Eccole dunque le nominations 2015, a mio personalissimo giudizio ben assortite e abbastanza condivisibili, che testimoniano come da un po' di tempo a questa parte ci sia una specie di 'rimescolamento' generazionale all'interno dei giurati dell'Academy, ormai non più dimora esclusiva di attempati vegliardi dalle strette vedute.
I FILM
I FILM
Birdman |
Così succede che a contendersi (verosimilmente) le statuette più prestigiose siano tre film diversissimi tra loro ma certo molto lontani dallo standard del 'filmone' hollywoodiano per eccellenza: in testa per numero di candidature (nove) ci sono il delizioso Grand Budapest Hotel di Wes Anderson (colta e raffinata favola a cavallo tra le due guerre, dalla dichiarata vocazione antimilitarista) e il geniale e surreale Birdman di Alejandro Gonzales Inarritu (storia di un vecchio attore in declino disposto a vendersi l'anima pur di rientrare nel giro). Più indietro con sei nominations (ma tutte quelle più 'pesanti') c'è forse il vero favorito, quel Boyhood di Richard Linklater che ha emozionato il mondo intero con un film folle e unico nel suo genere, girato nell'arco di dodici anni con gli stessi protagonisti e un intento dichiarato: quello di renderci consapevoli della bellezza della vita e della sua splendida ordinarietà...
Boyhood |
GLI ATTORI
Tra gli attori a darsi battaglia saranno soprattutto Michael Keaton, Benedict Cumberbatch e Eddie Redmayne, vale a dire un vecchio marpione mai vittorioso (Keaton, probabile favorito) e due 'giovanotti' provenienti dalle serie tv, 'dettaglio' quest'ultimo tutt'altro che trascurabile: ormai la popolarità passa anche (soprattutto?) da lì. A completare la cinquina l'ottimo Steve Carell (lo aspettiamo trepidanti in Foxcatcher) e il sempre più bravo Bradley Cooper (alla terza nomination consecutiva!): la sua trasformazione fisica e psicologica in American Sniper è semplicemente impressionante... fosse per il sottoscritto, da premiare immediatamente.
LE ATTRICI
Tra le donne invece, in una cinquina come al solito di gran lunga inferiore a quella maschile (ma ormai, purtroppo, a Hollywood è una costante) spicca la bella, brava e perfida Rosamund Pike, moglie spietata e vendicativa in Gone Girl. Le contenderanno la statuetta Julianne Moore, malata di Alzheimer in Still Alice, Marion Cotillard (disoccupata e disperata nel toccante Due giorni, una notte dei Dardenne), Felicity Jones (moglie-coraggio ne La teoria del Tutto) e la 'vagabonda' Reese Whiterspoon di Wild. Piccola polemica: come da tradizione, a Hollywood basta recitare la malattia per meritarsi una nomination: Alzheimer (Moore), distrofia muscolare (Redmayne), disturbi psichici (Cooper), depressione (Cotillard)... ogni patologia è ottima per portarsi a casa un Oscar.
I NON PROTAGONISTI
Patricia Arquette |
GLI ESCLUSI
Detto poi dell'unica nomination italiana, quella della settantenne Milena Canonero per i costumi di Grand Budapest Hotel, è doveroso spendere due parole anche su chi non c'è... come al solito ad ogni tornata di nominations ci sono 'vittime eccellenti', e anche quest'anno non fa eccezione: molti fan di sci-fi lamentano l'assenza dalle categorie più importanti di Interstellar (anche se al sottoscritto il film non ha entusiasmato: giuste comunque le cinque candidature tecniche), inoltre ci si aspettava qualcosa in più anche per Gone Girl e Inerhent Vice dell' 'altro' Anderson (Paul). Personalmente mi dispiace moltissimo anche per la mancata candidatura di Tom Hardy, per me grandioso in Locke, mentre qualcuno (addirittura!) si stupisce per l'assenza di Angelina Jolie (!) tra i registi e di Jennifer Aniston tra le attrici. Ma dico... qualcuno pensava seriamente che potessero avere un minimo di speranza??
