Comunque vada, sarà un successo. Perdonate la frase fatta e la banalità, ma è proprio così: l' 87.ma Notte degli Oscar (che si terrà domenica prossima) si presenta come una delle edizioni qualitativamente migliori degli ultimi anni. Poche volte come quest'anno, infatti, il livello dei film in gara è davvero notevole: Birdman, Boyhood, Grand Budapest Hotel, American Sniper, Whiplash, sono le pellicole che verosimilmente si contenderanno i premi più importanti. E, oggettivamente, sono davvero i migliori film visti in questa stagione... esclusioni clamorose infatti non ce ne sono, e per i giurati sarà davvero difficile scegliere (che bello avere questi problemi di abbondanza!). Mai come stavolta infatti il pronostico (soprattutto per il miglior film) è davvero incerto, il che garantisce assoluto pathos all'apertura delle buste.
Qui di seguito, come ogni anno, ecco il mio post-fiume con i miei pronostici e le mie speranze: se avete la pazienza di leggere (e soprattutto di commentare e dire la vostra!) ci divertiremo insieme a disquisire sulla notte più magica per ogni cinefilo. Vi aspetto!
MIGLIOR FILM
Sarà un testa a testa fino all'ultima scheda, e su questo sono tutti d'accordo: tra Boyhood e Birdman le distanze sono davvero minime e quest'anno l'oscar più importante si deciderà probabilmente per un pugno di voti... difficile dire chi la spunterà, anche perchè si tratta di due film entrambi belli e importanti in egual misura, ma diversissimi tra loro. Anzi, potremmo dire quasi opposti: Boyhood è un film emozionante, che prende al cuore, che parte da un progetto folle e affascinante (riunire lo stesso cast per dodici anni, una volta l'anno, al fine di documentare la crescita di un bambino e la splendida 'normalità' della vita) e che punta tutto sull'aspetto sentimentale e sociale della storia che racconta. Personalmente è il mio preferito, ma questo conta poco.
Birdman invece è un film 'autoriale', sofisticato, pieno di virtuosismi registici (girato per intero in un unico, infinito piano sequenza), che esplora dal di dentro il mondo dello spettacolo e i suoi scheletri nell'armadio. Argomento certo non nuovo, ma trattato magnificamente. E' un film impeccabile, cerebrale, cui forse manca l'ultimo scatto per ergersi a capolavoro ma che piace molto all'Academy. E che nei pronostici si fa preferire per un'incollatura...
Tra gli altri candidati, poche chances per il delizioso Grand Budapest Hotel di Wes Anderson (ma per un regista così raffinato e 'alternativo' è già un successo aver preso ben otto candidature), mentre farei molta attenzione ad American Sniper di Clint Eastwood: due mesi fa nessuno gli dava credito (le prime recensioni americane sono state pessime) ma poi, tra lo stupore generale, è diventato un'autentica macchina da soldi: incassi strepitosi, grande partecipazione del pubblico, enorme impatto mediatico (proprio in questi giorni si sta celebrando il processo all'assassino di Kyle). Probabilmente non vincerà, ma dovesse esserci una 'sorpresona', io mi gioco proprio il vecchio Clint.
Restano tre film biografici (La teoria del tutto, The Imitation Game, Selma), che faranno valere le loro carte soprattutto sul fronte attoriale, e il sorprendente Whiplash, il classico film indipendente (ma poi nemmeno tanto) che piace moltissimo all'Academy. Parecchi elogi ma (prevedo) poche statuette. Staremo a vedere.
VINCERA': BIRDMAN
IL MIO PREFERITO: BOYHOOD
MIGLIOR REGIA
Ancora lotta a due tra i 'soliti noti': Richard Linklater e Alejandro Gonzalez Inarritu si giocano l'oscar sul filo di lana, ma qui il vantaggio del regista messicano appare più netto. Birdman, come si diceva, è un film stilisticamente perfetto e deve molto alla regìa di Inarritu, qualitativamente superiore a quella di Boyhood. L'Academy poi ci ha messo parecchio del suo escludendo dalla cinquina Clint Eastwood (forse il rivale più pericoloso), mentre sono pressochè a zero le speranze di Morten Tyldum e Wes Anderson (rispettivamente per The Imitation Game e Grand Budapest Hotel). Menzione speciale invece per Bennett Miller e il suo Foxcatcher: è risaputo che l'Academy non ama le pellicole a sfondo sportivo, ma sono pronto a scommettere che il film sarà una bomba (come del resto lo era stato anche il sottovalutatissimo L'arte di vincere).
