Jennifer Lawrence in "Una folle passione" |
Trovo invece che siano ben altri i film-flop di quest'anno: dall'imbolsito e inguardabile Johnny Depp di Mortdecai, allo sconclusionato melodrammone della Bier, ad altri titoli che magari proprio brutti non sono ma che promettevano molto, molto di più... questa, infatti, è più che altro la classifica delle delusioni.
A voi il giudizio.
1) MORTDECAI (di David Koepp, Usa 2015) ★☆☆☆☆
Il "povero" Johnny Depp ormai non ne imbrocca più una nemmeno per sbaglio... questo Mortdecai è davvero imbarazzante per bruttezza, sciatteria artistica e tecnica, insopportabilità: le continue smorfiette dell'ex-capitano Sparrow sono davvero irritanti, ma va detto che sarebbe ingiusto attribuire a Depp la completa responsabilità dell'insuccesso di un film sbagliato a prescindere e del tutto privo anche di un minimo guizzo, una battuta divertente, un solo motivo per non uscire dal cinema annoiati e stanchi, come effettivamente accade.
2) UNA FOLLE PASSIONE (di Susanne Bier, Usa 2014) ★☆☆☆☆
Della splendida Jennifer Lawrence vorremmo dire sempre tutto il bene possibile, così come della regista Susanne Bier, autrice in patria di pellicole "toste" e coinvolgenti, sempre molto "impegnate". E invece il debutto hollywoodiano della Bier si rivela disastroso, e non basta la presenza dell' "oscarizzata" Jen per salvare un film sconclusionato e sempre involontariamente sopra le righe, che alterna melensaggini ed efferatezze un tanto al chilo, con una trama telefonatissima e un evidente disimpegno di tutto il cast, che si vede lontano un chilometro non credere in ciò che sta facendo. Che brutto scivolone, signora Bier!
3) PEREZ. (di Edoardo De Angelis, Italia 2014) ★☆☆☆☆
L'avvocato Zingaretti squarta un toro (vivo) per recuperare dei diamanti. La sua figlioletta flirta con un boss della camorra ricercato proprio per causa sua. Un mefistofelico pentito di mafia fa il filosofo e cerca di mediare... improponibile "noir all'amatriciana" che si prende sul serio e naufraga nel ridicolo involontario. Lo "Zinga" cerca disperatamente in ogni film di scrollarsi di dosso la maschera opprimente di Montalbano, ma il rimedio è spesso peggiore del male...
4) HUMANDROID (di Neill Blomkamp, Usa 2015) ★☆☆☆☆
Che delusione! Dopo il folgorante esordio con District 9 il sudafricano Blomkamp non riesce più ad essere minimamente all'altezza della sua opera prima... dopo il già deludente (ma ancora dignitoso) Elysium, questo Humandroid (assurdo acronimo italiano in luogo dell'originale Chappie) si rivela una scontata pellicola buonista e banalotta sul tema stra-abusato dell'intelligenza artificiale, qui infarcita di scene violente ed effettacci speciali per tenere alta la tensione. Una bruttissima caduta di stile per un regista che sembra già privo di ispirazione dopo soli tre film!
Scontatissimo e ricattatorio biopic che dovrebbe raccontare la straordinaria vita del fisico Stephen Hawking (ma nel film non c'è traccia delle sue scoperte scientifiche, così come della "teoria" del titolo") ma che in realtà si rileva un edulcorato drammone sentimentale che specula sul dolore dello spettatore infarcendo la sceneggiatura di scene madri e cadute di stile pessimo gusto. Costruito esclusivamente in funzione dell'oscar per Eddie Redmayne (come poi è puntualmente avvenuto, scippandolo al ben più meritevole Michael Keaton)
6) BIG EYES (di Tim Burton, Usa 2014) ★★☆☆☆
E' davvero difficile riconoscere in questa strana storia fatta di imbrogli e liti famigliari lo stile irriverente, stralunato e amabilmente dark di Tim Burton. La confezione è buona, ma la storia non brilla più di tanto e non appassiona mai, complice una certa superficialità nella messinscena che fa apparire tutta l'operazione piuttosto anonima e lontana anni-luce dalle opere migliori di Burton, anche se il film non è da buttare. Ma era lecito aspettarsi ben di più.
7) IL RAGAZZO INVISIBILE (di Gabriele Salvatores, Italia 2015) ★★☆☆☆
A volte il coraggio non basta... e Gabriele Salvatores ne ha avuto davvero tanto nel realizzare questo "fantasy" italiano che strizza l'occhio al pubblico degli adolescenti adescandolo attraverso un supereroe-bambino che sfrutta l'invisibilità per farsi accettare dai compagni. Peccato però che gli scarsi mezzi a disposizione ne abbiano inevitabilmente condizionato la riuscita, dagli effetti speciali girati evidentemente in economia e una trama che nell'ultima mezz'ora mette troppa carne al fuoco (ma forse non c'erano soldi a sufficienza per svilupparla ancora). Non inguardabile, ma spesso le buone intenzioni non salvano un film.
Meritatissimo il flop di Humandroid: non mi sono mai annoiato così tanto guardando un film di fantascienza!
RispondiEliminaIn effetti, in proporzione alle attese, è forse il film più deludente dell'anno.
Eliminacondivido
RispondiEliminanon posso pronunciermi su 50 SHADESecc perché non l'ho visto
MORTDECAI è candidato al premio CHIAVICA 2015 (anche se martedì uscirà LEFT BEHIND che potrebbe sorpassarlo in chiavicaggine)
Certo la presenza di Nicolas Cage in un film del genere è decisamente inquietante! ;)
EliminaAnche se credo la bruttezza di Mortdecai difficilmente potrà essere battuta.
