Michael Haneke, Emmanuelle Riva e Jean-Louis Trintignant |
Bernardo Bertolucci |
Ma tant'è. Amour è certamente un film 'perfetto' dal punto di vista stilistico, tuttavia a giudizio di chi scrive quest'anno si poteva avere un po' più di coraggio e premiare pellicole ben più emozionanti e più capaci di arrivare al pubblico. Mi riferisco, a costo di sembrare partigiano, al bellissimo Cesare deve morire dei Taviani, oppure a C'era una volta in Anatolia di Ceylan, a Carnage di Polanski, al francese Quasi amici, a Shame di McQueen, oppure alla vera rivelazione dell'anno, ovvero Jagten-Il sospetto di Thomas Vinterberg: film durissimo e magnetico, di cui parleremo molto presto. Solo briciole per l'Italia, che si accontenta del comunque prestigioso premio alla carriera a Bernardo Bertolucci.
'Cesare deve morire', dei fratelli Taviani |
Gli EFA sono comunque il primo importante premio cinematografico riguardante la stagione in corso, anche si svolgono in dicembre (e quindi nell'anno vecchio). Certamente sono un bell'assist verso i Golden Globes e gli Oscar, prossimi appuntamenti. E la vecchia Europa si presenta ancora una volta con ottimi titoli e un ottimo parterre: a testimonianza di una scuola e di una cultura cinefila che, nonostante ogni crisi possibile, denota ancora di godere ottima salute.
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haneke è un grandissimo, ma il suo ultimo amour sembra anche a me un pochino sopravvalutato...
RispondiEliminaio avrei preferito l'enorme holy motors, ma anche quasi amici e shame sarebbero state delle scelte ottime...