(id.)
di Giuseppe M. Gaudino (Italia, 2015)
con Valeria Golino, Alessandro Giannini, Massimiliano Gallo, Salvatore Cantalupo
durata: 110 minuti
★★★★☆
Erano ben diciotto anni che Giuseppe Gaudino non tornava a dirigere un film di finzione, e sinceramente è un vero peccato che abbia impiegato così tanto tempo: Per amor vostro è stato nettamente il miglior film italiano visto al Lido ed anche l'unico ad aver vinto un premio importante (con la meritata Coppa Volpi andata alla sua splendida protagonista, Valeria Golino), e vorremmo vederne più spesso di pellicole così viscerali, debordanti, sanguigne, appassionate e dolorose come la realtà sociale che descrivono: quella di una Napoli bella e dannata, generosa e cafona, piena di contraddizioni e raccontata senza ruffianismi e lacrime a comando...
E' proprio il Vesuvio, infatti, a fare da sfondo a questa storia tutta partenopea, in particolar modo quella di Anna, madre e moglie dalla vita grigia e senza sussulti, divisa tra la precarietà lavorativa e un marito violento in combutta con la camorra, nonchè una madre anziana e il rimorso verso l'amico del cuore cui ha "soffiato" l'impiego che potrebbe garantirle un minimo di stabilità. E il grigiore di questa quotidianetà viene ben rappresentato dalla fotografia in bianco e nero del film, che si colora soltanto per pochi attimi: quelli in cui Anna si sporge dal balcone e vede il mare azzurro, l'unico elemento davvero rasserenante della sua vita senza veri orizzonti. Anna è una donna schiacciata dalle responsabilità e dalle proprie paure, e solo quando (finalmente) le si presenta la possibilità di "svoltare" davvero, grazie all'agognato "posto fisso" come suggeritrice televisiva, troverà la forza di essere se stessa, a dispetto di tutto.
Gaudino è bravissimo a "pitturare" letteralmente il suo film con pennellate di colore che simboleggiano la progressiva emancipazione della protagonista dalla gabbia mentale e culturale in cui era soffocata, che potranno anche sembrare eccessivamente kitsch allo spettatore con occhio più "critico" ma che, a mio modo di vedere, sono perfette per rappresentare la cultura e il popolo napoletano, esuberante nei modi e sgargiante nell'apparire, che mescola amabilmente sacro e profano, ordine e caos, elementi "violenti" e contrastanti tra loro, ottimamente "umanizzati" nella figura di Anna, resa indimenticabile dalla bravura di una Valeria Golino davvero mai così bella e convincente (davvero tanto di cappello a questa splendida cinquantenne che si mette in bacheca una seconda Coppa Volpi, a trent'anni di distanza dalla prima!).
Sarebbe tuttavia un errore attribuire la riuscita del film esclusivamente alla performance della sua attrice principale. Per amor vostro è frutto un lavoro stilisticamente raffinato, accuratissimo, con tantissimi rimandi (più o meno voluti) al grande cinema italiano del passato: ci sono echi di Rossellini (la fuga d'amore di Anna alla solfatara), Visconti, Antonioni, merito di un regista che non ha alcuna paura a mescolare il vecchio col nuovo, in nome di una napoletanità orgogliosamente (e giustamente) esibita. Film visionario, immaginifico, per nulla scontato malgrado l'argomento non proprio originale, la cui forza sta anche nel messaggio che trasmette: bisogna vivere e non sopravvivere, bisogna avere la forza di scegliere e buttarsi, senza lasciarsi andare all'ignavia e senza lasciar scorrere il Tempo, che scorre sempre fin troppo veloce...
sicuramente farò in modo di vederlo...
RispondiEliminala Golina si rivela per la meravigliosa attrice che è, anche fuori casa...
Una grande attrice in un gran bel contesto. Film consigliatissimo!
EliminaBellissima recensione, Sauro. Anche a me è piaciuto davvero tantissimo.
RispondiEliminaGrazie! Sono contento che ti sia piaciuto... e pensare che a Venezia in molti hanno fischiato il premio alla Golino, per il solito incomprensibile astio che accompagna i film italiani. Bah.
EliminaPensavo fosse piaciuto, quasi quasi, solo a me. Visto l'altro ieri e se non l'ho adorato, poco ci mancava. Tecnica, cuore e una Golino immensa. Avrei proposto questo per gli Oscar, non il più provinciale Non essere cattivo - sempre visto in settimana.
RispondiEliminaE' sempre difficile stabilire quale sia il film più adatto per il pubblico e le giurie americane... che il film di Caligari avesse pochissime chance di essere selezionato lo si sapeva fin dall'inizio, ma per una volta diciamo che la volontà di riconoscere un giusto tributo, seppur (troppo) tardivo, a un regista sempre ingiustamente ignorato e sottovalutato ha prevalso, e per una volta (almeno per me) va bene così.
EliminaQuanto a "Per amor vostro", oscar a parte, siamo di fronte a una pellicola affascinante e sanguigna, problematica e impetuosa proprio come la realtà che descrive. Tranquillo, non è piaciuto solo a te: a Venezia lo abbiamo apprezzato moltissimo, e la Coppi Volpi alla Golino è sacrosanta :)
Eh, tu frequenti Venezia. Io parlavo dei quattro commentatori spiantati di Cineblog01, ahahah :-D
EliminaMah, guarda... ti assicuro che lo "spiantato" pubblico di cineblog 01 è spesso molto più competente di altre platee ben più nobili! :)
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