TUTTE LE NOMINATIONS
Miglior film
- American Sniper, regia di Clint Eastwood
- Birdman, regia di Alejandro González Iñárritu
- Boyhood, regia di Richard Linklater
- Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel), regia di Wes Anderson
- The Imitation Game, regia di Morten Tyldum
- Selma - La strada per la libertà (Selma), regia di Ava DuVernay
- La teoria del tutto (The Theory of Everything), regia di James Marsh
- Whiplash, regia di Damien Chazelle
Miglior regia
- Alejandro González Iñárritu - Birdman
- Richard Linklater - Boyhood
- Bennett Miller - Foxcatcher
- Wes Anderson - Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- Morten Tyldum - The Imitation Game
Miglior attore protagonista
- Steve Carell - Foxcatcher
- Bradley Cooper - American Sniper
- Benedict Cumberbatch - The Imitation Game
- Michael Keaton - Birdman
- Eddie Redmayne - La teoria del tutto (The Theory of Everything)
Miglior attrice protagonista
- Marion Cotillard - Due giorni, una notte (Deux jours, une nuit)
- Felicity Jones - La teoria del tutto (The Theory of Everything)
- Julianne Moore - Still Alice
- Rosamund Pike - L'amore bugiardo - Gone Girl (Gone Girl)
- Reese Witherspoon - Wild
Miglior attore non protagonista
- Robert Duvall - The Judge
- Ethan Hawke - Boyhood
- Edward Norton - Birdman
- Mark Ruffalo - Foxcatcher
- J. K. Simmons - Whiplash
Migliore attrice non protagonista
- Patricia Arquette - Boyhood
- Laura Dern - Wild
- Keira Knightley - The Imitation Game
- Emma Stone - Birdman
- Meryl Streep - Into the Woods
Migliore sceneggiatura originale
- Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo - Birdman
- Richard Linklater - Boyhood
- Dan Futterman e E. Max Frye - Foxcatcher
- Wes Anderson - Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- Dan Gilroy - Lo sciacallo - Nightcrawler (Nightcrawler)
Migliore sceneggiatura non originale
- Jason Hall - American Sniper
- Graham Moore - The Imitation Game
- Paul Thomas Anderson - Vizio di forma (Inherent Vice)
- Anthony McCarten - La teoria del tutto (The Theory of Everything)
- Damien Chazelle - Whiplash
Miglior film straniero
- Ida, regia di Paweł Pawlikowski (Polonia)
- Mandariinid, regia di Zaza Urushadze (Estonia)
- Leviathan (Leviafan), regia di Andrej Petrovič Zvjagincev (Russia)
- Timbuktu, regia di Abderrahmane Sissako (Mauritania)
- Storie pazzesche (Relatos salvajes), regia di Damián Szifrón (Argentina)
Miglior film d'animazione
- Big Hero 6, regia di Don Hall e Chris Williams
- Boxtrolls - Le scatole magiche (The Boxtrolls), regia di Graham Annable e Anthony Stacchi
- Dragon Trainer 2 (How to Train Your Dragon 2), regia di Dean DeBlois
- Song of the Sea, regia di Tomm Moore
- La storia della principessa splendente (かぐや姫の物語), regia di Isao Takahata
Migliore fotografia
- Emmanuel Lubezki - Birdman
- Robert Yeoman - Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- Ryszard Lenczewski e Lukasz Zal - Ida
- Dick Pope - Turner (Mr. Turner)
- Roger Deakins - Unbroken
Miglior scenografia
- Adam Stockhausen - Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- Maria Djurkovic - The Imitation Game
- Nathan Crowley - Interstellar
- Dennis Gassner - Into the Woods
- Suzie Davies - Turner (Mr. Turner)
Miglior montaggio
- Joel Cox e Gary D. Roach - American Sniper
- Sandra Adair - Boyhood
- Barney Pilling - Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- William Goldenberg - The Imitation Game
- Tom Cross - Whiplash
Migliore colonna sonora
- Alexandre Desplat - Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- Alexandre Desplat - The Imitation Game
- Hans Zimmer - Interstellar
- Gary Yershon - Turner (Mr. Turner)
- Jóhann Jóhannsson - La teoria del tutto (The Theory of Everything)
Migliore canzone
- Everything Is Awesome, musica e parole di Shawn Patterson - The LEGO Movie
- Glory, musica e parole di John Stephens e Lonnie Lynn - Selma - La strada per la libertà (Selma)
- Grateful, musica e parole di Diane Warren - Beyond the Lights
- I'm Not Gonna Miss You, musica e parole di Glen Campbell e Julian Raymond - Glen Campbell: I'll Be Me
- Lost Stars, musica e parole di Gregg Alexander e Danielle Brisebois - Tutto può cambiare (Begin Again)
Migliori effetti speciali
