(id.)
di Vincenzo Salemme (Italia, 2014)
con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Nando Paone, Carlo Panariello, Margaret Madè, Paola Quattrini
durata: 94 min.
★☆☆☆☆
Era il 1995 quando Vincenzo Salemme conquistò le luci della ribalta con lo spettacolo teatrale … e fuori nevica, affiancato dagli amiconi di sempre Carlo Buccirosso, Nando Paone, Maurizio Casagrande. A vent’anni di distanza da quel successo, l’attore e regista napoletano “traspone” la pièce in film. Ma purtroppo è finita l’epoca del teatr(in)o al cinema, e il risultato finale è un’opera imbarazzante da più punti di vista, che addirittura rischia di macchiare la sorridente memoria del buon lavoro on stage.
Pur
con qualche piccola licenza, che non aggiunge nulla in termini di
qualità al film, la storia è rimasta immacolata: Enzo, Stefano e
Cico sono tre fratelli ormai cinquantenni che le volontà
testamentarie della defunta madre obbligano ad una convivenza
forzata. Il primo torna a Napoli dopo trent’anni spesi a cantare
sulle navi da crociera, il secondo è il fratello buono ma anche un
po’ imbranato e inconcludente, il terzo è matto da legare, affetto
da una schizofrenia che colpisce quando meno te l’aspetti. Da
questa convivenza impossibile emergerà un segreto inconfessabile…
…E
fuori nevica! è un film senza arte né parte, che ripropone sul
grande schermo una comicità (napoletana) stantia e invecchiata,
proprio come i suoi attori protagonisti. Scambi di battute tutti
incentrati sul qui pro quo e sul mistake verbale che,
spesso stiracchiati fino allo sfinimento, finiscono per sfinire noi
spettatori. Qualche risata il trio-quartetto di attori riesce a
strapparla, ma più per la loro bravura attoriale che non per la
brillantezza della sceneggiatura. Allo stesso tempo, le smorfie e le
gag del collaudato team d’interpreti sono un repertorio ormai
ripetitivo e privo di qualsivoglia appeal anche verso il più
novello spettatore.
La
regia è anonima, pari se non inferiore a quella di un film della
premiata ditta Nunziante-Zalone o di qualsiasi altro comico
improvvisatosi regista con alle spalle il re Mida dei produttori,
Pietro Valsecchi. Anche la presenza dell’amico Giorgio Panariello è
messa lì come esca per attirare, e ingannare, una fetta di pubblico
in più, ma non è assolutamente integrata né nella storia né
iconograficamente con gli altri personaggi. Panariello pare
interpretare uno dei suoi nuovi personaggi da portare il tournée
nei palazzetti dello sport, una specie di Sirvano imbastardito,
sciatto, inviperito.
Scorrendo
inoltre la filmografia di Salemme si nota come siano passati sei anni
dalla sua ultima fatica da regista, No problem con Sergio
Rubini. Da questo punto di vista …E fuori nevica!, preso in
prestito dalle assi del palcoscenico, denuncia la puzza di bruciato
di un comico che, privo di una nuova forte idea per il cinema,
ricorre al facile mezzuccio del remake da fare in fretta e furia,
senza particolare impegno né personalità, pur di non scomparire
dalla memoria di quegli spettatori conquistati negli ultimi anni
nelle vesti d’attore a servizio di Carlo Vanzina. Insomma, sono
lontanissimi i tempi sia del brillante esordio L’amico del cuore
sia dell’originale opera seconda Amore a prima vista. Adesso
sul cinema di Salemme non solo nevica, ma addirittura diluvia.
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post scritto da Tommaso Tronconi (www.onestoespietato.com)
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