VINCERA': ALEJANDRO GONZALEZ INARRITU (BIRDMAN)
IL MIO PREFERITO: ALEJANDRO GONZALEZ INARRITU (BIRDMAN)
MIGLIOR ATTORE
E' risaputo che l'Academy ha un debole per la malattia, le trasformazioni fisiche, i ruoli 'estremi' e edulcorati. Ragion per cui vedo purtroppo favorito (e sottolineo purtroppo!) l'Eddie Redmayne de La teoria del tutto, forte (si fa per dire) di un'interpretazione 'ad effetto' e sopra le righe in un film di notevole bruttezza. Perchè tanto rammarico? Perchè con tutta probabilità strapperà l'oscar a Michael Keaton, che in Birdman è semplicemente straordinario per mestiere e immedesimazione. Inarritu ha costruito addosso a Keaton un ruolo crudele e parziamente autobiografico, che gli ha rilanciato la carriera e lo ha consacrato come grande attore (esattamente come cerca di fare nel film). Dispiacerebbe molto vederlo sconfitto da un ragazzino brufoloso e sepolto da chili di trucco, in una pellicola che non rende affatto giustizia alla figura di Stephen Hawking, ma tant'è: l'Academy ha le sue regole non scritte e le conosciamo bene. Riguardo gli altri, Bradley Cooper dovrà accontentarsi ancora una volta della nomination (la terza in tre anni), mentre per Steve Carell e Benedict Cumberbatch la presenza al Dolby Theatre è già motivo di soddisfazione. Parlando degli assenti, invece, assurda l'esclusione di Tom Hardy, che nel claustrofobico Locke incantò la platea veneziana (e non solo).
VINCERA': EDDIE REDMAYNE (LA TEORIA DEL TUTTO)
IL MIO PREFERITO: MICHAEL KEATON (BIRDMAN)
MIGLIOR ATTRICE
Idem come sopra, solo che stavolta si cade in piedi: la Julianne Moore malata precoce di Alzheimer in Still Alice non ha praticamente rivali, con la differenza che in questo caso la statuetta è pienamente meritata: per la bellissima Julianne è il degno coronamento di una carriera prestigiosa e piena di grandi interpretazioni. Ma non si tratta affatto di un oscar 'alla carriera': In Still Alice la 'rossa' più famosa del cinema hollywoodiano è bravissima nel conferire al suo personaggio una dimensione sobria e rispettosa del dolore (l'esatto contrario del già citato Redmayne) e merita ampiamente la vittoria, con buona pace della 'perfida' Rosamunde Pike di Gone Girl, unica rivale in grado di darle fastidio (ma non accadrà). Meritata anche la nomination a Marion Cotillard nel dardenniano Due giorni, una notte, mentre candidature solo 'riempitive' quelle di Felicity Jones e Reese Whiterspoon.