- Dan DeLeeuw, Russell Earl, Bryan Grill e Dan Sudick - Captain America: The Winter Soldier
- Joe Letteri, Dan Lemmon, Daniel Barrett e Erik Winquist - Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie (Dawn of the Planet of the Apes)
- Stephane Ceretti, Nicolas Aithadi, Jonathan Fawkner e Paul Corbould - Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy)
- Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fisher - Interstellar
- Richard Stammers, Lou Pecora, Tim Crosbie e Cameron Waldbauer - X-Men - Giorni di un futuro passato (X-Men: Days of Future Past)
Miglior sonoro
Miglior montaggio sonoro
- American Sniper
- Birdman
- Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate (The Hobbit: The Battle of the Five Armies)
- Interstellar
- Unbroken
Migliori costumi
- Milena Canonero - Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- Mark Bridges - Vizio di forma (Inherent Vice)
- Colleen Atwood - Into the Woods
- Anna B. Sheppard e Jane Clive - Maleficent
- Jacqueline Durran - Turner (Mr.Turner)
Miglior trucco
- Bill Corso e Dennis Liddiard - Foxcatcher
- Frances Hannon e Mark Coulier - Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- Elizabeth Yianni-Georgiou e David White - Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy)
Miglior documentario
- Citizenfour, regia di Laura Poitras
- Alla ricerca di Vivian Maier (Finding Vivian Maier), regia di John Maloof e Charlie Siskel
- Last Days in Vietnam, regia di Rory Kennedy
- Il sale della terra (The Salt of the Earth), regia di Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders
- Virunga, regia di Orlando von Einsiedel
Miglior cortometraggio documentario
- Crisis Hotline: Veterans Press 1, regia di Ellen Goosenberg Kent
- Joanna, regia di Aneta Kopacz
- Nasza klatwa, regia di Tomasz Sliwinski
- La parka, regia di Gabriel Serra
- White Earth, regia di Christian Jensen
Miglior cortometraggio
- Aya, regia di Oded Binnun e Mihal Brezis
- Boogaloo and Graham, regia di Michael Lennox
- La lampe au beurre de yak, regia di Wei Hu
- Parvaneh, regia di Jon Milano
- The Phone Call, regia di Mat Kirkby
Miglior cortometraggio d'animazione
- The Bigger Picture, regia di Daisy Jacobs
- The Dam Keeper, regia di Robert Kondo e Daisuke Tsutsumi
- Winston (Feast), regia di Patrick Osborne
- Me and My Moulton, regia di Torill Kove
- A Single Life, regia di Joris Oprins
Vedo che la pensiamo in maniera simile caro Sauro. Stupisce anche a me leggere di leggere che si lamenta per la mancata nomination come regista alla Jolie: già la ritengo sopravvalutata come attrice, figuriamoci come regista. Sulla Aniston per quanto stia cercando di uscire dalle comedy, per ora regge poco come attrice drammatica e a me piace molto nelle comedy o al massimo nelle commedie agrodolci, però non può andare oltre. Su Gone Girl non saprei, non avendolo ancora visto, ma pensavo di riuscirci settimana prossima a meno che non vada a vedere La Teoria del Tutto. Su Grand Budapest Hotel sai cosa ne penso e come ho scritto nel mio blog se ha fatto tanta strada per me vincerà. Sugli attori inizio ad essere stufa anche io di ste storie sugli handcap: niente contro le performance in gara, ma sinceramente io spero che vincano Cumberbatch o Keaton, anche se la performance di Reydman non pare male da ciò ho visto. Tra le donne per me Moore vince e mi spiace per la Cottilard. Per me Boyhood si porterà a casa regia, sceneggiatura e probabilmente i due attori non protagonisti, anche se la vedo combattuta tra gli uomini.
RispondiEliminaPer ora la lotta è incertissima. Purtroppo diversi film arriveranno da noi in grande ritardo (per vedere Birdman dovremo aspettare metà febbraio) ed è difficile fare pronostici. Sulla carta Boyhood è ancora il favorito in quanto sta mietendo premi dappertutto, ma Anderson è subito dietro. E devo dire che sono contento perchè trattasi di due bellissime pellicole. Eppoi c'è Clint Eastwood, snobbatissimo dalla critica americana (assurda la mancata nomination alla regia) eppure campione d'incassi in tutto il mondo: vuoi vedere che dentro l'Academy qualcuno teme di aver preso una sonora cantonata? Potrebbe ripetersi la storia di due anni fa con Argo, prima spernacchiato e poi trionfatore. Chissà. Come si suol dire: non succede ma se succede...
