Johnny Depp, irriconoscibile, in "Black Mass" |
BLACK MASS
(di Scott Cooper, Usa 2015)
Dopo la première veneziana ecco arrivare in sala questo robusto gangster-movie di stampo classico e piuttosto prevedibile (ma anche ben diretto e ancor meglio recitato) la cui unica star (Johnny Depp) si ricorda finalmente di essere un attore: invecchiatosi per esigenze di scena, con calvizie e pancetta, Depp riesce a smarcarsi per una volta dai Pirati dei Caraibi per interpretare un ruolo da "cattivo", risultando più che convincente.
livello di aspettativa: ★★★☆☆
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LIFE
(di Anton Corbijn, Canada 2015)
Nel sessantesimo anniversario della scomparsa di James Dean, un film prova a scavare nella genesi del Mito riportando alla luce un episodio poco conosciuto al grande pubblico, ovvero i dieci giorni trascorsi da Dean in compagnia del fotografo Dennis Stock, incaricato di confezionare un servizio su di lui per la celebre rivista Life. Sarà l'occasione per conoscere meglio e mettere a nudo un attore che diventerà icona suo malgrado. Con Robert Pattinson, Dane De Haan e la nostra Alessandra Mastronardi.
livello di aspettativa: ★★★★☆
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THE PROGRAM
(di Stephen Frears, Gb 2015)
Tutte le bugie di Lance Armstrong, il ciclista più famoso e vincente del nuovo millennio, poi sprofondato nella jungla del doping. L'anno scorso alla Mostra di Venezia era uscito uno splendido documentario sul tema (intitolato appunto The Armstrong Lies, diretto da Alex Gibney) purtroppo mai uscito in Italia. Ora Stephen Frears prova a costruirci sopra una fiction, con Ben Foster nel ruolo di protagonista. Ci si attende un buon film d'inchiesta, magari ironico e caustico nello stile del regista inglese.
livello di aspettativa: ★★★☆☆
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(di Nabil Ayouch, Marocco 2015)
Quattro prostitute ritratte nella loro quotidianità, quattro donne in cerca d'affetto, ripudiate dalle loro famiglie e puro oggetto di passatempo per i nababbi cui offrono i loro corpi. Quattro donne sole, capaci di aiutarsi e sostenersi l'una con l'altra in una Marrakesh città-simbolo del sesso a pagamento e specchio delle enormi contraddizioni del proprio paese.
Film esplicito e vitale, senza alcun filtro, che cattura proprio per spontaneità e coraggio.
livello di aspettativa: ★★★★☆
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JANIS
(di Amy Berg, Usa 2015)
Ennesimo documentario a sfondo musicale, questa volta sulla vita movimentata di Janis Joplin, icona del rock e dell'emancipazione femminile nei turbolenti anni '70. Con la speranza che la regista Amy Berg sappia portare sul grande schermo qualcosa di più di una pura e semplice biografia... lo merita il personaggio e lo meritano anche pubblico e fans.
livello di aspettativa: ★★☆☆☆
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ESCONO ANCHE:
HOTEL TRANSILVANIA 2 (di Genndi Tartakovskij,Usa 2015)
POLI OPPOSTI (di Max Croci, Italia 2015)
REVERSAL (di Josè Manuel Cravioto, Usa 2015)
Janis mi ispira parecchio, come Black Mass e Much Loved! Vedremo se saranno un fiasco o meno!
RispondiEliminaCiao Kate! Benvenuta da queste parti... "Much Loved" lo consiglio un po' a tutti perchè è uno dei pochi film sul mondo arabo "dalla parte delle donne", e solo per questo meriterebbe la visione. Anche Janis è un bel ritratto femminile: se lo vedi fammi sapere che ne pensi, mi fanno sempre piacere le opinioni dei lettori!
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