Hilary Swank e Tommy Lee Jones in 'The Homesman' |
Mads Mikkelsen in 'The Salvation' |
James Stewart, John Ford e John Wayne. |
Duelli rusticani, sparatorie, scazzottate, vendette, donne contese, assalti a diligenze e carovane... il western è tutto questo e anche di più, fin dal suo esordio al cinema (con il famosissimo Assalto al treno di Edwin S. Porter, datato 1903). Ha attraversato varie fasi, tutte coincidenti con la storia americana moderna e, ovviamente, influenzate da quest'ultima in maniera pesante: prima erano storie di uomini leggendari, generalmente soli e ardimentosi, pellicole pronte a travolgere lo spettatore con punte di patriottismo a volte perfino stucchevole. Erano gli anni di John Ford, il più grande, ma anche di Howard Hawks, Anthony Mann, Arthur Penn, Fred Zinnemann, King Vidor, Henry Hathaway, e interpretati dalle grandi star dell'epoca (spesso non esattamente 'liberali' per indole e pensiero, vedi John Wayne...). Poi, dopo il Vietnam e i conseguenti anni della contestazione e disillusione, anche il western è cambiato: è diventato più democratico e riflessivo, autocritico, arrivando addirittura a capovolgere e smitizzare lo stesso Sogno Americano.
Clint Eastwood ne 'Gli Spietati' |
Il western che rinnega se stesso, dunque: per questo fin dal 1969, anno de Il mucchio selvaggio (diretto da Sam Peckinpah) passando per Balla coi lupi (Kevin Costner, 1990) fino ad arrivare al 1992, in cui Clint Eastwood diresse Gli Spietati (altro film 'epocale' per simbolismo e contenuti) si è parlato di morte del genere: in realtà il western si è trasfigurato, diventando revisionista e troppe volte politicamente corretto, nell'impari tentativo di rimettere a posto i conti con la storia... e ovviamente, sull'onda di questo 'riflusso' di coscienza (sporca) sono diminuiti i western 'classici', per far posto però a film contemporanei che, seppur abbracciando altri generi, sono comunque impregnati dalla cultura western: pensiamo a pellicole come I segreti di Brokeback Mountain, Le tre sepolture, Non è un paese per vecchi, Il Petroliere, Into the Wild... e che dire, addirittura, di film di fantascienza che sono innegabilmente ispirati alla Frontiera: pensiamo a Starship Troopers, L'uomo del giorno dopo, l'intera saga di Mad Max. E mille altri ancora.
Il western, prima di essere etichettato come genere cinematografico, è soprattutto una cultura e uno stile di vita, una parte importante e indelebile di un popolo intero. Ovviamente questo pezzo non vuole e non può essere esaustivo di un argomento così vasto, affascinante e complicato, ma mi piacerebbe se fosse uno stimolo per riscoprire e approfondire questo tema, molto caro al sottoscritto (cresciuto tra l'altro a pane e western, complice un genitore particolarmente appassionato). Ogni intervento, dunque è ben accetto.
Cento di questi western a tutti!
E quindi alla faccia mia :p . No, ok battute a parte, sai che con il western classico ho sempre avuto un problema di base, lo ammetto. Mi rendo conto che è una specie di pregiudizio, però tollero poco i western classici dove gli indiani (ops pardon nativi americani -_- )sono cattivi, d'altro canto è vero che magari si è esagerato con il politicamente corretto nel tentativo vano di mettersi a posto con la coscienza. Comunque come ti dissi tempo fa alla fine sono riuscita a vincere la mia antipatia per John Wayne e ad apprezzarlo come attore in film come "Pugni, pupe e pepite" western molto scanzonato e "Il barbaro e la geisha" film proprio di Ford quest'ultimo e che ho amato proprio tanto, quindi può essere che riesca a vincermi e a vedere il resto. Detto questo, penso anche io che il western non possa morire mai, grazie alle numerose sue rivisitazioni, anzi credo che diventando sempre più "sporco", realistico e nel contempo auto-ironico possa avere nuova linfa vitale. Sono molto attratta dal film di Tommy Lee Jones, che senza fare del banale politicamente corretto, pare raccontare una sincera storia di frontiera, molto "sporca" nel senso che ti senti addosso proprio la sporcizia del deserto e del fango e molto vera. Tra l'altro i classici di Sergio Leone li adoro ed ecco tra i film che amo di più c'è forse il migliore con Terence Hill ovvero "Il mio nome è nessuno" con uno straordinario Henry Fonda, splendido omaggio al genere e allo stesso Leone. E, per concludere, penso che tu sappia quanto e più di me, caro Sauro che la nostra amata saga di Star Wars debba tantissimo al genere western ;) . Un caro saluto.
RispondiEliminaCiao Silvia,
EliminaBeh sì... le 'contaminazioni' western in Guerre Stellari sono evidenti. E infatti il western è da sempre un genere 'trasversale', a testimonianza dell'influenza che ha avuto (e ha tuttora) a Hollywood e dintorni. Per il resto, 'Il mio nome è nessuno' è una pietra miliare del genere, non si discute :) Capisco poi i motivi per cui non ami il western classico (cosa molto comune al genere femminile :) ) , ma è chiaro che bisogna sempre contestualizzare l'epoca in cui sono stati girati... 'Sentieri selvaggi' è uno dei film più razzisti della storia del cinema, ma è un capolavoro assoluto. Stesso discorso, per dire, si può fare per i film di Leni Riefensthal: eticamente inaccettabili ma cinematograficamente straordinari.
Calici al cielo per uno dei simboli del Cinema, ed il mio genere favorito. :)
RispondiEliminaQua la mano, fratello!! :)
EliminaGOD SAVE THE WESTERNS
RispondiEliminaconcordo pienamente: non finirà mai di affascinarci questo genere di eroi (quasi sempre solitari, spesso amareggiati dalle ingiustizie della vita)
basterebbe il bellissimo GRINTA dei Coen Bros... per testimoniare quanto sia bello andare a cavallo tra il Texas e il Montana
precisazione: la battuta "Qui siamo nel west..." non la pronuncia J. Wayne, ma Joseph Hoover (il biancovestito reporter del giornale)
Caspita, hai ragione!! E' che i film non li riguardo mai... ho corretto subito. Grazie mille per la precisazione!
Eliminap.s. sì, Il Grinta dei Coen è bellissimo: cento volte meglio dell'originale!
Anche io amo il genere...su tutti la trilogia del dollaro.. Gli spietati e django unchained ..
RispondiEliminaDavvero? Grande!! E' così raro trovare femminucce :) appassionate di western! Quelli che hai citato, poi, sono film grandiosi...
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Eh ma io non sono una femminuccia ...qualsiasi..!
RispondiEliminaHai proprio ragione... senza alcun dubbio!! :)
EliminaNon stanchera' mai perché oltre ad essere cultura, il western verrà sempre associato a grandi interpreti, grandi registi, grandi compositori (e qui ci siamo in pieno anche noi) e per il gusto di riassaporare le atmosfere da saloon ci ritroveremo a guardare anche remake inattesi e perché no? Magari li applaudiremo anche!
RispondiEliminaIndubbiamente, Manuela: è proprio così. Il western è anche nostalgia, ricordo, passione. Un modo di essere (e anche da applaudire!)
EliminaGrazie per il commento!
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