EliminaSinceramente io spero di no. Per una volta che un film diverso dal solito ha la possibilità di vincere non voglio che la perda. Niente contro Eastwood, ma voglio che vinca Grand Budapest Hotel.
EliminaConcordo in pieno su molte cose, e sono felice di trovarmi assolutamente d'accordo rispetto ad American Sniper.
RispondiEliminaE mi dispiace osservare che molti non sono riusciti a cogliere la grandezza del lavoro di Clint.
Caro Ford, il film di Eastwood sta mietendo successo (e soldi) in tutto il mondo. E anche i giurati dell'Academy se ne stanno accorgendo (vedi sopra). Vuoi vedere che il 22 febbraio ci scappa la sorpresa? :)
EliminaSacrosante le parole sulla Streep, davvero non se ne può più! Per quanto riguarda il miglior film mi gioco American Sniper miglior film e Linklater miglior regista, Moore e Redmayne tra gli attori e Interstellar tutte le categorie tecniche. Sia messo a verbale! :)
RispondiEliminaPotresti non esserci andato troppo lontano... :)
EliminaLa Streep vale più di tutte e quattro le altre "colleghe" messe insieme! Il fatto che tu straveda per quella sciacquetta della Knightley non depone a tuo favore, quando si scrive in pubblico ci vorrebbe più serietà e meno discorsi da bar. Spero vinca il suo quarto oscar, come la Hepburn
RispondiEliminaSe perdi cinque minuti di tempo per leggere la mia recensione di 'The Imitation Game' ti accorgerai che riguardo la Knightley ho scritto le seguenti parole (testuali) : "Della bella Keira vorrei dire tutto il bene possibile [...] ma la sua presenza in questo film è poco più che ornamentale", e francamente ritengo incomprensibile la sua candidatura agli oscar e ai golden globes.
EliminaRiguardo la Streep, nessuno ovviamente nega che sia una grande attrice (e come potrei?), tra l'altro non ho nemmeno visto il film per cui è candidata... quello che volevo dire è, semplicemente, che l'Academy per certe attrici ed attori riserva delle 'simpatie' che non ha per altri: ti assicuro che, a mio personalissimo giudizio, alcune delle diciannove nomination della Streep sono generose quanto quella della Knightley quest'anno mentre, ad esempio, trovo assurdo che uno come DiCaprio ancora non abbia portato a casa una statuetta. Tutto qui.
A parte il fatto che non è che si ti chiami Streep devi avere un Oscar o una nomination assicurata. Nessuno mette in dubbio il talento della Streep ma vi sono altre attrici che meritano e stavolta non vincerà. A parte che neanche io stravedo per la Knightley, che peraltro Sauro non ha neanche nominato ed essendo onesto intellettualmente ha dato per favorite altre.
RispondiEliminaRiguardo ad American Sniper non ho niente contro Eastwood semplicemente io ho timore che succeda il contrario ovvero che per favorire il film del grande vecchio, bello, di denuncia, ma obbiettivamente non innovativo si voglia sminuire un film davvero innovativo e particolare come Grand Budapest Hotel. A scanso di equivoci non mi sto riferendo a nessuno che ha commentato e neanche a te Sauro: è solo una constatazione la mia. Capita spesso che i film particolari siano sminuiti ;) o poco capiti
In effetti le nove nomination a 'Grand Budapest Hotel' hanno sorpreso tutti, sono più di quante ne abbia mai ricevute Anderson in tutta la carriera... a testimonianza che l'Academy si è finalmente accorta di questo regista raffinato e dallo stile particolarissimo. A me Anderson piace molto e non avrei niente in contrario se vincesse: il suo film è un gioiellino e non è affatto un esercizio di stile come molti hanno scritto, anzi. Ci sono delle riflessioni tutt'altro che banali contro la guerra e ogni totalitarismo. Poi ovviamente ci sono i gusti personali: a me in particolare 'Boyhood' e 'American Sniper' hanno emozionato di più, ma questo dipende dai gusti. E' chiaro che il film di Eastwood non è certo innovativo, ci mancherebbe, ma credo che una sua eventuale vittoria non sminuirebbe in nessun caso il valore del film di Anderson. Vedremo!
EliminaBeh, come sempre mi trovo nella posizione di attesa, aspettiamo il giorno della premiazione il mese prossimo, e poi potremmo giudicare se stavolta l'academy ha veramente premiato i migliori ^_^
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