L'ultimo film di Neil Jordan è un nostalgico e affettuoso ritorno alle origini, un dolce omaggio alla sua terra che mescola abilmente romanticismo e fantasia. Una favola moderna ambientata in una città di mare irlandese, con paesaggi mozzafiato e fotografia d'altri tempi firmata dal fido Christopher Doyle, che ti 'costringono' ad amare uno dei paesi più belli del mondo, ricco di suggestioni e grandi tradizioni. Ondine si ispira infatti alle leggende celtiche, e se certamente può apparire ingenuo e disincatato ad uno spettatore 'straniero' , non possiamo comunque non apprezzare lo sforzo fatto dal regista per 'attualizzare' e rendere credibile una storia 'fantastica' come questa.
Alla fine, però, l'unico 'mistero' che resta davvero è come sia possibile che una pellicola come questa non riesca a trovare nel nostro paese uno straccio di distribuzione (è uscita direttamente in dvd): non bastano infatti un regista affermato, un attore famoso (Colin Farrell), una splendida protagonista (Alicja Bachleda, ne risentiremo parlare), le musiche accattivanti ed eteree dei Sigur Ros e una sceneggiatura dolce e romantica, perfetta per questo periodo dell'anno... Ondine avrebbe potuto essere il film di Natale ideale per grandi e piccini: non è stupido, non è volgare, non è violento ed è adatto a tutte le età: già... forse è troppo pericoloso per i nostri cinepanettoni!
In Irlanda hanno Neil Jordan e Farrell, noi Boldi, DeSica e Neri Parenti.
A ciascuno il suo.
VOTO: * * *
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