(id.)
di Tom Hooper (GB, 2012)
con Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham-Carter, Eddie Redmayne
VOTO: ***/5
Vedendo
Les Misérables non si corre il rischio di restare delusi: è un film spettacolare, dalla messinscena fastosa, di stampo innegabilmente classico. Un musical vecchio stile, proprio '
come quelli di una volta', che riporta agli anni d'oro del genere, quelli di
West Side Story e
Cantando sotto la pioggia... chi adora il musical ne resterà affascinato, chi non lo ama magari si farà qualche sbadiglio, ma è bene rendersi conto che un film del genere non poteva essere fatto diversamente da
così: tratto dall'omonimo spettacolo teatrale campione d'incassi in tutto il mondo e basato sul capolavoro letterario di Victor Hugo,
Les Misérables è un sontuoso adattamento cinematografico che, anche non raggiungendo le vette emozionali della versione per il teatro, riesce comunque a sprigionare tutta la sua potenza espressiva e stilistica: buona parte del merito, ovviamente, va attribuito ad un romanzo straordinario che mantiene intatto ancora oggi (
soprattutto oggi) il suo spirito rivoluzionario e reazionario. Come dire: quando c'è una grande storia a monte è proprio difficile fare un brutto film...
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Russell Crowe e Hugh Jackman |
Girato (e cantato) tutto in presa diretta, con gli attori che cantano con la propria voce,
Les Misérables è un trattato sulla caduta e la redenzione, sulla speranza di una rinascita, sulla necessità dell'orgoglio e della dignità a qualsiasi strato sociale. Come in tutti i musical
old-style ci sono scene (e canzoni) di grande trasporto emotivo alternati a momenti di comicità e anche di stanchezza: il risultato è un film per certi versi 'esagerato', un po' ingenuo, fisiologicamente noiosetto, eppure decisamente godibile nonostante le oltre due ore e mezza di durata. La macchina da presa (azionata da
Tom Hooper, già 'oscarizzato' con
Il discorso del re) segue da vicino i numerosi protagonisti tratteggiandone bene il carattere e il loro ruolo all'interno dell'ingranaggio filmico. Bravi (quasi) tutti gli interpreti: dal protagonista
Hugh Jackman ad
Anne Hathaway, dalla giovane
Amanda Seyfried agli istrionici
Sacha Baron Coen e
Helena Bonham-Carter (ai quali sono affidati gli intermezzi
leggeri della pellicola). Solo
Russell Crowe dimostra qualche oggettivo disagio in un ruolo brillante che non è nelle sue corde, ma si produce comunque in un apprezzabile monologo finale che emoziona non poco lo spettatore.
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Anne Hathaway |
Un film, insomma, che mantiene le aspettative e sfrutta al meglio l'importante budget stanziato. Peccato solo per l'infelice versione italiana, che ha scelto inopinatamente di doppiare le rarissime parti dialogate e di mantenere la versione originale per quanto riguarda le canzoni: scelta miope e illogica, che conferisce alla pellicola sprazzi di involontaria comicità. Sarebbe stato molto meglio distribuirlo integralmente in versione originale sottotitolata, ma questa ormai è una diatriba vecchia quanto il cinema stesso...
Il doppiaggio italiano era veramente inutile... è un bel film, con qualche pecca, come la durata che ti fa uscire dalla sala frastornata per le quasi 3 ora di canto!
RispondiEliminaDo you hear the people sing? riecheggia ancora nella mia mente!
Io credo che il musical sia un genere noiosetto per natura (so bene che i 'puristi' mi odieranno per questo :) ) e che, appunto, in quasi tre ore di durata qualche sbadiglio sia fisiologico... però fa parte del gioco, e il film è comunque potente e accattivante. Merita la visione e il successo che sta ottenendo.
RispondiEliminaKelvin devo vederlo e sono ormai impaziente. Immagino però il disturbo provocato dal doppiaggio e prevedo per me una marea di lacrime. ;)
RispondiEliminaIn effetti... si ride per non piangere! Che senso ha doppiare in italiano i pochissimi dialoghi del film (all'incirca una ventina di minuti scarsi, su oltre due ore e mezza di durata) e lasciare (giustamente!) le canzoni in lingua originale? Ma è possibile che ci prendono tutti per cretini? La trama, poi, è talmente chiara e conosciuta che non ci sarebbe bisogno nemmeno dei sottotitoli... bah!!
EliminaVolendo fare i peli alle pulci, che senso ha titolarlo Les Miserables, in francese, quando le canzoni sono tutte in inglese?
RispondiEliminaMauro
Il senso ce l'ha dal momento che il titolo dal musical è effettivamente il francese ;)
EliminaOk ma allora perchè non tradurlo dato che è un musical anglofono? Intendo sia lo spettacolo teatrale che il film. Se le canzoni fossero in francese mi starebbe bene il titolo in francese, ma così per me è un contro-senso. Mah.
EliminaIn effetti poco... :D
RispondiEliminaFinalmente sono riuscita a vederlo e lo considero un capolavoro, nel suo genere. La messa in scena è mozzafiato con dei virtuosismi registici notevoli. Gli attori hanno tutti qualità sonore ed espressive ottime. Su tutti spicca un'Anne Hathaway da brividi, soprattutto per le doti canore. È uno di quei film da recuperare in dvd per poterselo guardare tutto in lingua originale senza quei ridicoli dialoghi!
RispondiEliminaL'ho detto fin dall'inizio: è un film affascinante per chi adora il musical, tuttavia non riesco a vederci il capolavoro... lo trovo 'esagerato' in certi punti (le riprese dall'alto della periferia parigina sembrano quelle de 'Il Signore degli Anelli') e molto ingenuo per altri aspetti, però indubbiamente è un prodotto che ripaga i (molti) soldi spesi. Riguardo gli attori, concordo sulla Hathaway, molto brava, ma sinceramente non mi sembrano TUTTI in parte :) Russell Crowe mi sembra a suo agio in questo film quanto un pinguino nell'Africa sub-sahariana... :)
EliminaSul fatto poi che il doppiaggio italiano è ridicolo, direi che siamo proprio tutti d'accordo... magra consolazione!
EliminaCome hai notato anche tu, le nostre recensioni combaciano per molti aspetti :)
EliminaDirei di sì! :)
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