di Stefano Sollima (Italia, 2011)
con Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro, Marco Giallini
VOTO: ****
'Tutti i poliziotti sono bastardi'. Era l'inno degli hooligans inglesi negli anni '80 (quelli dell'Heysel,per capirci), è diventato uno slogan di battaglia, un grido bestiale di lotta in tutti gli angoli del pianeta. Viviamo strani giorni, diceva Battiato, un'epoca dove tutti sbranano tutti, in senso figurato e anche letterale (è il caso del film), come bestie feroci, e dove si fa sempre più fatica a distinguere il bene dal male, i buoni dai cattivi, i marci dagli onesti: questo perchè l'umanità stessa è peggiorata, e chi cerca di sopravvivere in un mondo marcio è costretto, giocoforza, ad adattarsi a quel mondo pena l'estromissione.
Mazinga, Negro e Cobra sono tre 'bastardi', appunto. Tre poliziotti della Celere, odiati dagli ultrà e addestrati a loro volta a odiare. A.C.A.B è infatti un film sull'odio, sull'assurda esistenza di chi è costretto ogni giorno a combattere una guerra altrettanto assurda, totalmente inosservata e dimenticata, impregnata di retorica a fiumi e lassismo dei potenti. Sono tre poveracci cresciuti nel culto della destra fascista e poi disillusi proprio da quei 'fascisti' con le teste rasate che cercano di ucciderli. Sono tre persone che si scoprono ingranaggi di una macchina impazzita che non riescono più a controllare: sono come gli ultras, gli extracomunitari, gli skinheads, i drogati, i violenti e tutti gli altri a cui danno la caccia, vittime di una società ormai votata all'autodistruzione.
Stefano Sollima, dopo essersi 'fatto le ossa' con la serie tv Romanzo Criminale (ormai 'cult' nei palinsesti televisivi) approda al grande schermo con un film durissimo, sgradevole, destinato per antonomasia a far discutere. Andate a vederlo e giudicatelo liberamente.
Lo ripeto: liberamente. Vuol dire che dovrete cercare di non farvi 'condizionare' dalla parte per cui 'fate il tifo': il film infatti è bello proprio perchè non prende posizione, mostrando la cruda realtà da una parte e dall'altra. Si vedono poliziotti violenti che adoprano violenza senza motivo, poliziotti non-violenti costretti ad adoprare violenza per non farsi sopraffare, poliziotti esaltati e guerrafondai accanto a poliziotti padri di famiglia che vomitano disgusto per quanto avviene intorno a loro.
A.C.A.B. è un film di genere che come tutti i buoni film di questo tipo ci fanno ragionare e riflettere. A patto di essere disposti a farlo. Sollima è bravo a non farsi prendere la mano e a girare ogni scena d'azione con taglio quasi documentaristico, attento a non farsi mai 'prendere' la mano. In questo difficile lavoro è validamente aiutato dai tre attori protagonisti, che fanno davvero un bel gioco di squadra.
Desidero vedere questo film proprio per il taglio documentaristico di cui tu parli. Purtroppo quando si parla di certi argomenti, è sempre facile cadere nella banalità. Questa settimana non sono riuscita ad andare a vederlo perchè a causa della troppa neve tutti i cinema sono rimasti chiusi! Spero di recuperare la prossima!
RispondiEliminaSono incuriosita anche io da questa pellicola. Ne ho sentito parlare bene e, anche se non la sento proprio nelle mie corde, credo che non deluderà le aspettative. Ti farò sapere :)
RispondiEliminaal contrario a me non ispira e tutti me ne parlano abbastanza male tranne te e pochi altri, non sò cosa pensare a parte di vederlo al più presto! ;)
RispondiEliminaAnche a me è piaciuto moltissimo, sia per la qualità assoluta della regia e del cast sia, come noti, per la capacità di Sollima di creare un (insperato) giusto equilibrio. Ha fatto il funambolo Sollima, si fosse schierato un pochino più da una parte o dall'altra sarebbe caduto rovinosamente.
RispondiEliminaUn saluto.