Paolo Genovese, regista di "Perfetti Sconosciuti", miglior film italiano dell'anno |
Doveva essere l'edizione del rilancio e, nel contempo, la celebrazione dei sessant'anni dei David di Donatello, per la prima volta in assoluto trasmessa dalle telecamere di Sky (che ne ha curato anche l'organizzazione). E in effetti la differenza si è vista: a parte qualche gaffe dell'impalpabile conduttore Alessandro Cattelan (che omaggia Morricone ma fischietta un brano di Micalizzi...) la cerimonia è stata tutto sommato all'altezza della situazione: ricalcando la Notte degli Oscar (e quindi con siparietti spettacolari, clip dei film candidati, musiche in sottofondo ad accompagnare i vincitori, ecc...) la serata è scorsa via con buon ritmo e senza tempi morti, risultando alla fine un buono spot per il cinema italiano: in confronto alle ultime imbarazzanti edizioni targate Rai è parsa davvero tutt'altra cosa... bene così.
Matteo Garrone, miglior regista |
Stupiscono, in particolare, i quattro premi per tutti gli attori (protagonisti e non protagonisti) di Lo chiamavano Jeeg Robot: Claudio Santamaria, Ilenia Pastorelli. Antonia Truppo e Luca Marinelli (quest'ultimo acclamato a furor di popolo), a testimoniare la chiara volontà delle giurie di rendere omaggio a un piccolo film indipendente che ha saputo conquistarsi il favore del pubblico grazie alla genuinità della confezione e l'idea brillante di partenza, e che avuto l'enorme merito di rilanciare, come detto, il cinema di genere italiano fermo al palo da decenni. In questo modo si spiegano, quindi, questi verdetti generosi e magari anche un po' ingiusti (la debuttante Pastorelli preferita alla Golino e alla Binoche ci sembra una forzatura, così come il pur bravo Santamaria nei confronti di Alessandro Borghi e Valerio Mastandrea). Dispiace in particolar modo la scarsa attenzione riservata a Non essere cattivo, vincitore soltanto del premio per il miglior sonoro, e che la stessa giuria dei David aveva indicato per la sfortunata corsa all'oscar per il miglior film straniero... ecco, diciamo che almeno la statuetta per Alessandro Borghi avrebbe consentito di omaggiare nel giusto modo il compianto Claudio Caligari, ma così non è stato. Pazienza.
il cast (attori e registi) di "Lo chiamavano Jeeg Robot", tutti vincitori ! |
Se poi, in omaggio ai "complottari" di mestiere, volessimo mettere un po' di "pepe" su questi risultati, potremmo dire che, guardacaso, le vittorie plurime di Lo chiamavano Jeeg Robot e Il racconto dei racconti (entrambe targate 01, quindi Rai Cinema) sono state immediatamente "riequilibrate" dai premi maggiori (film e sceneggiatura) a Perfetti Sconosciuti (di scuderia Medusa, quindi Berlusconi)... insomma, si è trattato di un'edizione abbastanza "ecumenica" che non ha scontentato (quasi) nessuno e che ha rispettato anche le leggi del mercato: era difficile, infatti, ignorare in sede di premiazione i 15 milioni di euro incassati dal film di Genovese (soprattutto dopo che Quo Vado di Zalone, che ha infranto ogni record al botteghino, era stato pressochè escluso dalle nomination più importanti).
"Non essere cattivo", il grande escluso dai premi |
TUTTI I VINCITORI
Miglior film
- Perfetti sconosciuti, regia di Paolo Genovese
- Fuocoammare, regia di Gianfranco Rosi
- Il racconto dei racconti - Tale of Tales, regia di Matteo Garrone
- Non essere cattivo, regia di Claudio Caligari
- Youth - La giovinezza (Youth), regia di Paolo Sorrentino
Miglior regista
- Matteo Garrone - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- Gianfranco Rosi - Fuocoammare
- Claudio Caligari - Non essere cattivo
- Paolo Genovese - Perfetti sconosciuti
- Paolo Sorrentino - Youth - La giovinezza (Youth)
Miglior regista esordiente
- Gabriele Mainetti - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Carlo Lavagna - Arianna
- Adriano Valerio - Banat (Il viaggio)
- Piero Messina - L'attesa
- Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci - Loro chi?
