giovedì 12 aprile 2012

GIORDANA, MORETTI, SORRENTINO: SPRINT PER I DAVID

Romanzo di una strage
Giordana, Moretti, Sorrentino in prima fila, i Taviani e Crialese di rincorsa: la griglia di partenza per i David di Donatello 2012  è ben definita dalle candidature annunciate oggi dal 'presidentissimo' Gian Luigi Rondi. In pole position (16 nominations, praticamente il pieno) troviamo Romanzo di una strage, rigorosa e accurata ricostruzione di uno dei tanti, tragici, misteri italiani, impreziosita dalle ottime prestazioni dei suoi interpreti. Subito a ruota seguono Habemus Papam (15 candidature), riflessione tutta 'morettiana' sui dubbi e l'inadeguatezza dei potenti,  e This must be the place (14) bizzarro ed iniziatico road-movie che segna il debutto 'americano' di Sorrentino. Più staccati, Cesare deve morire (8 nominations) trionfatore a Berlino e Terraferma (6) due titoli che, a loro modo, parlano di emarginazione e dignità dell'uomo.

Habemus Papam
Temi 'forti', quindi, nettamente in controtendenza col panorama commerciale del cinema italiano, che vede la produzione nazionale incentrata quasi totalmente sulle commedie. Molte delle quali, è bene dirlo, abbastanza insulse e ben poco convincenti, eppure campioni d'incassi. A riprova di uno 'scollamento' evidente (e anche preoccupante, direi) tra cinema di qualità e cinema commerciale. Non si può infatti non sottolineare come i titoli sopracitati, per quanto tutti più o meno acclamati dalla critica, non abbiano certo fatto sfracelli al botteghino (solo Sorrentino si difende, ma unicamente per la vocazione 'internazionale' del suo film). E anche commedie più 'colte' e dignitose come Posti in piedi in paradiso o La kryptonite nella borsa, in proporzione, non hanno certo brillato.

Per contro, al vertice dei botteghini italici troviamo titoli come Benvenuti al nord, Immaturi, Vacanze di Natale a Cortina e (sic!) I soliti idioti. E credo che una riflessione debba essere fatta, a proposito di 'educazione' e livello culturale dello spettatore medio...

This must be the place
Chi vincerà? Difficile dirlo, sono tutti molto vicini. Certo, per il sottoscritto Habemus Papam è una spanna sopra tutti, ma Romanzo di una strage è un film che ha il vantaggio di piacere a tutti, mescolando bene qualità artistica e impegno sociale. E la lotta tra queste due pellicole si rifletterà anche sulla sfida tra gli attori, dove Michel Piccoli e Valerio Mastandrea si giocheranno il successo fino all'ultimo voto (ma occhio anche a Elio Germano, nominato per Magnifica presenza). Tra le attrici risulta abbastanza imbarazzante la nomination a Michaela Ramazzotti (Posti in piedi in paradiso), ma tra Valeria Golino, Donatella Finocchiaro, Claudia Gerini e la cinese Zhao Tao (Io sono Li) uscirà una degna vincitrice.

Ma l'importanza dei David di Donatello si rifletterà, soprattutto, anche sulla scelta del candidato italiano che rappresenterà l'Italia agli Oscar del prossimo anno. Selezione che, appunto, compete alla commissione selezionatrice dei David. E allora, escludendo Terraferma e Habemus Papam, usciti nel 2011 e quindi non candidabili per i regolamenti dell'Academy (Terraferma, tra l'altro, fu il candidato italiano dell'anno scorso, con poca fortuna), e anche This must be the place (girato in inglese) la scelta si restringe a pochi nomi.  Vogliamo fare un pronostico? Beh, non sono mai stato bravo... però direi che Cesare deve morire, per struttura, argomento, messa in scena e prestigio, sarebbe perfetto per 'volare' a Hollywood. Io tifo per i Taviani.

TUTTE LE CANDIDATURE

3 commenti:

  1. concordo sulla buona ripresa che evidenzi del cinema italiano. mi fa anche piacere che non sono il solo ad apprezzare "Romanzo di una strage", nel mio blog mi han quasi fatto a pezzi per questo, pensa...

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  2. Sono contento di queste nomination e credo guarderò un po' per sfizio la premiazione.. per il miglior film è proprio una bella lotta, e ora mi dovrò vedere Cesare deve morire per poter dare un'opinione completa.. per attori e attrici spero in una vittoria o protagonista o non pr di Giallini e mi sorprende invece positivamente la nomination di Micaela Ramazzotti che ho trovato meravigliosamente sopra le righe (sulla scia, con le dovute compensazioni, della Chastain in The help).. spero invece non vinca Gifuni, al suo Moro manca solo l'aureola.. fastidiosamente eccessivo.

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    1. Che dirti... non sei il primo che mi parla benissimo della Ramazzotti, e a questo punto mi si insinua il tarlo del dubbio: forse sono io che per qualche motivo non la sopporto? Può essere. Però mi chiedo, appunto, quale sia questo motivo: ti giuro che non ho alcun pregiudizio verso di lei, nè la 'odio' per una ragione particolare. A me sembra solo una pessima attrice, ma pessima in modo imbarazzante, in ogni film che ha fatto (compreso il sopravvalutatissimo - per me - 'La prima cosa bella'). Ma il cinema è bello perchè è vario, no? ;-)

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