Diverso invece il discorso per noi europei, dove il nome Oscar fa ancora gola (e molto) agli esercenti cinematografici, e dove una statuetta in aggiunta al titolo del film può valere (forse) parecchi quattrini in più, magari rilanciando una pellicola passata inosservata qualche mese prima e che, una volta glorificata dall'Academy, può "risorgere" in sala e portare nuovi incassi: si pensi, tanto per fare un esempio, a un film come The Hurt Locker, da noi meteora al botteghino e che ora potrebbe invece beneficiare di un'eventuale vittoria...
Insomma, che ci piaccia o no ignorare la serata di stasera è difficile. E allora tanto vale parlarne, magari per giocare un po' sui pronostici e le curiosità del premio. Vediamo dunque, categoria per categoria, come "potrebbe" andare e quali sarebbero, invece, le intenzioni del sottoscritto se avesse lui (seee... ti piacerebbe!) in mano la possibilità di far vincere i premi.
Sognare, del resto, non costa nulla...
MIGLIOR FILM.
Beh, qui c'è poco da dire. Avatar è il "caso" cinematografico dell'anno, e poco conta se sia stato "montato" ad arte o meno. Lo spettacolare (ma anche banalotto) giocattolone iper-tecnologico firmato James Cameron ha incassato finora qualcosa come due miliardi e mezzo di dollari in tutto il mondo, a fronte dei 500 milioni spesi per realizzarlo (anche questo è un record), e ha sdoganato una tecnologia (il 3D) che ha di fatto riportato la gente nelle sale allontanando la pirateria: a fronte di tutto ciò è davvero molto difficile ipotizzarne la sconfitta... C'è chi sostiene che l'Academy non ami la fantascienza e nemmeno Cameron (inviso e invidiato da molti per la sua megalomania) e potrebbe preferirgli il pamphlet bellico The Hurt Locker, ma onestamente ci credo poco: è vero che il film della Bigelow è molto più amato dalla critica cinematografica, ma non dimentichiamoci, per l'ennesima volta, che l'Oscar è il premio dell'industria (non dei critici): è Hollywood che premia se stessa e non penso che volterà le spalle a Avatar, vorrebbe dire sconfessare minare le proprie fondamenta, e non accadrà.
Praticamente nulle le possibilità degli altri film, a dimostrazione che l'allargamento a dieci nominations è stata soprattutto una boutade televisiva, un espediente per acchiappare l'audience: faccio il tifo per il delizioso Tra le nuvole di Reitman (commedia amara, nostalgica e terribilmente attuale sulla società moderna), o per il gioiellino fantascientifico District 9. Non hanno speranze, ma è già importante che ci siano...
Vincerà: AVATAR
Il mio preferito: TRA LE NUVOLE
MIGLIOR REGIA
Qui il discorso è diverso. La regia è una categoria "strana": sinceramente non ho mai capito bene che differenza ci sia, per l'Academy, tra miglior regia e miglior film, in quanto mi sembrerebbe ovvio che se un film è il più bello dell'anno la stessa cosa debba dirsi anche per il suo regista... e in effetti, guardando l'albo d'oro dei vincitori, vediamo che le due categorie coincidono spesso, diciamo otto volte su dieci. Forse lo sdoppiamento è un escamotage per assegnare un'Oscar anche al produttore, chissà... A ogni modo, come dicevo, quest'anno il discorso è interessante: perchè a contendersi la statuetta ci sono un'uomo e una donna, e si dà il caso che la donna sia nientemeno la ex-moglie dell'uomo... insomma, per James Cameron e Kathryn Bigelow sarà sfida in famiglia, stile Guerra dei Roses, e non è azzardato sostenere che, contrariamente a quanto detto sopra, potrebbe spuntarla proprio la coriacea signora Bigelow, molto più amata a Hollywood dell'ex-marito. Intanto, perchè The Hurt Locker è sicuramente molto più bello di Avatar (nonostante la morale guerrafondaia e trita, per me inaccettabile), e quindi il premio alla Bigelow sarebbe una specie di "risarcimento", e poi perchè in 82 anni mai nessuna donna è riuscita a portarsi a casa la stauetta per la regia... insomma, secondo me ce la può fare. Anche qui, inutile farsi illusioni su un possibile outsider: Tarantino e i suoi Bastardi dovranno solo applaudire, stessa cosa per il bravo Jason Reitman di Tra le Nuvole e Lee Daniels, autore della sorpresa Precious.
Vincerà: KATHRYN BIGELOW
Il mio preferito: JASON REITMAN
Vincerà: BASTARDI SENZA GLORIA
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Questa è la categoria dove ci sono le cose migliori di questa annata cinematografica, a cominciare dallo script del sorprendente District 9 di Neill Bloomkamp, coraggioso e geniale film di fantascienza sudafricano che sfrutta l'immaginazione per parlare di problemi più che attuali della nostra società: il razzismo, l'apartheid, l'immigrazione, la sovrappopolazione... una bella pagina di cinema. Molto leccato ma tutto sommato ben scritto l'inglese An Education, molto "british" (scusate il gioco di parole) e in questo caso non è una parolaccia. Ci sono poi le sorprese Precious (di cui abbiamo già ampiamente parlato) e lo sconosciuto In the Loop, ancora inedito in Italia. Però questa è la categoria di Tra le nuvole, decisamente il più bel film tra quelli in gara quest'anno, e pieno di candidature senza speranza. Questa è l'unica realisticamente possibile, e nessuno gliela deve togliere, sennò mi arrabbio!
Vincerà: TRA LE NUVOLE
Il mio preferito: TRA LE NUVOLE
MIGLIOR FILM STRANIERO
Anche qui confronto serratissimo, probabilmente all'ultimo voto: si rinnova il duello tra l'austriaco Il nastro bianco di Michael Haneke e il francese Un Prophète, di Jacques Audiard. Finora in tutte le occasioni (Festival di Cannes, Golden Globes, EFA) ha sempre prevalso il primo, ma i 5.800 giurati dell'Academy potrebbero considerare troppo autoriale il film austriaco e "dirottare" le loro preferenze sulla ben più commerciale pellicola francese. Tuttavia, per il sottoscritto, l'opera di Haneke è notevolissima e merita un Oscar sacrosanto. Vedremo.
Vincerà: IL NASTRO BIANCO
Il mio preferito: IL NASTRO BIANCO
LE ALTRE CANDIDATURE
Restano le briciole... dando per scontato che Avatar dovrebbe fare incetta di tutte le candidature tecniche (effetti visivi, sonori, suono, fotografia, scene, musica), a The Hurt Locker potrebbe toccare la statuetta per il miglior montaggio (Tarantino permettendo), mentre appare scontata (e meritata) la vittoria di Up nei cartoni animati. Desta curiosità la candidatura dei nostri Signoretti e Sodano per Il Divo nella categoria del miglior trucco (ma sarà difficile battere Star Trek). Il pronostico per i migliori costumi va a The Young Victoria della pluripremiata Sandy Powell, mentre per la miglior canzone originale il premio non dovrebbe sfuggire alla bella "Take it all", forse l'unico motivo per vedere il deludentissimo Nine.
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