- Alberto Caviglia - Pecore in erba
Migliore sceneggiatura
- Paolo Genovese, Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini e Rolando Ravello - Perfetti sconosciuti
- Matteo Garrone, Edoardo Albinati, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- Nicola Guaglianone e Menotti - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Claudio Caligari, Francesca Serafini e Giordano Meacci - Non essere cattivo
- Paolo Sorrentino - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore produttore
- Gabriele Mainetti per Goon Films, con Rai Cinema - Lo chiamavano Jeeg Robot
- 21uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce Cinecittà, Rai Cinema e Les Films d'Ici con Arte France Cinéma - Fuocoammare
- Archimede e Rai Cinema - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- Paolo Bogna, Simone Isola e Valerio Mastandrea per Kimera Film, con Rai Cinema e Taodue Film, produttore associato Pietro Valsecchi, in collaborazione con Leone Film Group - Non essere cattivo
- Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori per Indigo Film - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore attrice protagonista
- Ilenia Pastorelli - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Paola Cortellesi - Gli ultimi saranno ultimi
- Sabrina Ferilli - Io e lei
- Juliette Binoche - L'attesa
- Valeria Golino - Per amor vostro
- Anna Foglietta - Perfetti sconosciuti
- Àstrid Bergès-Frisbey - Alaska
Migliore attore protagonista
- Claudio Santamaria - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Luca Marinelli - Non essere cattivo
- Alessandro Borghi - Non essere cattivo
- Valerio Mastandrea - Perfetti sconosciuti
- Marco Giallini - Perfetti sconosciuti
Migliore attrice non protagonista
- Antonia Truppo - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Piera Degli Esposti - Assolo
- Elisabetta De Vito - Non essere cattivo
- Sonia Bergamasco - Quo vado?
- Claudia Cardinale - Ultima fermata
Migliore attore non protagonista
- Luca Marinelli - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Valerio Binasco - Alaska
- Fabrizio Bentivoglio - Gli ultimi saranno ultimi
- Giuseppe Battiston - La felicità è un sistema complesso
- Alessandro Borghi - Suburra
Migliore autore della fotografia
- Peter Suschitzky - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- Michele D'Attanasio - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Maurizio Calvesi - Non essere cattivo
- Paolo Carnera - Suburra
- Luca Bigazzi - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore musicista
- David Lang - Youth - La giovinezza (Youth)
- Alexandre Desplat - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- Ennio Morricone - La corrispondenza
- Michele Braga e Gabriele Mainetti - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Paolo Vivaldi con la collaborazione di Alessandro Sartini - Non essere cattivo
Migliore canzone originale
- Simple Song #3 - musica e testi di David Lang, interpretazione di Sumi Jo - Youth - La giovinezza (Youth)
- Torta di noi - musica, testi e interpretazione di Niccolò Contessa - La felicità è un sistema complesso
- A cuor leggero - musica, testi e interpretazione di Riccardo Sinigallia - Non essere cattivo
- Perfetti sconosciuti - musica di Bungaro e Cesare Chiodo, testi e interpretazione di Fiorella Mannoia - Perfetti sconosciuti
- La prima Repubblica - musica, testi e interpretazione di Checco Zalone - Quo vado?
Migliore scenografo
- Dimitri Capuani e Alessia Anfuso - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- Maurizio Sabatini - La corrispondenza
- Massimiliano Sturiale - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Giada Calabria - Non essere cattivo
- Paki Meduri - Suburra[3]
- Ludovica Ferrario - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore costumista
- Massimo Cantini Parrini - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- Gemma Mascagni - La corrispondenza
- Mary Montalto - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Chiara Ferrantini - Non essere cattivo
- Carlo Poggioli - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore truccatore
- Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi d'Andrea e Leonardo Cruciano - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- Enrico Iacoponi - La corrispondenza
- Giulio Pezza - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Lidia Minì - Non essere cattivo
- Maurizio Silvi - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore acconciatore
- Francesco Pegoretti - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- Elena Gregorini - La corrispondenza
- Angelo Vannella - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Sharim Sabatini - Non essere cattivo
- Aldo Signoretti - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore montatore
- Andrea Maguolo, con la collaborazione di Federico Conforti - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Jacopo Quadri - Fuocoammare
- Consuelo Catucci - Perfetti sconosciuti
- Patrizio Marone - Suburra
- Cristiano Travaglioli - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore fonico di presa diretta
- Angelo Bonanni - Non essere cattivo
- Maricetta Lombardo - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- Valentino Giannì - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Umberto Montesanti - Perfetti sconosciuti
- Emanuele Cerere - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliori effetti digitali
- Makinarium - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
- EDI - Effetti Digitali Italiani - Game Therapy
- Chromatica - Lo chiamavano Jeeg Robot
- Visualogie - Suburra
- Peerless - Youth - La giovinezza (Youth)
Miglior documentario di lungometraggio
- S is for Stanley - Trentanni dietro al volante per Stanley Kubrick, regia di Alex Infascelli
- I bambini sanno, regia di Walter Veltroni
- Harry's Bar, regia di Carlotta Cerquetti
- Louisiana (The Other Side), regia di Roberto Minervini
- Revelstoke. Un bacio nel vento, regia di Nicola Moruzzi
Miglior cortometraggio
- Bellissima, regia di Alessandro Capitani
- A metà luce 2016, regia di Anna Gigante
- Dove l'acqua con altra acqua si confonde, regia di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi
- La ballata dei senzatetto, regia di Monica Manganelli
- Per Anna, regia di Andrea Zuliani
Miglior film dell'Unione Europea
- Il figlio di Saul (Saul fia), regia di László Nemes
- 45 anni (45 Years), regia di Andrew Haigh
- Dio esiste e vive a Bruxelles (Le tout nouveau testament), regia di Jaco Van Dormael
- Perfect Day, regia di Fernando León de Aranoa
- The Danish Girl, regia di Tom Hooper
Miglior film straniero
- Il ponte delle spie (Bridge of Spies), regia di Steven Spielberg
- Carol, regia di Todd Haynes
- Il caso Spotlight (Spotlight), regia di Tom McCarthy
- Inside Out, regia di Pete Docter
- Remember, regia di Atom Egoyan
Premio David giovani
- La corrispondenza, regia di Giuseppe Tornatore
- Alaska, regia di Claudio Cupellini
- Gli ultimi saranno ultimi, regia di Massimiliano Bruno
- Non essere cattivo, regia di Claudio Caligari
- Quo vado?, regia di Gennaro Nunziante
Dannazione, questo Jeeg Robot devo ancora vederlo, spero nella distribuzione del 21.
