in questo film, di sicuro più orientato al thriller che all'horror. La componente politica è evidente.
EliminaUna black comedy per niente rassicurante malgrado il finale, che lascia molti dubbi su quanto il popolo americano sia in realtà davvero progressista. L'esatto contrario di Indovina chi viene a cena a cinquant'anni di distanza
RispondiEliminaEsatto. Il film di Kramer, apparentemente molto "liberal", era anch'esso in realtà abbastanza perbenista e poco graffiante, in perfetto stille hollywoodiano. Questo è indubbiamente più cattivo, condivido.
Eliminauna cazzatina, dai...
RispondiEliminaNon un capolavoro, ma cazzatina no.
EliminaÈ stata di sicuro una scoperta ben accolda dalle mie parti, che ha rischiarato un periodo non pienissimo di buone visioni. Molto divertente e ben fatto, anche se lo avrei preferito un po' più grezzo.
RispondiEliminaCondivido: ben fatto, molto astuto, ma appare chiaro che è un comunque un prodotto mainstream, anche se vuole assomigliare a tutti i costi a un "indie"...
EliminaMi ha sorpreso, ammetto che non mi aspettavo niente!
RispondiEliminaE' stata una sorpresa un po' per tutti: un film furbetto, ma costruito benissimo. Niente da dire.
Eliminaa me è piaciuto tantissimo, all'inizio sembra che ti prenda per il culo, ma poi a lungo andare capisci che nel film c'è di più, c'è molto di più ^_^
RispondiEliminaE' esattamente così!
Eliminajordan peele regista da seguire con attenzione, anche NOI ottimo film politico non banale, devo ancora vedere l'ultimo. comunque gran regista su cui fare buon affidamento
RispondiEliminaSono d'accordo. "Noi" film più maturo e più politico, e anche meno pretenzioso. "Nope" un gioiellino.
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