VINCERA': JULIANNE MOORE (STILL ALICE)
LA NOSTRA PREFERITA: JULIANNE MOORE (STILL ALICE)
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
J.K. Simmons, mefistofelico, rude, fascinoso insegnante di musica in Whiplash ha già vinto il Golden Globe e si appresta a fare il bis: del resto ogni anno il cinema 'indie' porta a casa qualcosa (per gentile concessione dell'Academy) e la statuetta a questo bravissimo caratterista ormai non più giovanissimo (una di quelle 'facce' che sei sicuro di aver visto mille volte ma non ricordi mai dove...) è il giusto riconoscimento ad una carriera intera, tra l'altro meritatissimo. L'unico avversario potrebbe essere un altro decano, l' 83enne Robert Duvall (alla settima nomination) magistrale e carismatico in The Judge. In caso di trionfo su tutta la linea di Boyhood, anche Ethan Hawke potrebbe dire la sua (ma francamente ci credo poco), e lo stesso discorso vale per Ed Norton se a vincere fosse Birdman. Mentre praticamente zero sono le speranze per il pur bravo Mark Ruffalo (nominato per Foxcatcher)
VINCERA': J.K. SIMMONS (WHIPLASH)
IL MIO PREFERITO: J.K. SIMMONS (WHIPLASH)
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Qui proprio non c'è storia: i bookmakers quotano Patricia Arquette praticamente alla pari, vale a dire sicura vincitrice. Ed è giusto così: in Boyhood l'abbiamo vista crescere, invecchiare, gioire, piangere, appesantirsi, esattamente come una persona 'normale'. Molto più naturale e convincente, tra l'altro, del suo partner filmico Ethan Hawke. Grande interpretazione, l'oscar ci sta tutto. Senza una vittoria così 'annunciata' magari Emma Stone, bravissima in Birdman, avrebbe potuto dire la sua... ma per la bella Emma ci saranno senz'altro altre occasioni. Sorvoliamo invece per carità di patria sulla diciannovesima (dico diciannovesima!) nomination per Meryl Streep, cui ormai l'Academy candiderebbe anche se leggesse le estrazioni del lotto: non se ne può davvero più... mentre per Laura Dern il fatto di essere tra le cinque migliori attrici dell'anno è già una bella soddisfazione (a 23 anni di distanza dalla nomination per Rosa Scompiglio e i suoi amanti, quasi un record!). Inspiegabile, invece, pur con tutto il bene che le voglio, la candidatura di Keira Knightley per The Imitation Game...
VINCERA': PATRICIA ARQUETTE (BOYHOOD)
LA MIA PREFERITA: PATRICIA ARQUETTE (BOYHOOD)
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Questa è una delle categorie più importanti per gli oscar, in quanto è quella che premia necessariamente la qualità e, soprattutto, la creatività dei writers. Ed è anche quella in cui, tradizionalmente, i membri dell'Academy votano molto più 'liberi', con minori condizionamenti rispetto agli altri premi. Ragion per cui, fermo restando che per me Birdman rimane il favorito, c'è la possibilità non proprio remota (e auspicabile, direi) di una meritata vittoria per Wes Anderson e il suo Grand Budapest Hotel, che ha proprio nello script particolarissimo e raffinato uno dei suoi punti di forza. Lo spero vivamente. Mentre invece la vittoria per Richard Linklater potrebbe arrivare solo in caso di premi 'a pioggia' per Boyhood (e la vedo difficile). Solo riempitive (ma meritatissime) le nomination a Foxcatcher e Lo Sciacallo.
VINCERA': ALEJANDRO GONZALEZ INARRITU (BIRDMAN)
IL MIO PREFERITO: WES ANDERSON (GRAND BUDAPEST HOTEL)
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Qui l'Academy ha una piccola possibilità di dimostrare di essere diventata davvero meno 'conservatrice' e più coraggiosa di un tempo, diciamo più aperta al cambiamento... può farlo facendo vincere la statuetta per il miglior adattamento a Whiplash, e sarebbe davvero una bella boccata di aria fresca. Altrimenti il premio andrà a The Imitation Game: non sarebbe scandaloso, però perderebbe un'occasione, esattamente come nel caso di successo di American Sniper. Poi ci sarebbe la nomination 'bella e impossibile', vale a dire quella per Vizio di Forma, l'ultimo film di Paul Thomas Anderson (esce in questo weekend) tratto dal romanzo omonimo dello scrittore-cult Thomas Pynchon. Ma sperare in una vittoria è davvero utopia. Infine, l'indegna candidatura per il patinatissimo e ricattatorio La teoria del tutto: dovesse vincere, mi arrabbio davvero!
VINCERA': DAMIEN CHAZELLE (WHIPLASH)
IL MIO PREFERITO: DAMIEN CHAZELLE (WHIPLASH)
GLI ALTRI PREMI
Nelle altre categorie, dando per scontata la vittoria de Il sale della Terra tra i documentari e, soprattutto, di Boyhood per il montaggio (non possono non farlo vincere!), si annuncia una bella lotta tra i cartoni animati (con Big Hero 6 in pole position, malgrado gli incassi non proprio stratosferici) e per il miglior film straniero (con il polacco Ida in leggero vantaggio su Leviathan). Per il resto, il poco considerato Interstellar dovrebbe vincere almeno il premio per gli effetti speciali visivi, mentre per Grand Budapest Hotel qualcosa tra colonna sonora, fotografia e trucco potrebbe saltar fuori. Tra i costumisti invece troviamo l'unica nomination italiana: per la settantenne Milena Canonero (candidata anch'essa per Grand Budapest Hotel e già vittoriosa tre volte in passato per Barry Lindon, Momenti di Gloria e Marie-Antoinette) ci sono ottime possibilità di fare poker.