Non li ho visti tutti, ma con La Teoria Del Tutto sei stato cattivissimo.
RispondiEliminaNon sarà il filmone del secolo ma è ben confezionato, sicuramente il fatto che fosse confezionato di proposito per gli oscar non l'ha aiutato. Potevano osare di più, questo sì.
Io l'ho trovato insopportabile, ma ovviamente è questione di gusti... quello che più mi ha disturbato è il ritratto molto parziale della figura di Hawking, ridotto a una macchietta, con un protagonista talmente ricattatorio nel ruolo da guadagnarsi un oscar immeritatissimo.
EliminaVisto, per fortuna, solo Humandroid.
RispondiEliminaStessa cocente delusione
Vedo che c'è quasi un plebiscito per "Humandroid"... ed era scontato: dopo "District 9" era lecito e doveroso aspettarsi ben di più da un regista che ha esaurito le idee dopo appena due film (del resto anche "Elysium" non era che la versione "commerciale", "hollywoodianizzata del film precedente). Peccato.
EliminaNon so se Humandroid sia il più brutto non avendo visto molti degli altri, di sicuro è un film insopportabile! Oltre che banalmente irritante nei confronti dello spettatore, visto che lo ricatta praticamente in ogni scena con il pretsto stra-abustao del robot bambino: ridateci Spielberg e il suo AI !
RispondiEliminaIdem come sopra, cara Scarlett!
Eliminanon ne ho visto nemmeno uno e a quanto pare ho fatto bene!
RispondiEliminaDirei proprio di sì! :)
EliminaGrazie! :)
RispondiEliminaFortunatamente ogni mio pregiudizio sui film da te citati aveva fondamento e non me ne pento di essermeli persi.
RispondiEliminaBig Eyes è davvero di un irriconoscibile e spento Tim Burton, mentre quel La teoria del tutto, pur trovandolo molto ruffiano e molto poco approfondito su di un personaggio di cui volevamo sapere ben altro, è sì una delusione ma non delle peggiori. Si tratta per entrambi più di diludendi che di flop.
E' vero, in questa classifica ho mischiato film brutti e film deludenti (che non necessariamente vuol dire che siano brutti...) ma per me pari sono, perchè il mio metro di giudizio sono esclusivamente le sensazioni che (NON) mi trasmettono. Per questo ho assegnato una sola stellina a "La teoria del tutto": film che certo non è sciatto come "Mortdecai" ma che ho trovato, se possibile, perfino più insopportabile per lo stile ricattatorio e falso con cui è stato costruito. E l'immeritatissimo oscar a Redmayne ha fatto il resto ;)
Eliminagrazie per il post ... io amo ogni pubblicazione .
RispondiEliminaComplimenti ....
Baci
Grazie a te per i complimenti e per essere passato! Quando vuoi io sono qui!
EliminaHai proprio ragione Sauro, Depp non azzecca un film da anni: “Transcendence”, “The Lone Ranger”, “The Rum Diary”, il quasi inedito “Lucky Them”… Poco meglio “Dark Shadows”, ma sotto gli standard. E ora questo “Mortdecai”, che per fortuna ho dribblato. In realtà dei 7 flop da te segnalati ne ho visto solo uno, cioè “Big Eyes” (che personalmente non ho trovato così disastroso, anche se strappa una sufficienza o poco più). Anche Burton pare un po’ appannato. Mi dispiace poi per la sempre ottima Jen, tra film sbagliati (“Hates – House at the and of the street”) e altri che mi ispirano poco e che rimando a data da destinarsi (quello della Bier più “Hunger Games”), mentre sono un fan della saga di “X-men”. Speriamo torni presto il suo fiuto professionale, anche se lei meriterebbe sempre la visione! Tra i fiaschi stagionali mi tornano in mente il pessimo “Soldato semplice” di Cevoli e “Maraviglioso Boccaccio” dei Taviani, l’ultima fatica di Aldo Giovanni e Giacomo (e degli spettatori) “Il ricco, il povero e il maggiordomo” (che qualcuno vuole farci passare come successo al botteghino, sorvolando sul fatto che, nonostante tutto, è il loro peggior incasso, più basso anche de “Il cosmo sul comò”), il fantascientifico “Under the skin” e il recente “Poltergeist”. Ciao (P.S. ho ripostato il commento dopo aver aggiornato il profilo)
RispondiEliminaCiao Alex,
EliminaIn effetti, come ho scritto anche sopra, il film di Burton è più deludente che brutto: non è inguardabile ma è un film talmente piatto e senza spina dorsale che pare impossibile che sia suo. L'inserimento in classifica è dovuto a questo.
Quanto alla bella Jennifer Lawrence, beh... ti dico che per me (ma solo per me e pochi altri, vabbè) l'ultimo "Hunger Games" è un ottimo film, il migliore dei tre visti finora, di sicuro il più adulto e il meno commerciale. Non ho visto il film dei Taviani e ti credo in parola, mentre devo parzialmente dissentire su quanto hai scritto riguardo Aldo, Giovanni e Giacomo: è vero, qualitativamente è il film peggiore tra tutti quelli che hanno girato, ma quasi 13 milioni di euro guadagnati non si possono definire "un insuccesso"... gli incassi vanno comparati con la media stagionale e con la crisi economica in atto: quest'anno per la prima volta da tempo immemore nessun film ha superato i 20 milioni di euro, indice di un momento particolare del mercato. Se ti va, leggi pure quello che ho scritto sugli incassi della stagione nel post dedicato: ne parlerò volentieri!