Il cast di 'The Artist', compreso il cagnolino Uggie |
Cinque statuette a The Artist, altrettante a Hugo Cabret. Ma quelle più 'pesanti' vanno al bel film di
Michel Hazanavicius, che si porta a casa quelle per il miglior film, regia, attore protagonista, costumi e colonna sonora: un trionfo, insomma. E per niente annunciato, aldilà dei pronostici delle ultime ore: adesso è facile, infatti, additare The Artist come un'opera compiaciuta, patinata, furba, ammiccante, ruffiana, stilosa, eccetera eccetera... però vorrei che chi legge si mettesse nei panni di un produttore che, in tempi non sospetti, si vede proporre un film muto (!), in bianco e nero, con didascalie e proiettato in un anacronistico formato 4:3, che omaggia la Hollywood degli anni '30: secondo voi in quanti avrebbero scommesso su un'opera del genere? E in quanti (soprattutto in Italia) sarebbero stati disposti a rischiare dei soldi in un tale progetto?
Meryl Streep e Jean Dujardin, migliori attori |
Michel Hazanavicius, miglior regista per 'The Artist' |
Non è più un caso, infatti, che ancora una volta le major a stelle e strisce siano uscite con le ossa rotte dalla cerimonia degli Oscar: per il secondo anno consecutivo, un film europeo batte gli americani in casa loro (nel 2011 toccò al britannico Il discorso del Re, ma non bisogna dimenticare anche il successo dell'indipendente The Hurt Locker a scapito del kolossal Avatar, due anni orsono), a testimonianza che negli Studios ormai latitano idee e coraggio... viene da chiedersi, semmai, il perchè in questa Europa che batte Hollywood non siamo compresi noi italiani, ma qui si aprirebbe un discorso troppo lungo, che comunque affronteremo (tenete d'occhio i prossimi post!).
Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Oscar alle scene di 'Hugo Cabret' |
Detto poi del 'solito' premio politically-correct assegnato alla nera Octavia Spencer tra le non protagoniste (unico riconoscimento a The Help), spiccano le vittorie di Alexander Payne (Paradiso amaro) tra le sceneggiature adattate (che peccato però la sconfitta di Moneyball...) e del bel film iraniano Una separazione tra i film stranieri. Hugo Cabret si porta a casa quasi tutti i premi nelle categorie tecniche (effetti visivi e sonori, suono, fotografia e scenografie - dove i premiati sono i nostri Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, terza statuetta per loro), mentre c'è gloria anche per Toy Story 3 fra i cartoni.
Appuntamento al prossimo anno !!
La vittoria di The Artist è stata oltremodo significativa. Mi è dispiaciuto per Martin Scorsese, ma forse meglio così: è un riconoscimento importante quello dato al cinema francese.
RispondiEliminaConcordo in pieno su The artist, decisamente più universale ed emozionante di Hugo, operazione talmente costruita da far impallidire anche i più scontati dei classici Disney.
RispondiEliminaMi associo al tuo pensiero su The Artist, totalmente.
RispondiEliminaOggi ti ho pensato: ho scritto la recensione di Tokyo Blues, e proprio tu me lo avevi consigliato mesi fa, ricordi?