ragazzino brufoloso? oddei...Redmayne praticamente recita solo con chi occhi per tutto il film, è quella la grandezza della sua prova, e se dovesse vincere se lo meriterebbe alla grande! Ma tu mi definisci il suo film di rara bruttezza quindi viviamo proprio in due galassie lontane :D
RispondiEliminaSì, mondi lontanissimi... cantava Battiato :) a me, come sai, 'La teoria del tutto' proprio non è andato giù. Ma molti l'hanno amato e li rispetto, ci mancherebbe. Quello su cui però insisto è la qualità dell'interpretazione: per me fare il malato, l'handicappato, l'idiot-savant al cinema è molto più facile che interpretare ruoli da persone 'normali' e tormentate. Perchè reciti sempre sopra le righe, sono ruoli 'ad effetto' che il pubblico segue con interesse quasi morboso, ma spesso e volentieri si guarda più il personaggio che l'attore. Redmayne si contorce e e si divincola sulla sedia a rotelle, ma la prestazione dolente, intima, nevrotica di Keaton secondo me vale mille volte di più.
Eliminaio ai pronostici penserò domenica a colazione, in riunione plenaria con la bradipa...
RispondiEliminaDomattina sarò da te, allora! :)
Eliminaazzardo: BOYHOOD, LINKLATER, KEATON, MOORE, DUVALL e ARQUETTE
RispondiEliminae MILENA CANONERO peri costumi (tre Hurrà per Milena!!!!)
Arquette e Canonero direi abbastanza sicuri: gli altri sono effettivamente azzardi... vedremo!
EliminaMe ne mancano ancora un po', per ora i miei preferiti sono Birdman e American Sniper. Tra Julianne Moore e Rosamund Pike premierei quest'ultima, almeno per cambiare genere e non esaltare sempre le situazioni drammatiche :)
RispondiEliminaSe non ci fosse la Moore, Rosamunde Pike vincerebbe a mani basse. Però in questa occasione non me la sentirei di premiarla, perchè l'interpretazione sofferta, misurata e non ricattatoria della Moore per me vale di più. Su 'American Sniper' con me sfondi una porta aperta! :)
EliminaAspetto domenica per svelare i miei pronostici, però ti anticipo che di scelte in comune ne abbiamo parecchie.. che anche l'Academy sarà dalla nostra?
RispondiEliminaSperiamo... :)
EliminaSe il mondo fosse un posto giusto Whiplash dovrebbe vincere ALMENO per attore n.p. (anche un cieco vedrebbe che JK Simmons si merita il premio) e per la sceneggiatura, scritta da Chazelle: un ragazzotto di 30 anni al suo secondo film! E guarda che bombetta che è riuscito a tirar fuori.
RispondiEliminaCredo che Simmons abbia già l'oscar in tasca. E secondo me ci sono ottime possibilità anche per la sceneggiatura di Chazelle: se Whiplash vincesse due oscar sarebbe un risoltato clamoroso! Ma non impossibile...
EliminaNe ho visti troppo pochi per dare un giudizio, ma mi fido ciecamente di quello che scrivi! ;)
RispondiEliminaBrava! ;)
EliminaPer me Birdman tutta la vita. E sugli attori dico Keaton, Moore, Arquette e Duvall!
RispondiEliminaMoore e Arquette sicuri al 99,99%... Duvall non credo, Birdman se la gioca fino alla fine.
EliminaPurtroppo come donna non posso far altro che constatare che ancora una volta, come da troppo tempo accade, le nominations femminili sono di gran lunga inferiori a quelle maschili. Dopo la Moore c'è il vuoto, insomma, mentre tra i maschi la gara è molto aperta. Non capisco (o meglio, capisco ma non sono d'accordo) la tua ironia sulla Streep: è forse la più grande attrice vivente e mi sembra normale che abbia 19 nominations, specie appunto se le sue avversarie sono davvero di basso livello (la knightley??????)