RispondiEliminaEsatto: uscirà in sala il 21, cioè domani sera... sei avvisato! :D
EliminaCapisco la delusione per Non Essere Cattivo ma mi fa davvero piacere che abbiano premiato anche gli attori, soprattutto Santamaria, veramente favoloso, di Jeeg Robot. E' davvero la riprova di una svolta. E posso permettermi di dire una cosa? Si fa tanto gli esterofili ma per una volta i nostri David hanno davvero dimostrato coraggio, dando premi pesanti a pellicole inusuali, che agli Oscar sarebbero state snobbate. Se ci fosse stato un ex equo avrei premiato anche io Borghi, ma va bene così. Sono proprio contenta. Stavolta siamo noi a far vedere agli altri che abbiano il coraggio di osare: quando si è mai visto che un attore di un fantasy, che interpreta un super eroe, vince un premio come migliore attore? Penso sia una cosa più unica che rara. C'è uno snobismo pazzesco verso il genere diciamolo. Come se chi interpreta ruoli del genere recitasse meno bene. Non avrei invece premiato la Pastorelli, meglio sicuramente la Golino. E concludo dicendo: bella serata davvero, di solito era di una sciatteria inaudita: lunga vita a Sky! Scusa il lungo commento e spero si capisca cosa voglio dire eh. Sono un po' entusiasta
RispondiEliminaTi dirò... a me "Jeeg Robot", come sai, è piaciuto molto, ma il premio a Santamaria lo trovo esagerato, così come quello alla Pastorelli. E questo perchè nelle rispettive cinquine c'era sicuramente di meglio. Però, come dici te (e mi trovi d'accordissimo) è chiaro che è stata una precisa scelta della giuria quella di premiare un film così innovativo e "fresco", per imporre una svolta e riconoscere i giusti meriti a una pellicola e a una produzione "di genere" che finalmente ha trovato lo spezio che merita (e che in effetti finora era sempre stato trattato con sufficienza). Quindi, tutto sommato va bene così :)
EliminaUn regalo a Medusa, la ragion di stato vince sempre in Italia. Se proprio Medusa doveva essere, meglio Sorrentino!!
RispondiEliminaQuoto in pieno! In effetti tra "Youth" e "Perfetti Sconosciuti" mille volte meglio il primo: Sorrentino, pur "tirandosela" molto, è un Autore con la A maiuscola. Ma, come ho scritto sopra, quest'anno nella giuria ha prevalso la volontà di premiare un cinema "nuovo", o quantomeno riportato alla luce dopo decenni di immobilità. E certo premiare di nuovo uno come Sorrentino non rappresentava una grande discontinuità rispetto al passato...
EliminaIn effetti sì...
Eliminanon ho visto la cerimonia, ma su sky la stanno dando a spronbattuto, quindi penso che potrei recuperarlo...
RispondiEliminae poi Cattelan mi piace un sacco!
A me invece Cattelan proprio non va giù... :) ma aldilà di questo (e delle sue gaffes) la serata è stata comunque di buon livello, nulla a che vedere con le imbarazzanti edizioni Rai degli anni passati (con Ruffini che urla "bella topa" alla Loren!)
Eliminabeh aspetto la settimana prossima e lo recupero, spiacente di non averne individuato il potenziale... e speriamo questo fine settimana il clima sia davvero brutto come dicono, così ci vado almeno due altre volte, oltre lunedì
RispondiEliminaMa parli di "Jeeg Robot" o "Perfetti Sconosciuti"? In ogni caso questo weekend è abbastanza denso di uscite interessanti (vedi il mio post di oggi). Buona visione!!
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