RispondiEliminaSul primo punto hai perfettamente ragione. Non a caso lo ripeto da tempo: a Hollywood i ruoli femminili (soprattutto dopo i fatidici 'anta') sono largamente inferiori (numericamente e qualitativamente) a quelli maschili. Quest'anno la differenza è un po' più smussata (ma solo perchè tra gli uomini non ci sono 'pezzi da novanta' come in passato) però è un dato di fatto.
EliminaRiguardo la Streep, ironia o no, difendo quello che ho scritto: l'Academy, come tutti noi, ha le sue preferenze e le sue fissazioni... la Streep è una di queste. Si può essere più o meno d'accordo che sia la più grande attrice vivente (per me no), però diciannove nominations sono oggettivamente esagerate: vattele a vedere una per una, e ti accorgerai che alcune (molte?) sono davvero generose. Specie in confronto ad altri suoi colleghi e colleghe che, seppur bravissimi, sono stati quasi sempre ignorati. Io almeno la penso così.
Come sai non faccio mai pronostici: ma la tua passione è davvero ammirevole, ogni aspetto questo tuo post per respirare un'atmosfera da vero appassionato di cinema. Buona visione!
RispondiEliminaMauro
Grazie Mauro. Sempre troppo, davvero troppo gentile!
EliminaPurtroppo ne ho visti troppo pochi per fare pronostici, ma concordo con il tuo parere su Birdman che mi è piaciuto davvero molto e su quello di La teoria del tutto che ho ho trovato di una ruffianeria spaventosa. Personalmente premierei Keaton, ma temo che l'academy opterà per Redmayne, più che altro come hai detto anche tu premieranno il ruolo anziché l'attore.
RispondiEliminaSpero anche in qualche riconoscimento per il delizioso Grand Budapest Hotel, almeno per i costumi!
Ciao Mary, direi che siamo completamente in linea con le nostre preferenze: anch'io assegnerei 'd'ufficio' l'oscar a Keaton (interpretazione davvero mostruosa, la sua) ma temo, conoscendo l'Academy, che vedremo Redmayne ricevere la statuetta... ormai sono quasi rassegnato. 'Grand Budapest Hotel' invece dovrebbe vincere diversi oscar tra le categorie tecniche: credo che per scenografie, costumi e trucco non abbia rivali. Vedremo.
EliminaI vincitori di alcune categorie sono sicuri come l'oro (Julianne Moore, Patricia Arquette e lo splendido J.K. Simmons) a mentre Michael Keaton non può ancora cantare vittoria. Non vorrei mai che l'Academy gli preferisse lo smorfieggiante Redmayne. Perderei dei soldi, tra le altre cose.
RispondiEliminaPer il resto tifo spudoratamente Birdman come miglior film (Boyhood è stato un mio grave errore di valutazione) e Inarritu (la sua regia è imbattibile) e anche Anderson pur non avendo ancora visto Vizio di forma che attendo con ansia dato che è uno dei miei registi prediletti. Per la prima volta vedrò la Notte degli Oscar in tv (su Cielo) quindi ti auguro una buona nottata.
Ci sentiamo lunedi mattina con le vittorie ;)
Grazie... ma purtroppo non seguirò in diretta l'intera premiazione: lunedì lavoro e la sveglia suona alle 6.30 :( anch'io tiferò per Keaton, ma ho la sensazione che perderai la tua scommessa: purtroppo credo di conoscere fin troppo bene i gusti dell'Academy in tema di handicap e malattia. D'accordo anche sul premio a Inarritu per la regia e per quelli che consideri 'sicuri'. Ci aggiorniamo a domani sera per i commenti!
EliminaCi provo anch'io
RispondiEliminaBest Picture: Boyhood
Regia: Alejandro G. Iñárritu
Attore protagonista: Michael Keaton (Birdman)
Attrice protagonista: Julianne Moore (Still Alice)
Attore non protagonista: JK Simmons (Whiplash)
Attrice non protagonista: Patricia Arquette (Boyhood)
Original screenplay: Wes Anderson (The Grand Budapest Hotel)
Adapted screenplay: Damien Chazelle (Whiplash)
Film straniero: Ida
Film d'animazione: Song of the Sea
Fotografia: Emmanuel Lubezki (Birdman)
Editing: Boyhood
Sound editing: American Sniper
Sound mixing: Whiplash
Scenografia: The Grand Budapest Hotel
Costumi: The Grand Budapest Hotel
Colonna sonora: Alexandre Desplat (The Grand Budapest Hotel)
Canzone originale: Glory (Selma)
Trucco e parrucco: The Grand Budapest Hotel
Visual Effects: Interstellar
Documentario: The Salt of the Earth
Cortometraggio: Butterlamp
Corto documentario: Joanna
Corto d'animazione: The Bigger Picture
L'anno scorso ne ho presi 14, vediamo se miglioro :)
Un saluto,
Daniele
A parte il miglior film (vedo favorito Birdman, ma il pronostico è davvero sul filo di lana...) sono molto, molto d'accordo con te :) ci aggiorniamo!
EliminaLi hai presi praticamente tutti!
EliminaIo a quota 14 come l'anno scorso :)
Qualche considerazione qua e là.
"Birdman" è un film straordinario, merita ogni premio. Però mi è dispiaciuto molto che abbiano snobbato totalmente "Boyhood", che era il mio personale preferito, più silenzioso e più intimo. Diciamo che mi aspettavo un premio a testa tra miglior film e miglior regia, e quando hanno premiato Iñárritu (meritatissimo) ero quasi convinto per il best picture a Linklater. Nulla di scandaloso comunque, come invece sarebbe stato in caso di vittoria di uno dei biopic. Ma vogliamo parlare del montaggio, negato a "Boyhood"?
Tutto secondo copione per Redmayne, per il quale mi trovi 200% concorde sulla tua opinione. Davvero un peccato per Keaton.
Moore, Simmons e Arquette senza concorrenza (anche se un po' mi spiace per la Pike, che in un'altra annata avrebbe portato a casa il premio).
Non sono d'accordo con la sceneggiatura non originale; molto convenzionale e scelta un po' politica.
Fotografia sacrosanta per Lubezki, che tu sai quanto ammiri dai recenti Malick (la sua mancata statuetta nel 2012 è stata surreale).
"Ida" film praticamente perfetto.
Reparti tecnici totalmente in accordo, con speciale menzione di costumi e trucco e parrucco per "The Grand Budapest Hotel", oltre che per la colonna sonora (per fortuna non andata a Johansson per uno score molto invadente in "The Theory of Everything"). Canzone secondo i piani con commozione generale sulla performance di John Legend.
Scelta "provinciale" se posso permettermi per il documentario: la controversa storia Snowden contro il poetico Wenders.
Come immaginavo il film d'animazione sarebbe andato ad una grande produzione, mentre secondo la mia modestissima opinione il bellissimo "Song of the Sea" e anche "Princess Kaguya" erano alquanto superiori.
A differenza dell'anno scorso, nei corti non ne ho preso neanche uno. Vince il nome e la performance di Sally Hawkins in "A Phone Call", mentre il mio tifo era tutto per il più piccolo "Butterlamp" di Hu Wei. Per nulla d'accordo sul corto documentario, in cui vince "Crisis Hotline" (identica tematica del cortometraggio vincitore nell'altra sezione...) prodotto da HBO, preferito all'indipendentissimo, poetico e visivamente straordinario "Joanna".
I corti d'animazione li ho valutati quasi tutti solo dai trailer, quindi non posso esprimermi.
Nottata comunque divertente! un saluto,
D
E rieccomi qui!
EliminaBeh, direi che concordiamo praticamente su tutto... soprattutto sugli ormai classici 'sfondoni' dell'Academy: succede ogni anno e dobbiamo prenderla con filosofia. Certo però che non premiare Keaton è davvero assurdo! E lo dico a prescindere da come uno valuta la prova di Redmayne: che senso ha premiare (giustamente!) Birdman con tutti i premi più importanti tranne quello per il miglior attore? Keaton è il personaggio-chiave del film, il film gira intorno e lui e non può prescindere da lui. Scelta francamente incomprensibile, esattamente come quella (meno 'appariscente' ma forse anche più scandalosa) di non premiare Boyhood per il montaggio: con tutto il rispetto per Whiplash, Boyhood ha un montaggio che è miracoloso... ma probabilmente la pellicola di Linklater ha scontato lo scarso feeling con i membri dell'Academy.
Grazie mille per il commento!